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Sicilia

Estate finita? Tutt’altro: in Sicilia ritorna il caldo africano

Vento e caldo africano sulla Sicilia: “Fino a 38 gradi”. Estate finita? Per niente: ecco le previsioni per i prossimi giorni – LEGGI

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Altro che meteo da fine estate, in Sicilia. Il mese di agosto si avvicina alla conclusione, ma le temperature al Sud non hanno alcuna intenzione di attenuarsi. Se al NOrd sono previsti temporali, in Sicilia il meteo indica caldo che arriverà quasi a 38 gradi.

Sono facce della stessa medaglia, con correnti meridionali che spingono aria calda ed umida verso il meridione ed il flusso perturbato sudoccidentale che investe il settentrione e parte del Centro. Con questa configurazione spesso l’Italia appare divisa in due. sarà così anche questa volta con caldo africano verso il Sud e maltempo per più giorni al Nord. (👇 continua sotto 👇)
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I fenomeni associati al flusso perturbato sudoccidentale saranno ancora a tratti intensi in particolare sul Nord-est ed a ridosso della dorsale appenninica con locali colpi di vento e grandine. Anche lungo le coste adriatiche, nelle prossime ore, potrebbe insistere una vivace instabilità.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma una situazione temporalesca perturbata almeno fino a domenica sul Nord e parte del Centro; il meridione si troverà invece in un contesto caldo per il periodo, molto caldo in Sicilia, e vedrà qualche acquazzone isolato solo tra Campania e Puglia.

Un inizio di Settembre che potrebbe poi vedere l’arrivo di una perturbazione atlantica ancora più intensa, con piogge diffuse nella giornata di sabato su tutto il Nord e parte del Centro: ma allora l’Estate è finita? Sembra di no, osservando le mappe a lunga scadenza la prossima settimana potrebbe riproporre una ‘versione in miniatura’ dell’Anticiclone

Africano dell’Estate 2022 con sole e caldo su mezza Italia: le temperature saliranno in modo sensibile fino alla Toscana, oltre gli Appennini probabilmente rimarranno su valori normali. Anche il sole si fermerà in Toscana, baciando tutto il Centro-Sud; al Nord il tempo, anche la prossima settimana, potrebbe essere capriccioso ma decisamente meno piovoso rispetto a questi giorni.

IL DETTAGLIO

Oggi, mercoledì 31. Al nord: temporali su Nordest, Liguria di Levante ed Alpi. Al centro: acquazzoni dalla Toscana verso le adriatiche, soleggiato altrove. Al sud: soleggiato e più caldo salvo acquazzoni sugli Appennini.

Giovedì 1. Al nord: instabile su Alpi, Prealpi e Nordest. Al centro: maltempo su Adriatiche, Umbria e Lazio. Al sud: temporali su Campania, Calabria, Basilicata e Puglia.

Venerdì 2. Al nord: dal pomeriggio peggiora in Piemonte. Al centro: nubi irregolari. Al sud: instabile solo sugli Appennini.

Tendenza. Aria umida sud-occidentale porterà frequenti rovesci al Centro-Nord almeno fino a domenica, caldo africano verso Sardegna, Sicilia e Calabria.
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Cronaca

Gita in Puglia, per 70 studenti siciliani intossicazione e ricoveri in ospedale

All’origine del malessere ci sarebbe il cibo servito a studenti e insegnanti, in particolare il pollo che si trovava nel menu

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Forti dolori addominali, vomito e mal di pancia: oltre settanta, fra allievi e docenti di un Istituto tecnico industriale di Milazzo, hanno accusato gli stessi sintomi mentre si trovavano in gita scolastica in Puglia, tra Fasano e Alberobello.

Per diversi di loro sono intervenuti i medici del 118, mentre per qualcuno è stato necessario il trasferimento al pronto soccorso. All’origine del malessere ci sarebbe il cibo servito a studenti e insegnanti, in particolare il pollo che faceva parte del menù.

Alcuni ragazzi hanno fatto ricorso alle flebo per disintossicarsi. La scuola ha provveduto a informare dell’accaduto le forze dell’ordine e il gruppo del Nas dei carabinieri sta compiendo verifiche nella struttura che ha servito il cibo ai ragazzi.

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Cronaca

“Messina Denaro venerato dopo la morte”: connivenze Sanità, l’allarme del gip

Le parole del gip, dopo gli arresti: “Connivenze verso il boss nelle strutture sanitarie sono preoccupanti”

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Il ruolo pubblico di Messina Denaro, anche dopo la morte. Sono importanti i dettagli emersi dopo gli ultimi arresti a proposito della “rete” costruita dal boss mafioso prima della latitanza. “Oltre a destare allarme sulla capacità di Cosa nostra di espandersi all’interno dei centri di spesa pubblici – ha scritto il gip di Palermo, Alfredo Montalto – l’attuale ruolo pubblico ricoperto da Massimo Gentile determina un innalzamento ai massimi livelli delle esigenze cautelari“.

LEGGI ANCHE: Mafia, la “rete” di Messina Denaro: in manette tre “insospettabili”

Così nella misura cautelare il gil parla della figura dell’architetto di 51 anni, responsabile dei Lavori pubblici del Comune di Limbiate, che ha anche la gestione dei fondi del Pnrr, arrestato con l’accusa di essere un fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro.

“Il quadro di connivenze in favore del latitante, fuori e dentro le strutture sanitarie, sta assumendo dimensioni allarmanti e imporrà a quest’ufficio ulteriori approfondimenti che saranno svolti – prosegue il gip – |n un contesto che fino ad ora, come già detto in premessa, non ha mostrato alcuno spirito collaborativo” .

Come riporta il giudice che ha firmato le misure cautelari, Messina Denaro continua a essere “venerato e protetto anche dopo la sua morte. Il gravissimo grado di complicità con il capo riconosciuto dalla mafia trapanese venerato e protetto anche dopo la sua morte, sono tutti indici che consentono di ritenere certa la conoscenza – sottolinea Montalto – da parte dei medesimi indagati di ulteriori persone, dinamiche attinenti alla sfera più riservata e delicata della latitanza di Messina Denaro”.

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Cronaca

Che tempo farà a Pasqua e Pasquetta in Sicilia? Preparate le maniche corte…

Le previsioni degli esperti , per il 2024, non lasciano dubbi: possibile preparare anche le classiche scampagnate per il lunedì

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Ottimo a Pasqua, ma ancora meglio a Pasquetta. Per chi si chiede come sarà il tempo in Sicilia, in vista delle feste del weekend, le risposte non possono che essere positive.

E tutto ciò nonostante quella che era stata l’allerta gialla diramata dalla Protezione civile, o i danni che sono stati causati dal fortissimo vento – tornado nel Trapanese (LEGGI) -, in un po’ tutta la Sicilia occidentale.

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Per la domenica di Pasqua, 31 marzo 2024, il cielo sarà sereno su un po’ tutta l’Italia. Per l’arrivo del bel tempo si dovrà attendere domani, giovedì 28, e poi il sole dovrebbe mantenersi fino al lunedì di Pasquetta, 1 aprile.

Da Pasqua, in particolare, anche le temperature inizieranno ad alzarsi, fino ad arrivare quasi ai 30 gradi. Qualche nuvola, secondo gli esperti, soltanto nelle zone di Trapani e Messina, ma la colonnina di mercurio sarà sempre molto oltre i 20 gradi.

Secondo le previsioni, 29 saranno nella zona di Ragusa, 26 a Caltanissetta e Siracusa, 25 ad Agrigento, 24 per ciò che riguarda Enna e Palermo, 23 a Catania. Per Messina e Trapani previsti invece 22 gradi.

E il bel tempo non si interromperà. Per il lunedì di Pasquetta, infatti, si alzeranno ancora più anche le temperature, nonostante il cielo in alcune zone potrà sembrare nuvoloso. Gli esperti meteo indicano che a Siracusa, in particolare, si potrebbe arrivare anche ai 31 gradi. A Catania e Ragusa previsti 28, mentre 26 ad Agrigento e Caltanissetta. Temperature poco più basse nelle altre province. E’ possibile, dunque, organizzare per una classica scampagnata.

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Cronaca

Non piove mai, Sicilia vuole chiedere stato d’emergenza: “Siccità, situazione delicata”

Il 2023 è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo

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La situazione è stata già definita “delicata”, per ciò che riguarda il rischio siccità. E la Giunta regionale sarebbe già pronta a chiedere lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica.

La decisione sarebbe necessaria per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile ai cittadini, di quella per il comparto agricolo e zootecnico. Necessaria anche per permettere alle imprese di lavorare regolarmente, per portare avanti i cantieri avviati nella regione.

Questa la decisione presa nel corso della riunione del tavolo tecnico convocato dal governatore Schifani. “La situazione è seria – afferma il presidente della Regione Schifani – e il governo regionale sta facendo tutto il possibile per affrontare l’emergenza coinvolgendo tutti i rami dell’amministrazione competenti e chiedendo adesso il supporto dello Stato. In questo modo avremo non solo le risorse economiche necessarie per gli interventi più urgenti, ma anche lo strumento per accelerare le procedure e sostenere il comparto agricolo e zootecnico”.

“Intanto, abbiamo già attivato gli interventi più urgenti – ha proseguito – nel breve e nel medio periodo. Occorre, allo stesso tempo, sensibilizzare i cittadini a un uso più consapevole e responsabile delle risorse idriche disponibili. Per questo, nei prossimi giorni, avvieremo un’apposita campagna di comunicazione per un uso intelligente dell’acqua”.

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Lo scorso 13 marzo la giunta Schifani aveva approvato lo stato di crisi e di emergenza regionale nel settore idrico-potabile fino al 31 dicembre per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. E a febbraio aveva proclamato lo stato di calamita’ naturale da siccità severa per l’intero territorio siciliano e lo stato di crisi idrica sia per il settore irriguo sia per la zootecnia. Il 2023, infatti, è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo.

Anche i primi mesi del 2024, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato questa tendenza. “Stiamo intervenendo – aggiunge l’assessore Sammartino – con un cronoprogramma articolato che prevede, tra l’altro, azioni per la rifunzionalizzazione di alcuni impianti di dissalazione già presenti in Sicilia, come quelli di Gela e Porto Empedocle, ma allo stesso tempo ci stiamo attivando per reperire nuovi moduli di dissalazione che ci aiuteranno a fronteggiare la grave siccità in atto. L’impegno del governo regionale, e del mio assessorato in particolare, è rivolto a sostenere agricoltori e allevatori, che stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi”.

Al tavolo tecnico, convocato a Palazzo d’Orleans dal presidente della Regione Renato Schifani, hanno preso parte l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano, il segretario generale dell’Autorità di bacino della Sicilia, Leonardo Santoro, il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina, il dirigente del Servizio idrico integrato – dissalazione e sovrambito del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, Mario Cassarà, e gli ingegneri Massimo Burruano e Giuseppe Alesso per Siciliacque spa.

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