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Cronaca

“Sei anni di carcere per Salvini”: riparte processo Open arms, a Palermo la Lega scende in campo

Manifestazione di sostegno al ministro davanti al Teatro Politeama mentre prosegue il dibattito legale sul sequestro di persona

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Questa mattina alle 10, piazza Castelnuovo, cuore di Palermo, sarà il punto d’incontro per ministri, deputati, senatori e sostenitori della Lega. Si riuniranno per manifestare solidarietà a Matteo Salvini, attuale ministro, sotto processo per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in relazione alla vicenda della nave Open Arms.

Contemporaneamente, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, l’avvocato Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia, inizierà la sua arringa difensiva alla presenza dell’imputato.

L’accusa sostiene che nell’estate del 2019, quando Salvini era ministro dell’Interno, abbia vietato lo sbarco di 147 migranti dalla nave spagnola Open Arms, commettendo così un “sequestro di persona” e violando sia le convenzioni internazionali sul soccorso in mare che le normative interne sui diritti umani. La Procura di Palermo ha richiesto sei anni di carcere.

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Durante la lunga requisitoria, durata sette ore, il procuratore aggiunto Marzia Sabella ha sottolineato che “i diritti umani vengono prima della difesa dei confini”. Nella replica del 14 settembre, la difesa di Salvini ha respinto le accuse, affermando che le decisioni sullo sbarco non erano esclusivamente sue e che “anche altri ministri hanno rivendicato la politica dei respingimenti“. Secondo Bongiorno, non è in discussione una condotta individuale, ma una scelta politica condivisa.

“Sono a Palermo, dove ci sarà l’ultima udienza del processo che mi vede imputato per sequestro di persona. Hanno chiesto sei anni di carcere, cinque più uno, e un risarcimento di un milione di euro ai clandestini. Paura? Zero”.

Così ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una diretta sui social.

“Non ho paura perché ritengo di aver fatto il mio lavoro, facevo il ministro, ho difeso i confini e salvato vite. Questo è un processo politico portato avanti dalla sinistra in Parlamento e da una parte di magistratura di sinistra”, ha aggiunto.

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Cronaca

Il maltempo si intensifica in Sicilia: scatta allerta gialla della Protezione civile

Piogge, temporali e nevicate in quota caratterizzeranno i prossimi giorni

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Una nuova perturbazione di origine atlantica investirà l’Italia nelle prossime ore, portando piogge diffuse, temporali e un deciso calo termico.

Le condizioni atmosferiche peggioreranno soprattutto nelle regioni del Centro-Sud, con rovesci che si protrarranno almeno fino alla metà della settimana.

Per la giornata di oggi, martedì 3 dicembre, il Dipartimento di Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo gialla per rischio temporali, idraulico e idrogeologico su alcune aree della Calabria e della Sicilia.

In Calabria, l’allerta riguarda il versante Tirrenico Meridionale, dove sono attesi fenomeni significativi. In Sicilia, le aree interessate includono i settori Nord-Orientale (versante tirrenico e isole Eolie), Centro-Settentrionale (versante tirrenico), Nord-Occidentale (isole Egadi e Ustica), e Sud-Occidentale (isola di Pantelleria).

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Questa situazione critica è dovuta al rischio combinato di accumuli idrici significativi, con possibili allagamenti, e smottamenti nelle aree più fragili. La Protezione Civile invita la popolazione delle zone interessate a prestare massima attenzione e seguire gli aggiornamenti.

Le temperature subiranno una sensibile diminuzione, e in montagna non mancheranno nevicate, con accumuli significativi oltre i 1.500 metri. Il consiglio è quello di evitare spostamenti non necessari e di monitorare i bollettini meteo per ulteriori sviluppi.

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Cronaca

A 14 anni aggredisce la preside, che finisce in ospedale: violenza in una scuola a Noto

Violenza in una scuola siciliana: dirigente scolastica in ospedale, coinvolti i carabinieri e la Procura dei minori

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Un terribile episodio di violenza scuote Noto: un quattordicenne ha aggredito la dirigente scolastica durante un colloquio disciplinare, costringendola al ricovero in ospedale.

Il giovane, che sarebbe già noto per comportamenti molesti in classe, aveva precedentemente lanciato una sedia con violenza, suscitando la necessità di un intervento disciplinare.

Convocato nell’ufficio della dirigente per discutere del suo comportamento, il ragazzo ha reagito con un improvviso scatto d’ira. La preside, colta di sorpresa, è caduta rovinosamente a terra. Dopo l’aggressione, ha chiamato aiuto ed è stata trasferita al pronto soccorso per accertamenti.

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La scuola ha immediatamente segnalato l’accaduto ai carabinieri, dando avvio alle indagini. Secondo le prime informazioni, il giovane sarebbe seguito dai servizi sociali del Comune, ma il suo comportamento ha ora attirato l’attenzione della Procura dei minori di Siracusa, che ha aperto un’inchiesta.

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Cronaca

Schianto nella notte a Palermo: 19enne in gravi condizioni al “Civico”

Giovane finisce contro un cassone scarrabile: è in prognosi riservata

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Grave incidente, quello che si è verificato nella notte in via Gaetano Parlavecchio, nei pressi dell’ospedale “Civico” di Palermo.

Un ragazzo di 19 anni ha perso il controllo della sua Smart e si è schiantato contro un cassone scarrabile utilizzato per i lavori stradali.

L’impatto è stato particolarmente violento, causando lesioni definite gravi. I soccorsi, allertati immediatamente, sono giunti sul posto con un’ambulanza del 118. Il diciannovenne è stato trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso e ricoverato in prognosi riservata.

Secondo quelle che sono state le prime verifiche, sembra che il giovane abbia perso il controllo del veicolo autonomamente, senza il coinvolgimento di altri mezzi.

L’area è stata transennata. Resta da accertare se anche l’alta velocità abbia contribuito all’incidente.

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Cronaca

Guerra dell’acqua e blitz dei sindaci sull’Ancipa: tensioni e danni, Sicilaque presenta denuncia

La protesta nell’Ennese contro la crisi idrica, la società presenta denuncia per manomissioni e disagi

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Oltre duecento persone, tra cui i sindaci di Troina, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Cerami e Sperlinga, hanno occupato il potabilizzatore dell’Ancipa, forzando le barriere delle forze dell’ordine.

La manifestazione, che era iniziata sabato, avrebbe provocato danni agli impianti e gravi disagi per la gestione idrica. Siciliacque ha presentato una denuncia ai carabinieri di Troina, segnalando la manomissione del quadro elettrico e la chiusura della valvola che regola il flusso verso l’acquedotto Ancipa Basso.

LEGGI ANCHE: Emergenza acqua, per Schifani “è una guerra fra poveri”

L’intervento dei manifestanti ha causato l’interruzione dell’approvvigionamento idrico verso i comuni di Caltanissetta e San Cataldo, come stabilito dalla Cabina di regia regionale.

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La società ha denunciato che, a causa delle azioni di protesta, gli operatori non sono stati in grado di monitorare i flussi idrici attraverso i sistemi di telecontrollo, dovendo dunque ricorrere a verifiche visive. La situazione ha portato al progressivo svuotamento della condotta e, dalle 8:30 di ieri, domenica, all’interruzione totale del flusso verso il serbatoio Cozzo della Guardia, punto chiave per l’approvvigionamento delle due città.

Siciliacque, in una nota inviata alla Cabina di regia per l’emergenza idrica e ad altre istituzioni, ha ribadito il suo ruolo tecnico e operativo nella gestione della crisi, precisando di non avere responsabilità sugli indirizzi strategici e programmatici.

“Abbiamo sempre adottato ogni misura necessaria per ridurre i disagi, rispettando le indicazioni delle autorità competenti”, ha dichiarato l’azienda, che ha chiesto alla Cabina di regia di definire un piano per le forniture idriche dei prossimi giorni.

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