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730, ora ti levano il RIMBORSO | Tutti hanno fatto questo errore, preparati a trascorrere luglio e agosto al CAF
Attenzione massima per milioni di italiani: con il…
Attenzione massima per milioni di italiani: con il modello 730 anche il rischio di perder soldi
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Il momento della dichiarazione dei redditi si trasforma ogni anno in una fase cruciale per milioni di cittadini. Con la presentazione del modello 730, molti contribuenti si trovano davanti a un bivio: rispettare le scadenze con precisione per evitare sanzioni, oppure rischiare di incorrere in multe anche pesanti. Non è solo un periodo di stress, ma anche di opportunità: in tanti, infatti, riescono a ottenere rimborsi fiscali significativi, in tempi relativamente brevi.
Il 730 è particolarmente utile per lavoratori dipendenti e pensionati, perché permette di ricevere eventuali rimborsi direttamente in busta paga o nella pensione, evitando lunghe attese. Tuttavia, questo vantaggio si accompagna anche a un carico burocratico non indifferente, con moduli, documenti e istruzioni che possono mettere in difficoltà anche i più esperti.
In questa fase delicata entrano in gioco i CAF (Centri di Assistenza Fiscale), che rappresentano un alleato prezioso . Anche se oggi è possibile procedere in autonomia grazie ai servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate, tantissimi cittadini si rivolgono comunque ai CAF per evitare errori e complicazioni. Una scelta che può fare la differenza.
La stagione fiscale attuale è particolarmente intensa perché, oltre al 730, ci sono da presentare anche altri modelli dichiarativi. È fondamentale prestare attenzione a ogni singolo dettaglio, anche per non perdere la possibilità di recuperare crediti d’imposta o agevolazioni spettanti, così come accade per molti degli interessati. Uno degli errori più frequenti, infatti, è quello legato alla mancata informazione, con le nuove modalità. Ma andiamo a scoprire cosa è cambiato.
Le novità per ricevere i rimborsi o usare il credito
Importante dire, intanto, che ottenere un rimborso fiscale è possibile quando si è versato più di quanto realmente dovuto. Questo può avvenire per trattenute errate, mancata applicazione di detrazioni o semplici errori nella compilazione. Per farlo, occorre compilare correttamente i quadri del modello 730 o Redditi PF, e decidere se ricevere il rimborso o usare il credito in compensazione.
Proprio grazie a quelle che sono le nuove istruzioni, il procedimento è stato semplificato. I contribuenti possono inviare la richiesta online oppure recarsi negli uffici territoriali. Anche il portale dell’Agenzia delle Entrate offre strumenti rapidi ed efficienti per ottenere informazioni, inviare istanze e controllare lo stato della propria posizione. Ma “occhio” ad alcuni altri elementi, che risultano fondamentali per evitare di perder soldi. Andiamo a vedere il perché.

Occhio a come si agisce, e le “istruzioni” anche per gli eredi
Innanzitutto, è importante sottolineare che in caso di morte del contribuente, il rimborso può comunque essere richiesto dagli eredi legittimi. La procedura avviene tramite la dichiarazione dei redditi oppure con istanza diretta all’ufficio competente. Se è già stata presentata la dichiarazione di successione, il rimborso verrà automaticamente erogato ai beneficiari, in base alle quote spettanti. Il pagamento avviene solo dopo verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’accredito, a partire da dicembre, avverrà esclusivamente su conto corrente bancario o postale. In mancanza dell’IBAN, l’importo sarà recapitato con assegno vidimato da Poste Italiane. Questo potrà essere incassato entro 60 giorni presso un ufficio postale o versato su un conto.
Il rischio maggiore resta quello di perdere soldi a causa di errori banali o ritardi. Ecco perché è fondamentale agire in tempo, leggere con attenzione ogni parte del modello e, se possibile, affidarsi a professionisti. Consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e restare aggiornati sulle istruzioni può fare davvero la differenza. Non lasciare che una dimenticanza ti costi un rimborso: la tua dichiarazione è anche una tutela dei tuoi diritti fiscali.
(www.teleone.it)

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