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Cronaca

Muore una donna, 5 feriti: drammatico incidente fra tre auto nel Nisseno

Drammatico incidente nel Nisseno, dove sei persone rimangono feriti: 4 in gravi condizioni ad Acquaviva Platani

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Un impatto terribile, un violento scontro sulle strade siciliane: il bilancio è di un morto e cinque persone ferite, di cui tre in maniera grave. Dopo essere giunta al “Sant’Elia” di Caltanissetta una donna settantenne, Giuseppa Alfonso, ha perso la vita.

Lo schianto è avvenuto fra tre automobili, nel Nisseno. Drammatico l’incidente ad Acquaviva Platani, dove quando è scattato l’allarme, la sala operativa del 118 di Caltanissetta ha inviato l’elisoccorso e alcune ambulanze.

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I quattro feriti sono stati portati in ospedali diversi, tre sono giunti ad Agrigento. Una donna con traumi alla testa e un uomo con ferite e lesioni al petto e all’addome, entrambi in codice rosso. Oltre a loro, anche una donna in codice giallo.

Diversa destinazione per l’altra donna, poi deceduta, che aveva traumi al torace e all’addome. Era stata portata in elisoccorso al Sant’Elia di Caltanissetta in codice rosso. Feriti, invece, in modo lieve, altri sue ragazzi.

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Cronaca

Caltanissetta, giornalista morto dopo intervento: “Omicidio colposo e falsità”, fissata udienza

Il cronista è deceduto all’età di 74 anni, al Sant’Elia di Caltanissetta, dopo essere stato sottoposto a intervento di chirurgia vascolare

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L’udienza preliminare per i cinque medici indagati per la morte di Lino Lacagnina, giornalisa de La Sicilia, è stata fissata per il 21 maggio prossimo.

L’uomo era deceduto all’età di 74 anni, al Sant’Elia di Caltanissetta, dopo essere stato sottoposto ad un intervento di chirurgia vascolare. Si tratta di quanto avvenuto poco più di un anno fa, il 24 febbraio 2023.

Gli indagati sono il primario di chirurgia vascolare dell’ospedale, due chirurghi vascolari, il primario di Radiologia ed il direttore del reparto di Chirurgia vascolare del presidio ospedaliero universitario Santa Maria della Misericordia di Udine, presente al momento dell’intervento.

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La denuncia era stata presentata dalla moglie e dalle sorelle del giornalista, e adesso i cinque medici sono indagati per omicidio colposo, aggravato dal non avere seguito le linee guida. Inoltre a tre degli imputati viene contestato anche il reato di falsità materiale in atti pubblici.

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Cronaca

Inchiesta Corruzione, si dimette il vicepresidente della Regione Sammartino

Le sue deleghe saranno assunte dal governatore Schifani, secondo quanto filtra da Palazzo d’Orleans

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Si è dimesso il vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, coinvolto nell’ambito dell’operazione Pandora che ha portato all’emissione di 11 misure cautelari eseguite dai carabinieri tra le province di Catania e Palermo a carico di politici, funzionari comunali e imprenditori. Sospeso per un anno dai Pubblici uffici, le sue deleghe saranno assunte dal governatore Schifani, secondo quanto filtra da Palazzo d’Orleans.

“Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l’incarico di assessore regionale e Vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo – dichiara l’esponente politico -. Ringrazio il Presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia nè di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa, che con stupore leggo mi vengono contestati. Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale”.

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Sammartino, 39 anni, che è anche assessore regionale all’Agricoltura e leader della Lega in Sicilia, è indagato per corruzione aggravata. I fatti risalgono al periodo in cui era deputato regionale. L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale e condotta dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Catania, riguarda un arco temporale che va dal 2018 e il 2021.

Gli investigatori hanno anche puntato i riflettori sull’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, finito in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. L’inchiesta ha fatto emergere inoltre, “nell’ambito di una strategia dei vertici comunali tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica, l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021”, sottolineano gli inquirenti. In particolare Ronsisvalle (finito agli arresti domiciliari per istigazione alla corruzione), titolare di una farmacia a Tremestieri, “anche grazie all’intervento di Luca Sammartino (destinatario della sospensione per 1 anno dai Pubblici uffici per corruzione aggravata), principale referente politico del primo cittadino, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione”, sarebbe stato avvantaggiato, sempre secondo gli inquirenti, “attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto da Sammartino”. (Italpress)

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Cronaca

Strage di Altavilla, Barreca: “Ho solo pregato: mai violento con la mia famiglia”

Barreca avrebbe inoltre scagionato dai delitti la figlia di 15 anni, anche lei indagata per il triplice omicidio

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Dopo averli sostanzialmente “difesi”, Giovanni Barreca accusa adesso in modo deciso la coppia di fanatici religiosi, Massimo Carandente e Sabrina Fina, per la strage di Altavilla Milicia, dove hanno perso la vita la moglie ed i due figli, nel corso di un esorcismo.

Il muratore palermitano ha spiegato all’avvocato di essersi “limitato a pregare”, e di non avere mai usato violenza contro i familiari. Poi, la situazione sarebbe proprio precipitata per l’influenza della coppia di amici.

Nell’ultimo colloquio con il proprio avvocato, Barreca avrebbe inoltre scagionato dai delitti la figlia di 15 anni, anche lei indagata per il triplice omicidio, pur avendo in lei riconosciuto una particolare capacità, quella di “avvertire la presenza del demonio”.

LEGGI ANCHE: “Voglio uscire entro giugno”: Altavilla, Carandente incalza, il legale rimette il mandato

Nel corso del colloquio, presente anche la criminologa Roberta Bruzzone, che è consulente della difesa nella capacità di intendere e di volere dell’indagato. Che, secondo l’avvocato Barracato, sarebbe “in preda ad una totale confusione”. Sarebbe, insomma, evidente “l’infermità mentale”, secondo il legale. L’avvocato Marco Rocca, intanto, come anticipato, ha rinunciato alla difesa di Massimo Carandente (LEGGI).

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Voto di scambio e corruzione, arresti: sospeso vicepresidente della Regione Sammartino

Fra le persone arrestate c’è anche il primo cittadino di Tremestieri Etneo, Santi Rando: i dettagli dell’operazione

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I carabinieri del comando provinciale di Catania eseguono un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone. Fra questi, esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori.

Le accuse, a vario titolo, sono di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.

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Fra le persone arrestate, come riportano le agenzie, c’è anche il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato. Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione e leader della Lega, Luca Sammartino, che è indagato per corruzione.

Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania condotte tra il 2018 e il 2011 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea. Dall’inchiesta, denominata Pandora, emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santaopaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata.

Ulteriori indagini avrebbero fatto luce su quella che la Procura definisce “la successiva ‘degenerazione affaristica’ dell’Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici’”. 

Emergerebbe inoltre, secondo la ricostruzione dell’accusa, “una strategia dei vertici comunali” finalizzata a “neutralizzare ogni forma di opposizione politica”. Per la Procura sarebbe stato “l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsivalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021”. 

Titolare di una farmacia a Tremestieri, Ronsisvalle contesta la Procura “anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino”.

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