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Cronaca

Bayesian, sub tornano nel veliero: l’inchiesta si allarga con altri possibili indagati

I magistrati hanno interrogato tutti i membri dell’equipaggio col supporto di un interprete: i prossimi passi

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Oltre al comandate James Cutfield, iscritto nel registro degli indagati per omicidio plurimo colposo dopo essere stato sentito due volte dagli inquirenti, altri componenti dell’equipaggio potrebbero essere indagati dalla Procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, che sta conducendo l’inchiesta sul naufragio del veliero britannico, affondato una settimana fa davanti alla costa di Santa Flavia mentre nella zona imperversava una violenta tromba d’aria.

Primo tra tutti, come riporta l’agenzia ansa, il primo ufficiale Tijs Koopman, tanto che sarebbero già stati notificati altri atti. Un atto dovuto per dare agli indagati la possibilità di nominare consulenti e periti per partecipare agli atti irrepetibili, a partire dalle autopsie delle sette vittime: sei passeggeri tra cui il tycoon Mike Lynch e la figlia Hannah di 18 anni, e il cuoco Thomas Recaldo, 59 anni di Antigua, che faceva parte dello staff.

Quindici invece i sopravvissuti, nove membri dell’equipaggio e dei passeggeri tra cui Angela Barcares, moglie del magnate britannico morto con la figlia e titolare della società cui sarebbe intestato lo yacht.

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I magistrati hanno interrogato tutti i membri dell’equipaggio col supporto di un interprete, sono state riempite decine e decine di pagine di verbali scritti in inglese che devono essere tradotti in italiano e che dovranno arrivare sulle scrivanie dei pm entro trenta giorni. Buona parte dell’equipaggio a questo punto potrebbe lasciare l’hotel Domina-Zagarella di Santa Flavia dove alloggia dal giorno della tragedia, tra oggi e domani: tra loro anche le tre giovani hostess di bordo Sasha Murray, capo hostess di 29 anni (Irlanda); Katja Chichen, hostess junior di 23 anni (Germania) e Leah Randall, terza hostess di 19 anni (Sudafrica).

Ancora qualche giorno di permanenza in più nella struttura, invece per il comandante Cutfield e il primo ufficiale Tijs Koopmans perché potrebbero nuovamente essere riascoltati dagli inquirenti che stanno raccogliendo gli elementi per chiarire cosa sia accaduto con esattezza al veliero e se siano stati commessi errori da parte dell’equipaggio, che sarebbe stato colto di sorpresa dalla tempesta.

L’iscrizione nel registro degli indagati è propedeutica al conferimento degli incarichi della Procura per le autopsie sui cadaveri delle sette vittime, che saranno eseguite dagli esperti dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo non appena i magistrati daranno il via libera.

Proprio su indicazione dei pm, inoltre, i sub della guardia costiera nella mattinata di ieri sono tornati in azione nella zona dove è affondato il veliero, a mezzo miglio dalla costa. Stanno eseguendo alcune verifiche richieste dalla Procura e stanno monitorando eventuali sversamenti di idrocarburi, al momento però non si registrano perdite di carburante; il veliero ne conteneva nei serbatoi 18 mila litri.

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Cronaca

Incidente sulle Madonie, soccorsa e recuperata nella notte una 32enne palermitana

La giovane era sprofondata in una buca coperta dalla neve procurandosi una sospetta distorsione al ginocchio

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Incidente sul sentiero sotto pizzo Carbonara, sulle Madonie, dove sono intervenuti i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano per recuperare un’escursionista che si era infortunata

La donna, una trentaduenne di Palermo, faceva parte di una comitiva che aveva raggiunto la cima della montagna (1979 metri di altudine) ma durante la discesa, nella zona di pizzo Scalonazzo, era sprofondata in una buca coperta dalla neve procurandosi una sospetta distorsione al ginocchio e non era stata più in grado di proseguire.

Preoccupati per l’arrivo del buio e per le temperature sempre più rigide, i suoi compagni avevano lanciato l’allarme chiamando il Numero Unico di Emergenza 112.

La centrale del 118, trattandosi del recupero di un ferito in ambiente innevato, aveva chiesto l’intervento del Soccorso Alpino.

Da Palermo sono partite due squadre, una delle quali aveva da poco finito il servizio di assistenza a piano Battaglia, supportate dai tecnici della squadra “Madonie” arrivati per primi.

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Cronaca

Parrino, referente di Messina Denaro al Nord, sfugge all’arresto e sparisce nel nulla

Il boss collegato a Matteo Messina Denaro sfugge all’arresto dopo la conferma della condanna in Cassazione

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Paolo Aurelio Errante Parrino, 77 anni, considerato il punto di riferimento del mandamento di Castelvetrano nel Nord Italia e uomo chiave per i rapporti con il boss Matteo Messina Denaro, risulta “irreperibile”. L’ordine di carcerazione, confermato dalla Cassazione dopo il rigetto del suo ricorso, non è stato eseguito dai carabinieri che ieri, sabato 25 gennaio, si sono recati alla sua abitazione di Abbiategrasso, alle porte di Milano.

Errante Parrino, già condannato a dieci anni per associazione mafiosa, è ritenuto un uomo d’onore della famiglia di Castelvetrano. Secondo i magistrati, aveva compiti di pianificazione e decisione strategica per conto del mandamento trapanese e fungeva da collegamento tra la mafia lombarda e i vertici di Cosa Nostra.

Per i pm, era il tramite con Messina Denaro, trasferendogli comunicazioni cruciali per le attività illecite dell’associazione.

Nonostante il quadro accusatorio, la sua posizione è stata oggetto di interpretazioni contrastanti. Nell’ottobre 2023, il gip Tommaso Perna aveva respinto la tesi della procura di Milano sull’esistenza in Lombardia di un patto tra mafia, ‘ndrangheta e camorra, rigettando 140 richieste di arresto e disponendo la custodia cautelare solo per 11 persone. Anche per Errante Parrino, il gip aveva escluso l’arresto, portando la procura a ricorrere al Tribunale del Riesame, che ha infine accolto la richiesta.

Dopo il via libera definitivo della Cassazione, i carabinieri hanno arrestato una decina di persone coinvolte nell’inchiesta ‘Hydrà della Dda di Milano, che ha messo sotto indagine oltre 150 individui. Tuttavia, Errante Parrino resta al momento latitante, mentre proseguono le ricerche per assicurarlo alla giustizia.

Il caso mette in luce l’espansione delle dinamiche mafiose al Nord, dove figure come Errante Parrino operano come snodi strategici, gestendo comunicazioni e strategie tra i territori del Sud e le organizzazioni criminali settentrionali.

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Cronaca

Morti sospette all’ospedale “Papardo” di Messina: altri presunti casi, indagini vanno avanti

Denunce e preoccupazioni per presunte infezioni: sotto accusa l’impianto idrico e la sicurezza delle sale operatorie

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Altre due morti sospette riaccendono i riflettori sull’ospedale Papardo di Messina. Una donna di 84 anni, operata al cuore nel 2023, è deceduta a causa di un’emorragia probabilmente provocata da un’infezione. La famiglia ha presentato denuncia alla Procura, chiedendo chiarezza sulle cause del decesso.

Un secondo caso risale al dicembre 2024: un paziente, non coinvolto in procedure di cardiochirurgia, è morto per un’altra infezione. Un altro episodio che è al vaglio degli inquirenti, mentre aumentano i dubbi sulle condizioni di sicurezza all’interno della struttura ospedaliera.

Le sale operatorie di cardiochirurgia, poste sotto sequestro nei mesi scorsi, sono state dissequestrate solo di recente. Tuttavia, le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio continuano, con esami e interrogatori volti a stabilire le cause di una possibile contaminazione batterica.

L’attenzione degli investigatori si concentra anche sull’impianto idrico dell’ospedale, dove sono stati rilevati livelli pericolosi di microrganismi oltre le soglie di sicurezza. La presenza di questi batteri rappresenta un grave rischio per i pazienti immunocompromessi, come quelli sottoposti a interventi delicati.

L’inchiesta avrebbe portato all’iscrizione di 11 persone nel registro degli indagati, tra manager e medici. Gli accertamenti mirano a chiarire eventuali responsabilità e a verificare se le misure di sicurezza siano state adeguate per evitare la diffusione di infezioni.

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Cronaca

Palermo, moda e solidarietà: “Trame di luce” per ricordare Lucia Pepe

Evento in programma domenica 26 a Villa Castelnuovo: ricavato interamente donato all’Associazione “La casa di Lucia”

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Una serata speciale che coniuga moda, arte e solidarietà e promuove valori fondamentali come l’integrazione e l’inclusione sociale.

E’ il feel rouge della kermesse “Trame di Luce”, promossa e organizzata dalla Eye On Fashon, presieduta da Gianpaolo Guida e Silvia Genovese e, dall’associazione “La Casa di Lucia”, in programma domani, domenica 26 gennaio, alle 18:30, a villa Castelnuovo, Palermo.

Saranno protagonisti alcune eccellenze siciliane, come Maria Pia di Gaudio, Giusi Cusimano, Alessandro Rabito, Rosanna Dolce e Giusy Badali’. Il passerelle infatti, le modelle indosseranno alcune delle loro creazioni che a fine sfilata andranno all’asta.

Il ricavato dei 16 outfit infatti, andrà a sostenere alcune iniziative solidali come: la creazione di una casa per le mamme e i bambini migranti a Palermo; l’adozione a distanza per l’istruzione di 36 bambini del Burundi; un centro nascita di suini in Burundi per contribuire così allo sviluppo economico e all’autosufficienza della comunità locale.

Progetti sostenuti e promossi dall’associazione la “Casa di Lucia”, presieduta da Giuseppina Smeraglia, per promuovere i valori dell’accoglienza, dell’ uguaglianza e della giustizia sociale nel ricordo della mediatrice culturale Lucia Pepe, morta prematuramente.

La sfilata, che sarà presentata da Nadia La Malfa e da Roberta Giuffrè, non sarà solo un evento dedicato alla bellezza e alla creatività ma anche, un omaggio alla passione di Lucia per il mondo e per le culture che ha tanto amato. Tutti gli abiti presentati, infatti, sono stati realizzati appositamente per l’occasione, utilizzando stoffe e tessuti provenienti dall’India, un luogo che Lucia ha visitato e che le è rimasto nel cuore.

Nel corso della serata sono previste le esibizioni del soprano Valentina Di Franco, della cantante Manuela di Salvo, del sassofonista Gerardo Vitale e dell’attore Manfredi Russo.

La madrina della serata sarà l’assessore regionale delle Politiche sociali, della famiglia e del Lavoro, Nuccia Albano

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