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Cronaca

Raccolta differenziata a Palermo, dal 27 settembre porta a porta a Partanna Mondello

Dalla prossima settimana in tutti i cassonetti e le campane presenti saranno collocati degli adesivi

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Partirà il 27 settembre il primo step del servizio di raccolta differenziata porta a porta nella zona di Partanna-Mondello, a Palermo. Lo rende noto la Rap, sottolineando in una nota che l’avvio di questa nuova fase rientra nell’ambito del progetto per l’estensione della differenziata finanziato dal Pon Metro-React Eu.

Dalla prossima settimana in tutti i cassonetti e le campane presenti nel quartiere 22, sottolinea la nota, saranno collocati degli adesivi che annunciano la rimozione dei contenitori 24 ore prima della data di inizio. A breve sarà inoltre emanata un’ordinanza sindacale che regolamenta il servizio con calendari e modalità di raccolta, che sarà effettuata attraverso i kit di carrellati e mastelli già in possesso delle famiglie e delle attività commerciali ricadenti nell’area di Partanna-Mondello.

Per informare i residenti, dal 16 settembre sarà avviata anche una comunicazione pubblica sia sui media che su cartellonistica stradale, ma sono previste pure attività di sensibilizzazione sul campo curate dal settore comunicazione della RAP di concerto con la SRR Palermo Area Metropolitana, con l’amministrazione e con la settima circoscrizione, mediante infopoint in alcuni siti di maggior afflusso di residenti.

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Tutte le informazioni relative alle zone coinvolte dal prossimo avvio del servizio, compresi calendari, opuscoli informativi e il messaggio da veicolare ai cittadini – “Rifiuta i luoghi Comuni fai la differenza” – potranno essere visionati sul sito istituzionale della RAP all’indirizzo www.rapspa.it.

Saranno circa 26 mila i residenti coinvolti e l’azienda RAP servirà giornalmente 317 strade.
Le strade interessate dal primo step di attuazione del sistema di raccolta differenziata porta a porta “PG2030 – Palermo Green 2030”, sono tutte quelle comprese nell’area delimitata dalle seguenti strade o piazze: Riserva di Capo Gallo, via Bernardino Masbel (esclusa), via Rosario Nicoletti (esclusa), via Spina Santa (inclusa), via Partanna Mondello (tratto a partire da via Spina Santa direzione Mondello), via Scordia (inclusa), via San Nicola (esclusa), via Pescia (esclusa), via Rocky Marciano (esclusa), via Sandro Pertini (solo in direzione via dell’Olimpo a partire dal civico 710), via Castelforte direzione piazza Castelforte (dal civico 86 incluso), via Castelforte direzione Pallavicino (Residence Fondo Anfossi incluso), via Marinai Alliata (esclusa), viale Margherita di Savoia direzione Palermo (fino a via Mater Dolorosa esclusa), Monte Pellegrino (escluso), Lungomare Cristoforo Colombo direzione Mondello dal civico 148.
In questi giorni, prima di entrare in servizio, 43 operai neoassunti stanno effettuando la formazione per essere assegnati negli autoparchi.

“Avremmo voluto far partire prima questo ulteriore step – precisa il presidente della RAP, Giuseppe Todaro – ma non saremmo stati in grado di garantire un servizio efficiente. Abbiamo dovuto necessariamente attendere l’arrivo dei nuovi operai. Anche perchè, solo per questa attività impiegheremo 69 unità tra autisti e operatori ecologici. Vorrei tanto che la città collaborasse. Che i cittadini comprendessero gli sforzi e rispettassero il calendario delle attività domestiche e delle utenze commerciali. Solo così potremmo avere un servizio di qualità che, purtroppo, ad oggi non riusciamo a garantire al meglio anche a causa dei continui abbandoni su strada e dei conferimenti anomali, che non ci consentono di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata paragonabile agli standard europei”.

Gli utenti non ancora in possesso del kit (sacchi, bidoni e contenitori), potranno formulare richiesta via e-mail a Rap, specificando nell’oggetto: “Richiesta attrezzature RD primo step porta a porta nella zona di Mondello-Partanna Mondello” inserendo nel corpo della mail indirizzo completo e contatto telefonico. Saranno contattati dall’azienda.

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Cronaca

Il caso dei tombini ricoperti col cemento ad Agrigento: “Accaduto per motivi di urgenza”

La nota del dipartimento regionale tecnico sui lavori di posa del manto di asfalto: “Avevamo soltanto due giorni”

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In merito ai lavori di posa del manto di asfalto sulle strade di Agrigento, il Dipartimento regionale tecnico precisa in una nota che gli interventi di bitumatura si sono svolti con estrema urgenza in considerazione del periodo strettissimo intercorso tra la richiesta del 14 gennaio inviata dal Comune alla Regione affinché provvedesse alla manutenzione e la cerimonia di apertura dell’anno di Agrigento Capitale della Cultura 2025 del 18 gennaio.

Il Genio Civile, incaricato dal Dipartimento, ha immediatamente redatto, verificato e validato il progetto e, nei due giorni successivi, nonostante il maltempo, è riuscito a eseguire i lavori di messa in sicurezza delle strade.

“Al momento dei sopralluoghi – si legge nella nota -, era stato verificato un notevole dissesto della pavimentazione, determinato da buche e da tombini scesi a quota notevolmente più bassa rispetto al piano stradale. Questo costituiva, di fatto, un grave rischio per la incolumità pubblica dei cittadini, per cui nella redazione del progetto è stata prevista la bitumatura dell’intera superficie stradale. Sono stati ricoperti quindi anche alcuni tombini, poiché, per ragioni tecniche di costruzione, per metterli a livello sarebbero stati necessari circa 20 giorni, a fronte dei due giorni appena disponibili per gli interventi. Si precisa, però, che sono stati lasciati totalmente liberi e in funzione i chiusini utilizzati per l’erogazione dell’acqua e le caditoie stradali per la raccolta delle acque piovane”.

La pavimentazione stradale è stata completata in tempi brevissimi e così sono stati garantiti i meccanismi di sicurezza del percorso interessato dal corteo presidenziale per la cerimonia al Teatro Pirandello.

“Da lunedì sono già in corso i lavori per mettere a livello i tombini – conclude la nota -, utilizzando la tecnica della risegatura dell’asfalto soprastante, che garantirà una superficie regolare e senza buche. Inoltre, saranno riportati a quota anche tombini ricoperti di bitume in precedenza, in occasione di lavori eseguiti prima del 15 gennaio, che sono stati individuati con la tecnologia del metal detector, poiché non erano stati georeferenziati. I lavori saranno infine completati con la segnaletica stradale orizzontale”.

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Cronaca

“Malore improvviso”: Avola, perde controllo dell’auto, si schianta e muore

Un malore potrebbe aver causato l’incidente fatale: indagini in corso sulla dinamica

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Tragedia ad Avola, nel Siracusano, dove un uomo di 77 anni ha perso la vita in seguito ad un drammatico incidente stradale.

Il fatto è avvenuto lungo la strada che collega la circonvallazione al cimitero. La vittima, un pensionato originario di Avola ed ex autista dell’Asp, era a bordo della sua Lancia quando ha perso il controllo del veicolo, finendo contro un muro.

I soccorsi sono giunti tempestivamente sul luogo dell’incidente. I sanitari hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma ogni sforzo si è rivelato inutile.

Al momento, si ipotizza che l’anziano, nella giornata di ieri, possa essere stato colpito da un malore improvviso mentre era alla guida, ipotesi che sarà confermata o smentita dall’esame del medico legale.

La Polizia municipale sta indagando sulle cause dell’incidente per ricostruire l’esatta dinamica dello schianto. L’ispezione cadaverica, già disposta, fornirà ulteriori elementi utili a chiarire se si sia trattato di un problema di salute o di un errore al volante.

Spetterà infine alla Procura di Siracusa decidere se sarà necessario procedere con un’autopsia per accertare definitivamente le cause del decesso.

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Cronaca

Ai domiciliari dopo violenze sui genitori, minaccia compagna con coltello: Catania, finisce in carcere

Donna si rifugia dal nipote per sfuggire alla violenza del convivente: fermato un 36enne già noto alle autorità

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Una donna catanese di 46 anni è riuscita a sfuggire all’aggressione del compagno violento e a farlo arrestare, trovando rifugio presso la casa di un nipote e chiedendo aiuto alla polizia.

L’uomo, un 36enne già sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia, l’aveva aggredita nella loro abitazione senza alcun motivo, schiaffeggiandola e minacciandola con un grosso coltello da cucina.

Nonostante la brutalità dell’attacco, la donna è riuscita a liberarsi e a fuggire per le scale. Prima di uscire, ha cercato di prendere il cellulare e le chiavi di casa per chiamare i soccorsi, ma l’uomo glieli ha strappati di mano. In lacrime e sotto shock, la 46enne ha trovato riparo dal nipote e ha immediatamente allertato la polizia.

Gli agenti della squadra volanti della Questura di Catania sono intervenuti rapidamente in via Castromarino, dove hanno trovato la vittima in strada con segni evidenti di violenza sul viso e sul collo. La donna ha raccontato agli agenti una storia di continue aggressioni e atteggiamenti violenti da parte del convivente, iniziati circa un mese prima, dopo la scarcerazione dell’uomo.

Secondo quanto riferito, il 36enne, già condannato per maltrattamenti ai genitori, manifestava una morbosa gelosia che spesso sfociava in comportamenti aggressivi e minacce. La vittima, stremata e in pericolo, ha sporto denuncia dettagliando l’ultimo episodio di violenza.

Il convivente è stato arrestato e condotto nella Casa Circondariale di Piazza Lanza. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere, ritenendo l’uomo un pericolo concreto.

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Cronaca

Frode da 4 milioni sui fondi pubblici: Palermo, maxi sequestro a tv locale

Indagini sulla gestione, da parte della proprietà, di falsi lavoratori, “utilizzati” per accedere ai contributi statali

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I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato beni e disponibilità finanziarie per 3,4 milioni di euro alla tv privata TeleRent e al suo legale rappresentante.

Il provvedimento, emesso dal gip su richiesta della Procura, riguarda presunte irregolarità nell’ottenimento dei fondi pubblici per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione erogati dal ministero delle imprese e del Made in Italy.

La frode avrebbe consentito di ottenere indebitamente contributi pubblici per oltre 4,1 milioni di euro, di cui 3,4 milioni di euro già erogati e ora sequestrati. Secondo gli inquirenti sarebbero stati falsati i dati di uno dei requisiti fondamentali per l’ottenimento delle provvidenze come il numero di lavoratori, compresi i giornalisti, “effettivamente applicati nell’attività di fornitura di servizi media audiovisivi”.

Sarebbe emerso che diversi dipendenti (tra cui alcuni familiari del legale rappresentante) sarebbero stati assunti – dice la Gdf – in modo surrettizio, al solo scopo di poter accedere alle contribuzioni pubbliche, senza in realtà prestare alcuna attività lavorativa nell’ambito dell’emittente ovvero svolgendo prestazioni saltuarie e del tutto marginali.

Una frode per gli investigatori che avrebbe così consentito di ottenere indebitamente contributi pubblici per oltre 4,1 milioni di euro, di cui 3,4 milioni di euro già erogati e oggetto del provvedimento di sequestro adottato dall’autorità giudiziaria.

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