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Cronaca

Ponte sullo Stretto, il “caso” del rischio sismico: il “no” dell’Inpgi… che “diventa” sì

“E’ stato progettato per resistere, con margine sicuro, al più forte sisma attendibile nell’area, come quello di Messina nel 1908”

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“Il Ponte sullo Stretto ha caratteristiche intrinseche ed è progettato con azioni sismiche e criteri che ne fanno una delle strutture sismicamente più sicure in Italia e nel mondo, sulla base del più moderno stato dell’arte tecnico scientifico internazionale”.

Questa la nota della società Stretto di Messina in una nota dopo un articolo pubblicato dal quotidiano La Repubblica che riporta una lettera del presidente dell’Ingv Carlo Doglioni in risposta ad un quesito postogli dal deputato di Avs Angelo Bonelli, nella quale si afferma, scrive il quotidiano, che non c’è mai stato un coinvolgimento dell’Ingv come istituzione nell’analisi del rischio sismico nel progetto definitivo del Ponte sullo Stretto.

Nella nota la società afferma che il progetto “non manca di alcun “via libera sismico” o “certificazione” e che ricercatori di Ingv hanno collaborato con il Contraente Generale Eurolink sia nella fase di redazione del Progetto definitivo del 2011, sia nel recente aggiornamento per la ulteriore definizione nel dettaglio del quadro geosismotettonico”.

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“Il Dipartimento Scienze della Terra dell’Università la Sapienza di Roma, incaricata da Eurolink per approfondimenti, ha stipulato recentemente un accordo scientifico con Ingv per l’aggiornamento del quadro geosismotettonico”.

“Inoltre, la Stretto di Messina ha recentemente stipulato un accordo di collaborazione tecnico-scientifica con Ingv per la gestione della rete di monitoraggio geotecnica e per lo scambio di dati e informazioni scientifiche”.

La società, afferma inoltre che “il progetto del Ponte è stato oggetto di grandissima attenzione sin dalle fasi iniziali degli studi di progettazione, considerata la particolarità dello Stretto di Messina sotto il profilo delle problematiche geosismotettoniche” e che “è stato pertanto progettato per resistere, con margine sicuro, al più forte sisma attendibile nell’area dello Stretto, cioè un evento simile al terremoto di Messina del 1908“. Il progetto afferma quindi la società “è redatto secondo criteri e parametri di resistenza sismica che sono specifici e più severi rispetto a quelli previsti dalla vigente Normativa per le Costruzioni del 2018.

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Cronaca

Schianto nella notte a Palermo: 19enne in gravi condizioni al “Civico”

Giovane finisce contro un cassone scarrabile: è in prognosi riservata

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Grave incidente, quello che si è verificato nella notte in via Gaetano Parlavecchio, nei pressi dell’ospedale “Civico” di Palermo.

Un ragazzo di 19 anni ha perso il controllo della sua Smart e si è schiantato contro un cassone scarrabile utilizzato per i lavori stradali.

L’impatto è stato particolarmente violento, causando lesioni definite gravi. I soccorsi, allertati immediatamente, sono giunti sul posto con un’ambulanza del 118. Il diciannovenne è stato trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso e ricoverato in prognosi riservata.

Secondo quelle che sono state le prime verifiche, sembra che il giovane abbia perso il controllo del veicolo autonomamente, senza il coinvolgimento di altri mezzi.

L’area è stata transennata. Resta da accertare se anche l’alta velocità abbia contribuito all’incidente.

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Cronaca

Guerra dell’acqua e blitz dei sindaci sull’Ancipa: tensioni e danni, Sicilaque presenta denuncia

La protesta nell’Ennese contro la crisi idrica, la società presenta denuncia per manomissioni e disagi

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Oltre duecento persone, tra cui i sindaci di Troina, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Cerami e Sperlinga, hanno occupato il potabilizzatore dell’Ancipa, forzando le barriere delle forze dell’ordine.

La manifestazione, che era iniziata sabato, avrebbe provocato danni agli impianti e gravi disagi per la gestione idrica. Siciliacque ha presentato una denuncia ai carabinieri di Troina, segnalando la manomissione del quadro elettrico e la chiusura della valvola che regola il flusso verso l’acquedotto Ancipa Basso.

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L’intervento dei manifestanti ha causato l’interruzione dell’approvvigionamento idrico verso i comuni di Caltanissetta e San Cataldo, come stabilito dalla Cabina di regia regionale.

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La società ha denunciato che, a causa delle azioni di protesta, gli operatori non sono stati in grado di monitorare i flussi idrici attraverso i sistemi di telecontrollo, dovendo dunque ricorrere a verifiche visive. La situazione ha portato al progressivo svuotamento della condotta e, dalle 8:30 di ieri, domenica, all’interruzione totale del flusso verso il serbatoio Cozzo della Guardia, punto chiave per l’approvvigionamento delle due città.

Siciliacque, in una nota inviata alla Cabina di regia per l’emergenza idrica e ad altre istituzioni, ha ribadito il suo ruolo tecnico e operativo nella gestione della crisi, precisando di non avere responsabilità sugli indirizzi strategici e programmatici.

“Abbiamo sempre adottato ogni misura necessaria per ridurre i disagi, rispettando le indicazioni delle autorità competenti”, ha dichiarato l’azienda, che ha chiesto alla Cabina di regia di definire un piano per le forniture idriche dei prossimi giorni.

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Cronaca

Un maxi laboratorio di armi a Palermo: pistole e migliaia di proiettili, scatta l’arresto

Sequestrate 14 armi da fuoco tra revolver e pistole semiautomatiche, 1431 tra cartucce, bossoli e proiettili o caricatori: i dettagli

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I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato un uomo in flagranza di reato e sequestrato 14 armi da fuoco, oltre 1.400 proiettili, silenziatori, caricatori e materiale per la lavorazione e la modifica di armi di ogni tipo.

I baschi verdi del gruppo pronto impiego hanno avuto notizia di una persona in grado di reperire, assemblare o modificare qualunque tipo di arma da fuoco mettendole successivamente a disposizione della criminalità organizzata e comune.

Negli ultimi mesi anche giovanissimi hanno avuto a disposizioni armi che sono state utilizzate nel corso di risse scoppiate nei luoghi della movida e finite nel sangue.

L’uomo, dopo essere stato individuato, è stato pedinato; la sua base era un garage sotterraneo nel quartiere Villaggio Santa Rosalia, che non apparteneva a lui ma del quale aveva la disponibilità. Le fiamme gialle hanno eseguito due perquisizioni locali, la prima nella sua residenza, una villa circondata da un grande terreno a Ciaculli, alla periferia di Palermo, dotata di telecamere a circuito chiuso su ogni lato.

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Qui è stato scoperto un vero e proprio laboratorio con banchi da lavoro, macchinari e ogni tipo di strumento necessario per modificare e assemblare armi e addirittura per incapsulare proiettili. Nel laboratorio è stata trovata una pistola semiautomatica in corso di lavorazione, cartucce e alcune canne di pistola e fucile.

Nel corso della seconda perquisizione, effettuata nel garage, è stato scoperto un vero e proprio arsenale di armi e proiettili nascosti in un’intercapedine ricavata nel contro-soffitto con assi di legno avvitate che coprivano tutto il tetto.

Rimosse le assi di legno, sono state trovate pistole, proiettili, silenziatori, caricatori. Sono stati sequestrati: 14 armi da fuoco tra revolver e pistole semiautomatiche, 1431 tra cartucce, bossoli e proiettili, 8 caricatori, 4 silenziatori, 40 inneschi, buste di polvere da sparo nonché una grande quantità di parti di pistole tra castelli per revolver, tamburi, impugnature, canne e materiale vario per la fabbricazione di cartucce. (foto guardia di finanza)

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Cronaca

L’aereo, un lusso: arriva il Natale, per Palermo e Catania prezzi voli già alle stelle

Tariffe aeree crescono per le festività, con picchi oltre i 1.200 euro. Assoutenti: “Un salasso annuale senza soluzione”

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Viaggiare in Italia durante le festività natalizie si conferma, anche per quest’anno, un’impresa costosa. Le tariffe aeree, secondo un monitoraggio condotto da Assoutenti, hanno già superato la soglia dei 600 euro per molte tratte, rendendo gli spostamenti un vero e proprio lusso.

Per un biglietto economy da Genova a Catania, andata e ritorno tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, il costo è di 623 euro, anche scegliendo orari scomodi come la mattina presto o la sera tardi.

Gli scali siciliani risultano i più cari: da Bologna a Palermo servono 402 euro, da Trieste a Catania almeno 445 euro.

Partendo da Milano, si pagano 330 euro per Palermo, 395 euro per Catania e 421 euro per Crotone.

In alcuni casi, i prezzi raggiungono livelli esorbitanti: un volo per Catania può costare fino a 889 euro, mentre il record lo detiene un biglietto Milano-Cagliari, che può arrivare a 1.228 euro.

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La Sardegna, seppur meno costosa, non è immune all’aumento dei prezzi. Da Torino a Cagliari si spendono almeno 251 euro, da Venezia 228, da Pisa 215 e da Milano 147 euro, salvo impennate in base alla compagnia e all’orario.

Inoltre, i prezzi indicati non comprendono i costi aggiuntivi, come il bagaglio a mano o la scelta del posto, che possono far lievitare ulteriormente la spesa.

“Spostarsi in Italia durante le festività continua ad essere un salasso che svuota le tasche dei cittadini”, dichiara Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti.

“L’emergenza caro-voli si ripresenta puntualmente ogni anno, nonostante gli allarmi dei consumatori e i proclami della politica. Una situazione che sembra, purtroppo, senza soluzione”.

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