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Sicilia

Bimbo di 10 mesi ustionato, condizioni stabili: nel panificio feriti anche i genitori

Condizioni stabili ma gravi per il piccolo di 10 mesi ustionato con olio bollente: nel panificio ustioni per i genitori – I DETTAGLI

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Sono stazionarie, nella loro gravità, le condizioni di salute del piccolo di 10 mesi che è rimasto ustionato con dell’olio bollente di una friggitrice nel panificio di famiglia a Catenanuova, nell’Ennese.

Il bimbo è ricoverato con la prognosi riservata nel reparto di Terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania. (👇 👇 continua sotto 👇👇)
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Nel tentativo di soccorrere il piccolo, come è emerso nelle ore seguenti al terribile incidente, sarebbero rimasti ustionati anche i suoi genitori e uno zio del bambino che sono stati medicati e successivamente dimessi.

Soccorso da personale medico presente su un elicottero del 118, decollato da Caltanissetta, il bambino era stato portato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove c’è un Centro per grandi ustionati (LEGGI).

Qui è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per i postumi di gravi ustioni e poi è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva pediatrica del Garibaldi Nesima. Nel panificio di Catenanuova hanno eseguito gli accertamenti del caso i carabinieri del comando provinciale di Enna che hanno presentato una relazione preliminare alla locale Procura.
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Cronaca

“Messina Denaro venerato dopo la morte”: connivenze Sanità, l’allarme del gip

Le parole del gip, dopo gli arresti: “Connivenze verso il boss nelle strutture sanitarie sono preoccupanti”

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Il ruolo pubblico di Messina Denaro, anche dopo la morte. Sono importanti i dettagli emersi dopo gli ultimi arresti a proposito della “rete” costruita dal boss mafioso prima della latitanza. “Oltre a destare allarme sulla capacità di Cosa nostra di espandersi all’interno dei centri di spesa pubblici – ha scritto il gip di Palermo, Alfredo Montalto – l’attuale ruolo pubblico ricoperto da Massimo Gentile determina un innalzamento ai massimi livelli delle esigenze cautelari“.

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Così nella misura cautelare il gil parla della figura dell’architetto di 51 anni, responsabile dei Lavori pubblici del Comune di Limbiate, che ha anche la gestione dei fondi del Pnrr, arrestato con l’accusa di essere un fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro.

“Il quadro di connivenze in favore del latitante, fuori e dentro le strutture sanitarie, sta assumendo dimensioni allarmanti e imporrà a quest’ufficio ulteriori approfondimenti che saranno svolti – prosegue il gip – |n un contesto che fino ad ora, come già detto in premessa, non ha mostrato alcuno spirito collaborativo” .

Come riporta il giudice che ha firmato le misure cautelari, Messina Denaro continua a essere “venerato e protetto anche dopo la sua morte. Il gravissimo grado di complicità con il capo riconosciuto dalla mafia trapanese venerato e protetto anche dopo la sua morte, sono tutti indici che consentono di ritenere certa la conoscenza – sottolinea Montalto – da parte dei medesimi indagati di ulteriori persone, dinamiche attinenti alla sfera più riservata e delicata della latitanza di Messina Denaro”.

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Cronaca

Che tempo farà a Pasqua e Pasquetta in Sicilia? Preparate le maniche corte…

Le previsioni degli esperti , per il 2024, non lasciano dubbi: possibile preparare anche le classiche scampagnate per il lunedì

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Ottimo a Pasqua, ma ancora meglio a Pasquetta. Per chi si chiede come sarà il tempo in Sicilia, in vista delle feste del weekend, le risposte non possono che essere positive.

E tutto ciò nonostante quella che era stata l’allerta gialla diramata dalla Protezione civile, o i danni che sono stati causati dal fortissimo vento – tornado nel Trapanese (LEGGI) -, in un po’ tutta la Sicilia occidentale.

LEGGI ANCHE: Tettoie divelte, lamiere ed alberi sulle auto: raffiche di vento, disagi in Sicilia
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Per la domenica di Pasqua, 31 marzo 2024, il cielo sarà sereno su un po’ tutta l’Italia. Per l’arrivo del bel tempo si dovrà attendere domani, giovedì 28, e poi il sole dovrebbe mantenersi fino al lunedì di Pasquetta, 1 aprile.

Da Pasqua, in particolare, anche le temperature inizieranno ad alzarsi, fino ad arrivare quasi ai 30 gradi. Qualche nuvola, secondo gli esperti, soltanto nelle zone di Trapani e Messina, ma la colonnina di mercurio sarà sempre molto oltre i 20 gradi.

Secondo le previsioni, 29 saranno nella zona di Ragusa, 26 a Caltanissetta e Siracusa, 25 ad Agrigento, 24 per ciò che riguarda Enna e Palermo, 23 a Catania. Per Messina e Trapani previsti invece 22 gradi.

E il bel tempo non si interromperà. Per il lunedì di Pasquetta, infatti, si alzeranno ancora più anche le temperature, nonostante il cielo in alcune zone potrà sembrare nuvoloso. Gli esperti meteo indicano che a Siracusa, in particolare, si potrebbe arrivare anche ai 31 gradi. A Catania e Ragusa previsti 28, mentre 26 ad Agrigento e Caltanissetta. Temperature poco più basse nelle altre province. E’ possibile, dunque, organizzare per una classica scampagnata.

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Cronaca

Non piove mai, Sicilia vuole chiedere stato d’emergenza: “Siccità, situazione delicata”

Il 2023 è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo

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La situazione è stata già definita “delicata”, per ciò che riguarda il rischio siccità. E la Giunta regionale sarebbe già pronta a chiedere lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica.

La decisione sarebbe necessaria per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile ai cittadini, di quella per il comparto agricolo e zootecnico. Necessaria anche per permettere alle imprese di lavorare regolarmente, per portare avanti i cantieri avviati nella regione.

Questa la decisione presa nel corso della riunione del tavolo tecnico convocato dal governatore Schifani. “La situazione è seria – afferma il presidente della Regione Schifani – e il governo regionale sta facendo tutto il possibile per affrontare l’emergenza coinvolgendo tutti i rami dell’amministrazione competenti e chiedendo adesso il supporto dello Stato. In questo modo avremo non solo le risorse economiche necessarie per gli interventi più urgenti, ma anche lo strumento per accelerare le procedure e sostenere il comparto agricolo e zootecnico”.

“Intanto, abbiamo già attivato gli interventi più urgenti – ha proseguito – nel breve e nel medio periodo. Occorre, allo stesso tempo, sensibilizzare i cittadini a un uso più consapevole e responsabile delle risorse idriche disponibili. Per questo, nei prossimi giorni, avvieremo un’apposita campagna di comunicazione per un uso intelligente dell’acqua”.

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Lo scorso 13 marzo la giunta Schifani aveva approvato lo stato di crisi e di emergenza regionale nel settore idrico-potabile fino al 31 dicembre per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. E a febbraio aveva proclamato lo stato di calamita’ naturale da siccità severa per l’intero territorio siciliano e lo stato di crisi idrica sia per il settore irriguo sia per la zootecnia. Il 2023, infatti, è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo.

Anche i primi mesi del 2024, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato questa tendenza. “Stiamo intervenendo – aggiunge l’assessore Sammartino – con un cronoprogramma articolato che prevede, tra l’altro, azioni per la rifunzionalizzazione di alcuni impianti di dissalazione già presenti in Sicilia, come quelli di Gela e Porto Empedocle, ma allo stesso tempo ci stiamo attivando per reperire nuovi moduli di dissalazione che ci aiuteranno a fronteggiare la grave siccità in atto. L’impegno del governo regionale, e del mio assessorato in particolare, è rivolto a sostenere agricoltori e allevatori, che stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi”.

Al tavolo tecnico, convocato a Palazzo d’Orleans dal presidente della Regione Renato Schifani, hanno preso parte l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano, il segretario generale dell’Autorità di bacino della Sicilia, Leonardo Santoro, il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina, il dirigente del Servizio idrico integrato – dissalazione e sovrambito del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, Mario Cassarà, e gli ingegneri Massimo Burruano e Giuseppe Alesso per Siciliacque spa.

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Cronaca

Tettoie divelte, lamiere ed alberi sulle auto: raffiche di vento, disagi in Sicilia

Aumentano con il passar delle ore i danni provocati dal fortissimo vento che ha soffiato a partire da questa notte sulla Sicilia occidentale. Disagi in aeroporto, a Trapani Birgi (LEGGI), ma anche a Palermo, dove i vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte. Forti raffiche e problemi in diverse zone della città. LEGGI […]

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Aumentano con il passar delle ore i danni provocati dal fortissimo vento che ha soffiato a partire da questa notte sulla Sicilia occidentale.

Disagi in aeroporto, a Trapani Birgi (LEGGI), ma anche a Palermo, dove i vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte. Forti raffiche e problemi in diverse zone della città.

LEGGI ANCHE
: Tornado si abbatte sulla Sicilia, danni nell’aeroporto di Trapani Birgi

Alcuni muri sono crollati nella via Croce Rossa ed in via Conte Federico. Danni sono stati causati ad alcune auto in sosta. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma il centralino dei vigili è stato letteralmente preso d’assalto. Diversi gli interventi per alberi pericolanti, lamiere e tettoie divelte, cartelloni pubblicitari abbattuti dalle raffiche di vento sino a 95 chilometri orari.

Problemi anche sulla circonvallazione per una parte di guardrail finita sulla carreggiata.

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Per ciò che riguarda la provincia, segnalati diversi alberi caduti anche a Cefalù, Termini Imerese, Ficarazzi, Monreale e Carini. A San Martino, in via Pineta Antica e Cimitero case isolate a causa di un palo della luce caduto. Interventi anche incendi di sterpaglie. La Protezione civile regionale ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico. Su tutta la Sicilia c’è l’allerta “gialla”.

Problemi anche sull’autostrada A20, Messina-Palermo. In territorio di Acquedolci un tir nella notte è andato a finire, sembra proprio per le raffiche di vento, contro il guardrail, e poi il mezzo si è ribaltato. L’autista è rimasto ferito, e poi un’ambulanza lo ha trasportato, in non gravi condizioni, all’ospedale di Sant’Agata di Militello. L’incidente si è verificato all’altezza del viadotto Inganno. (foto archivio)

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