Sicilia
Meteo Sicilia, altro che “bianco Natal”: riecco l’anticiclone africano
Altro che “bianco Natal”: il ritorno dell’anticiclone africano per le feste. Sole e clima mite in Sicilia: le previsioni
Riecco l’anticiclone africano. Che ritorna giusto prima delle feste natalizie. Dopo un mese di assenza, tornerà sull’Italia da questo fine settimana, e fino a ridosso del 25 dicembre. Dopo tante piogge, nevicate e maltempo, dunque, un periodo di stasi atmosferica di una settimana almeno.
Fra oggi e domani solo alcune zone d’Italia vivranno meteo instabile, con nubi e piogge sparse soprattutto al Centro. Da oggi, domenica, invece inizierà l’espansione dell’alta pressione di origine sub-tropicale che si gonfierà fino a diventare “gigantesca” (occuperà tutto il bacino del Mediteranneo) dalla giornata di domani, lunedì: sole, pochissime nubi e soprattutto un aumento termico con valori che si porteranno al di sopra delle medie soprattutto al Centro-Sud. (👇 👇 continua sotto 👇👇)
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“Le temperature sono previste in temporaneo calo sulla catena alpina dove il freddo sarà a tratti pungente seppur in un contesto soleggiato, mentre continueranno ad essere decisamente miti al Centro-Sud, anche se non si toccheranno più i 30°C record di ieri della Sicilia”, ha spiegato a ilmeteo.it l’esperto Mattia Gussoni.
D’inverno, però, lunghi periodi di alta pressione coincidono con il ritorno di foschie ma soprattutto nebbie sulle pianure del Nord: ecco perché sarà l’unica zona d’Italia che non vivrà, in pianura, temperature sopra le medie mentre in collina e montagna il clima sarà totalmente diverso con sole e cielo azzurro. Qualche nube anche sulla Liguria dove, l’aria mite che scorre su un mare adesso molto fresco creerà la formazione di nubi basse per potrebbero durare per tutto il giorno contenendo gli aumenti della temperatura. “Altrove il sole scalderà fino a 15/20°C in gran parte del Centro-Sud”, aggiunge Gussoni.
La situazione meteo dovrebbe rimanere immutata fino alla giornata di venerdì 23 dicembre: secondo le ultime proiezioni, per la Vigilia e per il giorno di Natale una veloce perturbazione atlantica potrebbe portare nubi e nuove piogge soltanto al Nord e limitatamente a Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto occidentale.
Sempre anticiclone africano, invece, sul resto del Paese con un Natale che non sarà di certo “bianco” se non in montagna e sulle zone dove è caduta la neve fino alle scorse ore. Le Isole Maggiori potrebbero far segnare nuovi valori record con massime anche over 20°C, non superiori ai 10°C in Valpadana sulle zone colpite dalle nebbie. Come sempre, le previsioni a medio-termine mostrano sempre numerosi margini di incertezza, ma la tendenza sembra tracciata: nubi al Nord, sole e mite al Centro-Sud. Per un cambiamento generalizzato, probabilmente, si dovranno aspettare gli ultimissimi giorni dell’anno ma è ancora presto per stilare una previsione. (Natale a Mondello, foto archivio)
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Cronaca
Palermo, omicidio Agostino-Castelluccio: Scotto condannato all’ergastolo
Assolto dall’accusa di favoreggiamento Francesco Paolo Rizzuto che era un amico dell’agente: i dettagli della sentenza
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I giudici della Corte di assise di Palermo, presieduti da Sergio Gulotta, hanno condannato Gaetano Scotto all’ergastolo per l’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, incinta, uccisi da un commando mafioso il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini.
La sentenza è stata pronunciata nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, e il processo è stato celebrato con il rito ordinario.
Assolto dall’accusa di favoreggiamento Francesco Paolo Rizzuto che era un amico dell’agente. L’accusa, rappresentata dalla pg Lia Sava e dai sostituti Domenico Gozzo e Umberto De Giglio, presenti in aula, aveva chiesto al termine della requisitoria la condanna all’ergastolo per Scotto e l’assoluzione per Rizzuto.
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In aula presenti i parenti delle vittime, tra cui la sorella di Nino, Flora e suo figlio Nino Morana. Alla lettura della sentenza anche i giovani di Libera e Don Ciotti. La corte di assise ha inoltre deciso l’interdizione dai pubblici uffici per Scotto e la condanna, oltre al risarcimento alle parti civili, di una provvisionale in favore dei familiari di Nino Agostino e Ida Castelluccio. In aula l’abbraccio e le lacrime dell’avvocato difensore Fabio Repici con don Ciotti, e i parenti del poliziotto.
Per il duplice omicidio, la corte d’assise d’appello di Palermo nel 2023 aveva confermato la condanna all’ergastolo del boss mafioso palermitano Antonino Madonia. I giudici, in parziale riforma del primo verdetto, emesso in abbreviato, avevano escluso la circostanza aggravante della premeditazione nell’assassinio della donna. Il delitto era rimasto impunito per 32 anni.
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Cronaca
Ancora tragedia sulle strade siciliane: scontro fra auto e autocisterna, due morti a Paternò
L’incidente lungo la statale che porta a Biancavilla
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Ancora lacrime sulle strade siciliane, in un weekend che è stato devastante sul fronte degli incidenti. Un altro grave scontro si è verificato a Paternò, lungo la statale che porta a Biancavilla, causando la morte di due persone. Lo schianto si è verificato fra un’autocisterna ed una vettura, provocando un impatto devastante.
Le vittime accertate sono i conducenti dei due mezzi coinvolti, mentre si ritiene che ci possano essere anche dei feriti.
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Sul luogo del tragico evento sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale dell’Anas e le forze dell’ordine, al lavoro per mettere in sicurezza l’area.
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Cronaca
La mafia e gli “affari” in Brasile: 4 arresti, sequestrati 350mila euro e 9 società
Quattro arresti nell’ambito di un’inchiesta internazionale contro il riciclaggio e il trasferimento fraudolento di valori
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Tre persone sono finite in carcere e una agli arresti domiciliari nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza di Palermo, che ha portato al sequestro di 350mila euro e di nove società, attive principalmente nel settore immobiliare e della ristorazione tra Brasile, Italia, Svizzera e Hong Kong.
L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I soggetti coinvolti sono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio, e trasferimento fraudolento di valori.
I reati contestati sono aggravati dalla finalità di aver agevolato importanti famiglie mafiose. Tra gli arrestati ci sono Giuseppe Calvaruso (47 anni), Giuseppe Bruno (51 anni), Giovanni Caruso (53 anni) e Rosa Anna Simoncini (73 anni), madre dell’imprenditore Bruno.
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L’operazione si inserisce nel quadro delle indagini che, lo scorso 13 agosto, hanno portato all’arresto di Giuseppe Bruno in Brasile e al sequestro di beni e disponibilità finanziarie per un valore di 50 milioni di euro.
Le misure erano state disposte dal 2° Tribunale Federale del Rio Grande Do Norte, Brasile, dopo riscontri investigativi ottenuti dalla Dda di Palermo e condivisi con le autorità brasiliane, grazie a una squadra investigativa comune istituita con il coinvolgimento dell’antiterrorismo e di Eurojust.
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Cronaca
Scontro aperto tra Schifani e Lagalla: “Fuori Italia Viva dal Comune di Palermo”
Il presidente della Regione non accetta compromessi e chiede l’uscita di Italia Viva dalla giunta comunale di Palermo
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Il presidente della Regione, Renato Schifani, mantiene la sua posizione contro Italia Viva e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Schifani vuole, come si legge su gds.it, l’esclusione del renziano Totò Orlando dalla giunta comunale, una richiesta che segnala il peggioramento dei rapporti tra le istituzioni del centrodestra siciliano.
La scintilla della crisi è stata la serie di attacchi ricevuti da Davide Faraone, plenipotenziario di Italia Viva in Sicilia, nei confronti di Schifani. Faraone ha accusato Schifani di essere “un incapace”, al punto da rendere necessario un commissariamento.
LEGGI ANCHE: Crisi idrica, Faraone all’attacco: “Emergenza prevedibile, governo Schifani incapace”
Le critiche riguardano principalmente la gestione dei rifiuti e la crisi idrica, che ha portato al razionamento dell’acqua a Palermo. Faraone ha voluto enfatizzare le sue perplessità presentandosi in accappatoio e con i bidoni davanti a Palazzo d’Orleans.
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Nel frattempo, Schifani ha respinto l’invito alla tregua che il sindaco Lagalla gli aveva rivolto tramite la stampa, intensificando ulteriormente lo scontro politico. Secondo Schifani, “l’anomalia al Comune di Palermo va avanti da troppo tempo” e ritiene che i tempi siano maturi per risolverla definitivamente. (foto italpress)
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