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Nuova allerta meteo: “Ciclone in arrivo, coinvolta anche la Sicilia”

Nuova allerta meteo per l’arrivo di un ciclone sull’Italia: coinvolta anche la Sicilia, dopo la “tregua” di oggi – I DETTAGLI

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Ancora un ciclone sull’Italia. SI prosegue con una nuova allerta meteo che coinvolge le regioni meridionali.

Dopo la giornata di oggi, un lunedì “di tregua”, da domani un vortice giungerà sul Mediterraneo dal golfo del Leone, quindi raggiungerà velocemente la Sardegna, la Sicilia e attraverserà tutto il Sud.

Nubifragi e alluvioni lampo potranno colpire le Regioni del Sud inclusa la Campania. Questa la previsione di Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it.

“Il tempo è previsto in peggioramento sulle Isole Maggiori e in spostamento verso la Calabria, la Basilicata, la Campania e la Puglia. Piogge abbondanti e anche sotto forma di nubifragio o alluvione lampo – afferma Sanò – potranno colpire tutte queste Regioni, ma in particolar modo i settori ionici. Il rischio idrogeologico sarà da considerare alto”.

Piogge sono attese anche al Nord, ma in genere di debole intensità. Il transito del ciclone nella giornata di mercoledì causerà ancora piogge al Sud, ma pure sulle regioni adriatiche centrali dove sugli Appennini tornerà a cadere la neve di poco al di sopra dei 1100 metri.
La settimana però non sarà solo contraddistinta dal passaggio del ciclone, ma anche da un clima decisamente più freddo; infatti nel weekend appena passato hanno iniziato ad affluire venti via via più freddi dai Balcani. Le temperature di conseguenza tenderanno a diminuire su tutte le regioni, soprattutto di giorno quando al Nord difficilmente si raggiungeranno valori a due cifre, se non in Liguria, al Centro di poco sopra i 12°C e al Sud sempre sotto i 17°C. I valori termici, dopo quasi un anno, andranno sotto la media del periodo un pò ovunque.

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Bambine di 10 e 12 anni ladre d’appartamento: l’intervento della polizia

All’inizio le due “piccole” hanno cercato di negare l’evidenza, poi hanno consegnato gli strumenti alle forze dell’ordine

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Sono state fermate dalla polizia, ed hanno appena 10 e 12 anni. Si tratta di due bambine che gli agenti, a Milano, hanno sorpreso mentre cercavano di scassinare la porta di ingresso di uno stabile.

Le bambine erano già note alle forze dell’ordine che le hanno seguite dalla stazione di Busto Arsizio fino al centro città, avendo notato che le due camminavano sole. La bambina di 12 anni era già nota alla polizia per furti in appartamenti. Colte in flagrante, all’inizio le due hanno cercato di negare l’evidenza, poi hanno consegnato gli strumenti che avevano per compiere i furti e sono state accompagnante in questura.

È a questo punto che la più grande è stata trovata nel sistema delle forze dell’ordine, con nomi e date di nascita diversi. Le due bambine, di etnia rom, hanno poi fornito un contatto da chiamare, che non apparteneva però ai genitori.

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La donna dall’altra parte della cornetta ha risposto dicendo che avrebbe mandato un avvocato di fiducia, che ha preso le due in affidamento. Per l’età inferiore ai 14 anni le due bambine non sono imputabili.

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Aggressione a colpi di martello: un morto e due feriti a Parigi

La vittima dell’aggressione è stata trovata in arresto cardiorespiratorio sul ponte Bir-Hakeim, poco prima delle 22

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È accaduto tutto nella tarda serata di ieri, sabato 2 dicembre, a Parigi. Un ragazzo francese di 26 anni – di origine iraniana – ha ucciso un turista tedesco-filippino di 23 anni. La tragedia si è consumata nel 15° arrondissent e ci sono anche due feriti, tra cui un inglese di 66 anni.

Il giovane era schedato con la “S” per islamismo radicale, e avrebbe detto alle forze dell’ordine, che lo hanno arrestato, che non sopportava “che gli arabi fossero uccisi nel mondo” e voleva morire da martire. L’uomo, che soffrirerebbe di disturbi psichiatrici, era stato condannato nel 2016 per aver tentato un altro attacco, secondo quanto affermato dal ministro dell’Interno francese, Gérard Darmanin.

La vittima dell’aggressione – scrive Le Parisien – è stata trovata in arresto cardiorespiratorio sul ponte Bir-Hakeim, poco prima delle 22. È morta per una ferita da coltello alla schiena e alla spalla. Poi, una seconda persona è stata ferita alla testa con un martello ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco.

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Quando è stato arrestato, il 26enne ha minacciato la polizia con lo stesso martello e ha gridato “Allah Akbar”. La polizia ha poi utilizzato due volte una pistola a impulsi elettrici per immobilizzare l’aggressore, arrestato in Avenue du Parc de Passy.

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Ragazzo cade in una buca in spiaggia e viene “sepolto vivo” dalla sabbia: ora è grave

Un incidente che ha dell’incredibile, in una spiaggia: il giovane di 20 anni è stato recuperato e ricoverato in condizioni critiche

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L’incidente ha dell’incredibile, ed avviene su una spiaggia che si trova in Australia. Un ragazzo di 20 anni è stato soccorso dai medici dopo essere stato letteralmente “sepolto vivo” dalla sabbia.

Il giovane era caduto all’interno di una buca che si trovava in spiaggia, e non è più riuscito ad uscirne fuori. L’incidente si è verificato sull’isola australiana di Bribie, a nord di Brisbane, poco prima dell’ora di pranzo di ieri. Per le proprie condizioni il ragazzo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Princess Alexandra.

Il giovane si trova attualmente in gravi condizioni. Proprio sulla stessa spiaggia, ma qualche giorno prima, un altro ragazzo era stato salvato e ricoverato dopo essere stato attaccato da uno squalo lungo la barriera corallina. Ora è in condizioni stabili, ma con una grossa ferita che va dalla spalla al bicipite. (foto archivio)

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I colloqui coi genitori, poi Roberta muore: “Malore”, shock a scuola per la prof

Le indagini chiariranno quel che è accaduto: studenti in lacrime per la prof, che avevano incontrato il giorno prima

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Aveva appena finito i colloqui con i genitori, poi ha lasciato la scuola ed è tornata a casa. Roberta Evangelista (foto) aveva “mal di testa”, come raccontava a chi l’aveva incontrata proprio mercoledì pomeriggio. Poi, la terribile tragedia. E’ morta nella notte successiva la docente di Scienze motorie della scuola media Donatello dell’Istituto Cittadella-Hack di Ancona dove insegnava.

Era originaria di Mestre, e se ne è andata così, all’improvviso, dopo essere rincasata. Viveva da sola, Roberta, ed è stata ritrovata senza vita intorno alle 8.30 di venerdì dai carabinieri. Allarmati per la sua assenza (era attesa a prima ora) erano stati i colleghi a lanciare l’allarme.

Avevano provato a contattarla, ma senza ricevere risposta a messaggi e telefonate. Sotto shock l’intera comunità scolastica della Cittadella-Hack ed i ragazzi delle nove classi in cui insegnava. All’uscita dalla scuola gli studenti hanno firmato un cartellone condividendo il dolore ed i ricordi.

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Sconosciute le cause della morte, anche se amici e conoscenti hanno escluso che soffrisse di qualche patologia. “Proprio ieri ci siamo incrociati con lo sguardo ai colloqui a scuola ed eri Tu, come sempre!!! Un vuoto incolmabile per il mondo della scuola. La Prof più amata dagli studenti”. Così ha scritto Ernesto Cimino, il numero uno del Cus Ancona, David Francescangeli.

“Sei stata la prof che ha saputo trasmettere la passione per lo sport a centinaia e centinaia di giovani. La Prof. dei miei figli, di Enrico e di Matteo. Una persona straordinaria, una insegnante portentosa – prosegue la lettera -, un orgoglio per il mondo docente. La foto meravigliosa che ho messo dice tutto di te… uno sguardo che conquista ed un sorriso che abbraccia. Roby cara…mancherai a tantissime persone ed in particolare alle tue ragazze ad ai tuoi ragazzi come amavi chiamarli. Sono certo che tra le stelle continuerai a portare avanti la tua passione per lo sport. Sei un esempio per tutti noi che viviamo la tua stessa passione. Grazie di tutto Roby e… butta l’occhio quaggiù ogni tanto, c’è bisogno del Tuo infinito entusiasmo!!! Ti voglio bene”.

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