Cronaca
“Archeo experience nell’isola dei tesori” ad Agrigento: “luci” sulle 14 aree dei parchi archeologici siciliani
L’evento promosso dall’Assessorato dei Beni culturali dell’Identità siciliana della Regione Siciliana
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Agrigento si prepara a diventare centro culturale di grande rilievo dal 26 al 29 settembre, grazie all’evento promosso dall’Assessorato dei Beni culturali dell’Identità siciliana della Regione Siciliana. Il festival si svolgerà in diverse location prestigiose, tra cui il Parco della Valle dei Templi, il Teatro “Luigi Pirandello” e dieci siti ecclesiastici e artistici del centro storico di Agrigento.
L’iniziativa di Archeo experience nell’isola dei tesori ha l’obiettivo di mettere in luce le ricchezze archeologiche e storiche della Sicilia, con particolare attenzione alle 14 aree dei Parchi Archeologici distribuite in tutto il territorio regionale.
Saranno protagonisti i Parchi Archeologici di: Catania e Valle dell’Aci; Gela; Himera, Solunto e Iato; Isole Eolie; Kamarina e Cava d’Ispica; Leontinoi e Megara; Lilibeo-Marsala; Morgantina e Villa Romana del Casale di Piazza Armerina; Naxos e Taormina; Segesta; Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria; Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai; Tindari; Valle dei Templi.
Questo evento rappresenta un’importante occasione per mettere in luce la ricchezza del patrimonio archeologico siciliano, considerato un principio identitario fondante per la regione.
La scelta di Agrigento come sede principale dell’evento non è casuale. Con una storia di 2600 anni, l’antica Akragas, fondata nel VI secolo a.C., è uno dei luoghi più iconici della Sicilia. Le sue mura, che un tempo racchiudevano un’area di circa 450 ettari, testimoniano la grandiosità di una città che è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025.
L’evento è stato organizzato dall’Assessorato ai Beni culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana. In collaborazione con Leader Srl ha organizzato un evento unico nel suo genere, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA). Ideata e diretta dalla stessa Leader Srl, titolare del marchio BMTA di Paestum, questa manifestazione rappresenta dal 1998 l’unico appuntamento internazionale dedicato al turismo archeologico.
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Cronaca
Scuole chiuse in 37 comuni: meteo, allerta arancione in Sicilia
Previsti forti rovesci, venti intensi e fulmini nelle isole maggiori: l’allerta della Protezione civile è arancione
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La Protezione Civile, in accordo con le regioni interessate, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse per Sardegna e Sicilia. Tra le due isole maggiori, infatti, è presente un’area di instabilità che, nelle prossime ore, subirà una nuova intensificazione. Si prevedono forti temporali che potrebbero causare disagi sia sulle coste che nelle aree interne.
I fenomeni temporaleschi in arrivo saranno caratterizzati da rovesci intensi, forti raffiche di vento e frequente attività elettrica. L’avviso meteo segnala un rischio particolarmente elevato sul settore costiero nord-orientale della Sicilia, dove per la giornata di oggi, lunedì 11 novembre, è stata diramata un’allerta arancione per rischio temporali e rischio idrogeologico.
La situazione potrebbe comportare anche difficoltà per la circolazione marittima e aerea, mentre nelle aree costiere si raccomanda cautela a chiunque si trovi in prossimità del mare. In vista di questa situazione di emergenza, la Protezione Civile consiglia ai cittadini di prestare la massima attenzione e di evitare spostamenti non necessari.
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Le scuole rimarranno per la giornata di oggi chiuse in 37 comuni. Ecco l’elenco delle città, nel Catanese e nel Messinese: Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Acireale, Aci Sant’Antonio, Alì, Alì Terme, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Giardini Naxos, Giarre, Gravina di Catania, Letojanni, Mandanici, Mascali, Mascalucia, Milo, Nizza di Sicilia, Pagliara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Roccalumera, San Gregorio di Catania, Sant’Agata li Battiati, Sant’Alessio Siculo, Sant’Alfio, Santa Teresa di Riva, Santa Venerina, Savoca, Taormina, Tremestieri Etneo, Valverde, Zafferana Etnea.
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Cronaca
La precisazione di Miccichè: “Forza Italia è nel mio Dna, ma non mi interessa rientrarci”
“Mi sono sentito maltrattato da gente che fino al giorno prima mi telefonava, mi cercava e che improvvisamente ha iniziato a trattarmi male”
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“Mi sono sentito molto maltrattato da gente che fino al giorno prima mi telefonava, mi cercava e che improvvisamente ha iniziato a trattarmi male, mi sentivo come in un film. Qualche volta posso avere sbagliato, risposto con maleducazione, ma avevo l’attenuante che ero in uno stato d’animo non positivo. Ma dire che sia stato io ad avere lasciato Forza Italia è una grossa bugia. Io non l’avrei mai fatto: Forza Italia era nel mio Dna e oggi cambiare questo Dna è complicato. Ma io in Forza Italia non ci torno più, questo è sicuro”.
Così all’Agenzia Italpress Gianfranco Miccichè ex Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana dopo l’apertura del presidente della regione siciliana Renato Schifani.
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“L’altro giorno quando mi sono ritrovato in una riunione in presenza del Presidente della Regione, io l’ho salutato con grande educazione e devo dire che sono stato ricambiato con molto affetto. Poi, però, ho sentito questa dichiarazione del presidente che questa cordialità tra di noi è rinata perché lui aveva imparato a dimenticare, e questo mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, perchè sono io che devo dimenticare. Io che per vivere ho scelto quanto meno di soprassedere su quello che mi è stato fatto. Mentre il Presidente avrebbe il dovere di ricordare quello che è stato fatto. E questo lo dico non per avere ragione, ma per evitare che queste cose possono avvenire in futuro nei confronti di altri, e questo per il bene della politica e della democrazia” afferma Miccichè.
Che poi ha precisato di non essere entrato a far parte dell’MPA, il partito di Raffaele Lombardo. “Io ho una storia politica che non mi consentirebbe di entrare in un altro partito. Io ho incontrato Raffaele Lombardo, che è una persona intelligente e abbiamo iniziato a ragionare su progetto nuovo, diverso, che sta avendo l’interesse di tantissime persone, come ad esempio il sindaco di Palermo Lagalla, e ci stiamo lavorando” spiega.
“In ultimo essersi accorti solo oggi che io sono un patrimonio per Forza Italia” è strano e aggiunge “forse bisognava accorgersene prima. Quello che mi interessa oggi non è di rientrare in Forza Italia ma di riavere nei confronti di Renato Schifani e di altri quel rispetto reciproco che è la base di ogni rapporto”. (foto Ag Fotogramma-Italpress)
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Cronaca
Caso Larimar a Piazza Armerina: giornalista Rai aggredita, telecamera rotta
“Una persona vicina alla famiglia ha iniziato ad insultarli e ha preso a calci la telecamera, distruggendola”
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La giornalista Rai Lucia Basso e l’operatore Francesco Caudullo sono stati aggrediti questa mattina a Piazza Armerina mentre stavano facendo il loro lavoro.
Lo rende noto il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai. “I colleghi erano impegnati a raccogliere informazioni dalla famiglia di una ragazza trovata senza vita in condizioni non ancora chiarite. Con la massima sensibilità, tanto che la telecamera era spenta e poggiata a terra, stavano mostrando alla madre della vittima il servizio andato in onda ieri, quando una persona vicina alla famiglia ha iniziato ad insultarli e ha preso a calci la telecamera, distruggendola”, riferisce la nota.
LEGGI ANCHE: Il giallo di Larimar e quel bigliettino d’addio: mercoledì autopsia, l’appello del Procuratore
“Un’aggressione violenta e immotivata che lascia turbati. Rivendichiamo il diritto e il dovere di tutti i colleghi, sia giornalisti che operatori, di documentare casi di cronaca così eclatanti e di farlo, come stava accadendo a Piazza Armerina, con la massima sensibilità per le famiglie delle vittime” concludono il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai. (foto Rai)
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Cronaca
Forte pioggia colpisce Palermo: disagi e strade allagate anche in provincia
Nubifragio improvviso trasforma le vie cittadine in “fiumi”: disagi alla circolazione e chiusure in provincia
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Dal cielo grigio alla forte pioggia: la domenica a Palermo è segnata da un nubifragio che colpisce la città e la provincia.
In pochi minuti, poco prima dell’ora di pranzo, così come nel pomeriggio di ieri, diverse strade del capoluogo si sono trasformati in veri e propri “torrenti”. Il temporale ha causato diversi disagi, oltre a strade allagate che hanno rallentato il traffico in diverse arterie. Prima fra tutte, viale Regione Siciliana, dove le pozzanghere creano non pochi problemi.
Ancora difficoltà nelle vie dell’area universitaria. Anche e soprattutto la località balneare di Mondello è stata colpita. Diverse, come spesso accade, le aree letteralmente allagate.
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Situazione complicata anche in provincia. Nella giornata di ieri la statale 118 “Corleonese Agrigentina” era stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Nella località di Corleone, al chilometro 28, il maltempo ha riversato fango e detriti sulla strada, rendendo necessaria l’interruzione del tratto all’altezza di Ponte Casale.
Operai Anas sono al lavoro per sgomberare la carreggiata, mentre i vigili del fuoco sono intervenuti per ripristinare la viabilità. La perturbazione ha proseguito la sua corsa verso Cefalù, interessando ancora diverse aree della provincia.
La Protezione civile regionale aveva diramato ieri un avviso per il rischio meteo idrogeologico e idraulico, con livello di allerta giallo su Palermo, valido fino alla mezzanotte di oggi.
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