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Sicilia

Inferno di fuoco a Pantelleria, notte di lavoro: “Incendio doloso”: aperta inchiesta

Notte di fuoco e di paura a Pantelleria: le parole del sindaco. “Incendio doloso, in due punti”: la procura apre inchiesta – LEGGI

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“Dopo la grande paura di ieri sera e una notte trascorsa al lavoro a Pantelleria si va verso la normalità: due Canadair al lavoro per spegnere gli ultimi focolai in una zona dopo è difficile operare da terra. Il vento è calato e anche le fiamme, il peggio sembra passato”.

Queste le parole rilasciate stamattina dal sindaco Vincenzo Campo, che fa il punto della situazione nell’isola. Resta “il forte dubbio” che il rogo “abbia origine doloso”, perché, ha spiegato all’agenzia ansa, è “partito da due punti distanti tra loro centinaia di metri”. Campo auspica che “a Pantelleria, come nel 2016, la natura possa coprire l’accaduto e si scoprano i ‘fenomeni’ di questo atto indegno”. (👇 continua sotto la foto 👇)
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“L’incendio ha lambito case e colpito diversi canneti, così alcune abitazioni hanno riportato danni indirettamente. Nella notte una trentina di persone sono state messe al sicuro per precauzione via mare e diciotto di loro sono stati ospitati dal Comune. Non ci risultano che ci siano feriti, ma soltanto tanta paura”, ha spiegato Campo, facendo il punto della situazione nell’isola e spiegando che “c’è stata una grande sinergia e un forte impegno, professionale e umano, da parte di tutti i soccorritori: vigili del fuoco, volontari, corpo forestale, protezione civile comunale, carabinieri, marina militare e guardia costiera. E ne siamo orgogliosi. Hanno fatto un grande lavoro in attesa dei ‘rinforzi'”.

Al lavoro da questa mattina “due canadair per spegnere gli ultimi focolai ancora rimasti accesi”. Adesso dopo lo spegnimento faremo la conta dei danni che sono importanti“.

Vigili del fuoco e forestale sono stati al lavoro tutta la notte per contenere le fiamme che stanno interessando sull’isola di Pantelleria la zona di Cala Gadir. E’ stato richiamato personale in servizio e attivato l’intervento anche del distaccamento aeroportuale, sono 20 i vigili del fuoco che operano a protezione delle abitazioni con 5 mezzi di soccorso. Sull’isola una squadra trasportata dall’aeroporto di Trapani Birgi da un elicottero dell’aeronautica, mentre altro personale con mezzi al seguito è stato imbarcato per raggiungere l’isola via mare. Nel corso della notte la situazione è apparsa un po’ migliorata grazie all’azione di contrasto favorita da una diminuzione del vento, che aveva reso più difficoltose le prime fasi delle operazioni di soccorso. Non risultano, al momento, persone e abitazioni coinvolte.

“L’incendio è stato contenuto, rimangono alcuni focolai”. Lo dice il capo della Protezione civile, Salvo Cocina. “E’ andata bene – aggiunge – perché il vento di scirocco spinge verso il mare, altrimenti sarebbe stato complicato”. Cocina spiega che “non c’è stato alcun danno a persone, bruciate solo alcune strutture in legno come tettoie e gazebo”. Comunque all’alba partiranno per Pantelleria un canadair e mezzi aerei del Corpo forestale regionale. Da Trapani salperà una nave per trasportare altri mezzi antincendio.

La Capitaneria di porto ha fatto salire sulle proprie motovedette alcuni turisti in fuga. L’origine dell’incendio potrebbe essere dolosa: un abitante di Pantelleria ha visto svilupparsi l’incendio sull’isola in due punti. E il forte vento di scirocco ha fatto divampare le fiamme facendo muovere il rogo che è sceso dalle colline arrivando ai dammusi e alle case e superando poi la strada.

E intanto la Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un’inchiesta sull’incendio che ha devastato ettari di vegetazione a Pantelleria. I rilievi fotogrammetrici saranno utili a capire dalle bruciature sul terreno da dove è partito l’incendio e da come può essersi propagato in considerazione del forte vento di scirocco che soffia da ieri sull’isola. Mentre le ordinanze sindacali chiariranno se sono state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti. “Un incendio colposo, causato dall’incuria umana non sarebbe da considerare meno grave di uno doloso”, commenta il procuratore di Marsala, Piscitello.

La superficie coinvolta dal rogo è di oltre 30 ettari: sono bruciati vigneti, coinvolto anche quello di Giorgio Armani, e macchia mediterranea. E’ stato una lunga giornata difficile anche nel palermitano. Con sette roghi nella zona di Partinico, Misilmeri, nel parco dei Sicani. Fiamme sono divampate a Casale Belmonte Mezzagno, Pizzo Garibaldi ad Alia e contrada Marino a Prizzi.
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Cronaca

Ponte sullo Stretto, cantieri al via fra pochi mesi? Per Webuilt “è una follia non farlo”

Parla Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, che risponde alla domanda se siano possibili al più presto i primi cantieri

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“Penso di sì, giustamente le tante osservazioni del Mase sul progetto bisognerà raffrontarle alle oltre 5.000 tavole che compongono il progetto, che è molto grande, sofisticato e all’avanguardia”.

Così Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, risponde alla domanda se sia ancora possibile che i primi cantieri per il ponte sullo Stretto di Messina partano entro l’estate.

È una follia non farlo“, ha detto Salini riferendosi alle polemiche sull’opportunità di un progetto “difficile, complesso” una sfida dalla quale, come società, “probabilmente rimetteremo dei denari”.

“Il ponte non lo farà la politica, ma i migliori tecnici. Il documento prodotto dalla commissione Via – dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini – rientra nelle attività ordinarie previste per qualsiasi progetto sottoposto a valutazione ambientale, non rappresenta assolutamente una bocciatura del progetto, anzi, il ministero dell’Ambiente ha comunicato la procedibilità dell’istanza di via avanzando richiesta di integrazioni documentali e istruttorie in linea con le procedure di opere assimilabili”.

“La bontà del progetto non viene messa in discussione – spiega nel corso del question time in Senato, parliamo di un progetto strategico che darà lavoro, sviluppo e speranza a due terre con alto tasso di disoccupazione”, aggiunge.

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Cronaca

Vasto incendio nel Ragusano, vigili e canadair “lottano” anche contro il forte vento

A rendere tutto più complicato sono anche le condizioni del terreno

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Intervento difficile, e le condizioni peggiorano per il fortissimo vento che sta soffiando sulla Sicilia, già a partire dalla giornata di ieri. Un incendio minaccia da ieri sera l’area protetta di Randello, a Ragusa.

Da Ragusa e Santa Croce Camerina sono arrivate alcune squadre di vigili del fuoco per “lottare” contro le fiamme, ma a parte il vento, a rendere tutto più complicato sono anche le condizioni del terreno.

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Per agire sul posto, oltre ai vigili, è stato richiesto l’intervento di canadair. La Regione quest’anno ha deciso di anticipare l’inizio della campagna antincendi, che di norma inizia a giugno. Già nei mesi scorsi le fiamme avevano colpito e distrutto 350 ettari di vegetazioni a Castellammare del Golfo (LEGGI), nella zona del monte Inici. (foto Quotidiano di Ragusa)

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Cronaca

Caltanissetta, giornalista morto dopo intervento: “Omicidio colposo e falsità”, fissata udienza

Il cronista è deceduto all’età di 74 anni, al Sant’Elia di Caltanissetta, dopo essere stato sottoposto a intervento di chirurgia vascolare

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L’udienza preliminare per i cinque medici indagati per la morte di Lino Lacagnina, giornalisa de La Sicilia, è stata fissata per il 21 maggio prossimo.

L’uomo era deceduto all’età di 74 anni, al Sant’Elia di Caltanissetta, dopo essere stato sottoposto ad un intervento di chirurgia vascolare. Si tratta di quanto avvenuto poco più di un anno fa, il 24 febbraio 2023.

Gli indagati sono il primario di chirurgia vascolare dell’ospedale, due chirurghi vascolari, il primario di Radiologia ed il direttore del reparto di Chirurgia vascolare del presidio ospedaliero universitario Santa Maria della Misericordia di Udine, presente al momento dell’intervento.

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La denuncia era stata presentata dalla moglie e dalle sorelle del giornalista, e adesso i cinque medici sono indagati per omicidio colposo, aggravato dal non avere seguito le linee guida. Inoltre a tre degli imputati viene contestato anche il reato di falsità materiale in atti pubblici.

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Cronaca

Inchiesta Corruzione, si dimette il vicepresidente della Regione Sammartino

Le sue deleghe saranno assunte dal governatore Schifani, secondo quanto filtra da Palazzo d’Orleans

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Si è dimesso il vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, coinvolto nell’ambito dell’operazione Pandora che ha portato all’emissione di 11 misure cautelari eseguite dai carabinieri tra le province di Catania e Palermo a carico di politici, funzionari comunali e imprenditori. Sospeso per un anno dai Pubblici uffici, le sue deleghe saranno assunte dal governatore Schifani, secondo quanto filtra da Palazzo d’Orleans.

“Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l’incarico di assessore regionale e Vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo – dichiara l’esponente politico -. Ringrazio il Presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia nè di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa, che con stupore leggo mi vengono contestati. Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale”.

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Sammartino, 39 anni, che è anche assessore regionale all’Agricoltura e leader della Lega in Sicilia, è indagato per corruzione aggravata. I fatti risalgono al periodo in cui era deputato regionale. L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale e condotta dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Catania, riguarda un arco temporale che va dal 2018 e il 2021.

Gli investigatori hanno anche puntato i riflettori sull’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, finito in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. L’inchiesta ha fatto emergere inoltre, “nell’ambito di una strategia dei vertici comunali tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica, l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021”, sottolineano gli inquirenti. In particolare Ronsisvalle (finito agli arresti domiciliari per istigazione alla corruzione), titolare di una farmacia a Tremestieri, “anche grazie all’intervento di Luca Sammartino (destinatario della sospensione per 1 anno dai Pubblici uffici per corruzione aggravata), principale referente politico del primo cittadino, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione”, sarebbe stato avvantaggiato, sempre secondo gli inquirenti, “attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto da Sammartino”. (Italpress)

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