Parla il vigilante che ha ucciso ladro 24enne: “Hanno provato ad investirmi, non sapevo se fossero armati”

Si continua a parlare del tentativo di rapina finito in tragedia a Roma, in zona Cassia. Un vigilante fuori servizio ha aperto il fuoco contro una banda di ladri che stava fuggendo dopo aver svaligiato un appartamento. Uno dei proiettili ha colpito alla testa un giovane di 24 anni, Antonio Ciurciumel, che è morto in ospedale dopo un intervento chirurgico.

Antonio Micarelli, 56 anni, guardia giurata con una lunga esperienza nel settore della sicurezza, ha raccontato la sua versione ai carabinieri.

Tornato a casa dopo il lavoro, ha sentito rumori sospetti provenire da un appartamento vicino. Insospettito, è sceso nel cortile dove si è trovato faccia a faccia con i ladri. Alcuni sono fuggiti dal balcone, altri dalle scale. “Ne è nata una colluttazione”, ha raccontato Micarelli.

Nel caos, i rapinatori sono riusciti a raggiungere l’auto per scappare. “Hanno provato a investirmi facendo retromarcia”, ha dichiarato la guardia giurata, spiegando di aver sparato per difendersi. Ha premuto il grilletto una decina di volte, colpendo uno dei malviventi prima che riuscisse a salire in macchina. Gli altri complici sono riusciti a fuggire.

Diverse persone nel comprensorio hanno sentito i colpi, inizialmente scambiandoli per petardi. Alcuni si sono affacciati alle finestre e hanno visto il giovane a terra e Micarelli che chiedeva aiuto. Altri testimoni, che avevano assistito alla fuga dei ladri e al parapiglia, hanno confermato la versione del vigilante.

Ora l’uomo è indagato per omicidio. Chi lo conosce lo descrive come un professionista serio e dedito al lavoro. Nei prossimi giorni sarà nuovamente ascoltato dagli inquirenti insieme al suo avvocato. “Ho visto l’auto venire contro di me, non sapevo cosa avessero e se fossero armati“, ha dichiarato, provato per quanto accaduto. (foto archivio)

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