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Scontrino fiscale, lo hanno appena ABOLITO | Il Governo ti spia dal primo caffè del mattino, tutta colpa dei telefoni
Una “rivoluzione fiscale” pronta a cambiare per sempre…
Una “rivoluzione fiscale” pronta a cambiare per sempre le modalità dei pagamenti
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Ogni anno l’Italia perde oltre 100 miliardi di euro a causa dell’evasione fiscale. Una cifra enorme, capace di stravolgere i conti pubblici e di rallentare gli investimenti in sanità, scuola e infrastrutture. Nonostante i numerosi interventi legislativi e le campagne di sensibilizzazione, il fenomeno continua a rappresentare uno dei principali ostacoli alla crescita economica del Paese.
Una delle aree maggiormente colpite da questo fenomeno è il settore del commercio al dettaglio, dove migliaia di esercenti, ogni giorno, scelgono di non emettere lo scontrino fiscale. Un gesto apparentemente piccolo, ma che – moltiplicato su scala nazionale – si traduce in milioni di euro sottratti alle casse dello Stato. L’evasione, infatti, non è solo una questione di grandi numeri, ma anche di piccole furbizie quotidiane.
Per contrastare in modo efficace questo malcostume, il Governo italiano sta puntando con decisione sulla digitalizzazione dei pagamenti e sull’uso dei sistemi elettronici di tracciabilità. A partire dall’inizio del prossimo anno, saranno introdotte nuove norme che promettono di rivoluzionare il sistema fiscale. Il fulcro della riforma è l’abolizione progressiva dello scontrino fiscale cartaceo, grazie alla trasmissione automatica dei dati tramite i registratori telematici e i POS.
La trasformazione è resa possibile da un insieme di strumenti innovativi già presenti in molti esercizi commerciali: registratori telematici, sistemi di pagamento tracciabili, collegamenti in tempo reale con l’Agenzia delle Entrate. Tutto questo permetterà di limitare drasticamente l’evasione e di agevolare i controlli da parte delle autorità competenti.
Una riforma che unisce tecnologia e legalità
Ma andiamo alle novità più importanti. Una norma, fortemente sostenuta dal Parlamento, sarà introdotta e si inserisce in un processo avviato con l’introduzione dello scontrino elettronico nel 2019 e rafforzato dall’ultima legge di Bilancio. Il collegamento obbligatorio tra registratori telematici e POS è uno degli elementi chiave di questa rivoluzione digitale, che permette la registrazione automatica dei corrispettivi e l’invio diretto dei dati al Fisco.
Concretamente, chi pagherà con carta vedrà il proprio pagamento automaticamente registrato, e il venditore non sarà più obbligato a consegnare lo scontrino cartaceo. Un vantaggio anche per l’ambiente, considerando la minore produzione di rifiuti. Ma soprattutto un grande passo avanti nella lotta all’evasione fiscale.

Ciao ciao scontrino cartaceo: ecco come scompare (quasi) per sempre
Per ciò che riguarda i dettagli, è grazie alla risoluzione n. 7-00286 approvata il 17 giugno dalla Commissione Finanze della Camera, che lo scontrino tradizionale potrà diventare soltanto un… lontano ricordo. Infatti, a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, il 2026, in caso di pagamento con carta o bancomat, l’emissione del documento cartaceo non sarà più obbligatoria. L’operazione sarà automaticamente registrata e inviata all’Agenzia delle Entrate in tempo reale, rendendo inutile il supporto fisico.
Il cliente potrà comunque ricevere una copia digitale via SMS o email, oppure chiedere volontariamente la stampa dello scontrino, ma non sarà più tenuto a riceverlo per legge. Questa misura punta a ridurre gli sprechi di carta, rendere i processi più snelli e combattere con maggiore efficacia l’evasione. Il futuro del commercio passa da qui: tracciabilità, digitalizzazione e trasparenza. L’Italia, insomma, si sta preparando ad un vero e proprio cambiamento epocale, nel segno dell’innovazione e del rispetto delle regole.
(www.teleone.it)

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