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Sport

Mariani: “Il Var serve a fare giustizia, l’arbitro non è il protagonista”

Mariani: “Per un arbitro la gestione di un errore è importante: con il Var abbiamo la possibilità di fare giustizia rivedendo la decisione”

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“L’esperienza aiuta, ma ci vuole tanta costanza. Noi abbiamo la fortuna di radunarci, vedere varie situazioni e lavorare sui nostri errori. Per un arbitro la gestione di un errore è importante: con il VAR abbiamo la possibilità di fare giustizia rivedendo la decisione, ma l’arbitro deve andare avanti e proseguire la partita. Bisogna vedere l’errore come un’opportunità, fare un’analisi dettagliata e capire perché si è commesso un errore”.

Queste le parole di Maurizio Mariani, arbitro Internazionale dell’AIA, durante il talk “Ambizione, costanza e dedizione: credere e realizzare il proprio sogno” tenutosi presso il Polo Universitario “Giovanni XXIII” di Roma.

“L’arbitro deve essere a disposizione delle squadre, non dovrebbe mai essere il protagonista. Il nostro ruolo è quello di far rispettare le regole e che lo spettacolo sia il migliore possibile. Spesso si pensa all’arbitro come una persona che fa altro e che la domenica viene messo in un campo di calcio”.

“Dietro – prosegue – c’è molta preparazione fisica allenandosi tutti i giorni, la preparazione tecnica con lo studio del regolamento e delle squadre e quella mentale. Alla base di tutto, però, c’è la passione”. (Italpress)

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Sicilia

Palermo in campo al Barbera per fermare lo “schiacciasassi” Parma

Rosa in campo al Barbera, nell’anticipo del venerdì: al rientro dopo le squalifiche Di Mariano e Lucioni

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E’ la partita più attesa dai tifosi, perché al Renzo Barbera scenderà in campo la formazione schiacciasassi del torneo di Serie B. E il Palermo dovrà stare molto attento, al Parma di Fabio Pecchia, che si avvia di corsa verso la matematica promozione in Serie A.

Gli emiliani, che quest’anno hanno macinato parecchi punti in trasferta, ben 33, sono fra l’altro imbattuti da cinque giornate, ed arriveranno al Barbera con l’obiettivo di sfatare il tabù che nello stadio palermitano non li vede vittoriosi da 14 precedenti.

Dal canto loro, i rosanero del neoarrivato Mignani faranno di tutto per dare la svolta alla stagione, dopo i due pareggi consecutivi, segnati da parecchie ombre, contro Samp e Cosenza.

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Il tecnico rosa dovrebbe confermare lo schieramento a due punte, e per l’occasione di oggi avrà nuovamente a disposizione Di Mariano e Lucioni, al rientro dalle squalifiche. Qualche dubbio a centrocampo, dove potrebbe esserci il ritorno di Segre. Da non escludere la sorpresa Traorè. In avanti si va verso la conferma del duo Brunori-Mancuso.

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“Nessuna patologia”: Roma, Ndicka dimesso, il quadro clinico dopo dimissioni

Il club ringrazia “per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese, l’arbitro Pairetto, il pubblico presente allo stadio”

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“Nessuna patologia cardiaca”. Evan Ndicka è stato dimesso dall’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine dove era stato portato ieri “in seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio” durante la gara fra Udinese e Roma.

La società giallorossa fa sapere in una nota che “sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca. Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro”.

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Il calciatore è stato dimesso ed effettuerà ulteriori controlli a Roma. Il club ci tiene poi a ringraziare “per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese, l’arbitro Pairetto, il pubblico presente allo stadio di Udine e il personale medico e sanitario dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Tutti insieme, in quei minuti concitati e di apprensione, abbiamo dimostrato i valori dello sport e messo al primo posto la salvaguardia della vita”.

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Il derby è del Catania: rigore di Di Carmine, Messina ko

Contestato dagli ospiti il fallo che ha poi portato al penalty decisivo

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La vittoria ritrovata in un Massimino sold out, per il Catania, che può tirare un sospiro di sollievo. Decisivo un rigore di Di Carmine per gli etnei, che vincono il derby col Messina per 1-0 e allontanano lo spettro dei play-out.

Il match inizia bene per i padroni di casa, che spingono alla ricerca del vantaggio. Al 25′, il fallo di mano di Dumbravanu vale il penalty, che viene trasformato da Di Carmine. La decisione dell’arbitro, Delrio di Reggio Emilia, viene contestata dagli ospiti. La squadra di Modica va subito vicinissima al pareggio poi con Zunno.

Dopo l’intervallo il Catania ha sfiorato il raddoppio con Cianci, ma il suo colpo di testa ha colpito il palo. Nulla da fare per il Messina, che nonostante la spinta nell’ultima fase della gara non hanno impattato.

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CATANIA-MESSINA 1-0
CATANIA FC
(3-5-2): Furlan 6; Monaco 6 (25′ st Celli 6), Kontek 5.5, Castellini 6; Bouah 5.5, Peralta 6 (44′ pt Ndoj 6), Quaini 5.5, Welbeck 5.5, Cicerelli 6 (25′ st Marsura 6); Di Carmine 7 (44′ st Costantino 6), Cianci 5.5 (25′ st Chiricò 6).
In panchina: Albertoni, Toscano, Curado, Rapisarda, Chiarella, Zammarini, Haveri.
Allenatore: Zeoli 6.5.
MESSINA (4-3-3): Fumagalli 5; Lia 5.5 (37′ st Salvo 6), Manetta 6, Pacciardi 6, Dumbravanu 6; Frisenna 5.5 (37′ st Giunta 6), Franco 6, Rosafio 6 (39′ st Signorile 6); Zunno 6 (37′ st Civilleri 6),Ragusa 6, Plescia 6 (1′ st Emmausso 6).
In panchina: Piana, Di Bella, Polito, Fumagalli, Zona, Ortisi, Firenze, Cavallo, Scafetta, Luciani.
Allenatore: Modica 6.
ARBITRO: Delrio di Reggio Emilia 6.
RETI: 25′ pt Di Carmine (rig).
NOTE: serata serena, temperatura sopra la media stagionale, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 19.720. Ammoniti: Bouah, Cianci, Fumagalli, Lia; Welbeck, Kontek, Frisenna, Chiricò, Quaini. Angoli: 6-3. Recupero: 3′; 7′.

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Buttaro illude i rosa, Tutino impatta: Palermo, è parità a anche Cosenza

Rosanero che vanno in vantaggio con il centrocampista, poi l’ex rosanero impatta su rigore all’inizio del secondo tempo

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Un punto anche a Cosenza. Il Palermo prosegue il digiuno di vittorie, ma dopo l’arrivo di Mignani continua a muovere la classifica. Sfida equilibrata (1-1 il finale) quella in Calabria, in cui i rosa si mostrano ancora al lavoro per la “ricostruzione”, nel cammino che porta agli ormai certi playoff.

Gara inizialmente influenzata dal gran caldo e dalla paura (di entrambe) di farsi male. La fase di equilibrio inizia a traballare soltanto alla metà del tempo, quando Calò stampa la sfera sul palo alla sinistra di Pigliacelli (gran punizione da fuori).

La risposta rosanero arriva dopo qualche minuto, quando una penetrazione di Mancuso, con botta al volo dall’interno dell’area pareggia il conto dei legni: la sfera colpisce la traversa e torna in gioco. Ma è poco prima dell’intervallo che si sblocca il risultato.

Tutto nasce sull’asse Lund-Buttaro. Sgroppata del primo sulla sinistra e cross dal fondo: dall’altra parte l’inserimento del centrocampista (poco considersto da Corini e scelto oggi da Mignani) è esemplare, e vale il secondo gol in carriera in B. 

Secondo tempo in cui il Palermo spinge sulla trequarti e sfiora il raddoppio, ma è il Cosenza poi a trovare la parità con il rigore dell’ex Tutino (fallo di Ceccaroni). Prima del triplice fischio qualche “brivido” in zona Pigliacelli.

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