News e Focus
Clelia e la morte in ascensore: tanti dubbi, la Procura apre inchiesta
Una giovane vita spezzata e molte domande ancora senza risposta: mistero a Fasano
L’articolo Clelia e la morte in ascensore: tanti dubbi, la Procura apre inchiesta proviene da TeleOne.
Clelia Ditano, 25 anni, è morta in circostanze tragiche e misteriose nel palazzo dove viveva a Fasano (LEGGI). Rimangono molti punti da chiarire su cosa sia realmente accaduto quella notte.
Secondo il racconto del padre, poco dopo mezzanotte Clelia era salita al quarto piano per lasciare la borsa e altri effetti personali. Poi, con solo il telefono in mano, ha deciso di scendere nuovamente probabilmente per salutare degli amici o per recuperare qualcosa di dimenticato. Sarebbe stato in questo frangente che, pensando di poter utilizzare l’ascensore, è caduta nel vuoto poiché la cabina non era risalita.
LEGGI ANCHE: Chiama l’ascensore, ma precipita nel vuoto: morta ragazza di 25 anni a Fasano
Un dettaglio cruciale da analizzare è perché la cabina dell’ascensore sia scesa al primo piano pur avendo la porta semiaperta al quarto. Un’inquilina del condominio ha confermato indirettamente che l’ascensore fosse fuori uso, dichiarando che alle tre di notte l’ascensore risultava occupato.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
A scoprire la tragedia è stato il padre di Clelia, Giuseppe. Non vedendola in casa alle 6 del mattino, le ha telefonato e ha sentito il cellulare squillare proprio nel vano dell’ascensore. “Quando ho sentito squillare il telefono di Clelia, ho capito subito che era successo qualcosa di grave”, ha raccontato Giuseppe, lanciando immediatamente l’allarme.
L’ascensore è stato sequestrato e la Procura ha aperto un fascicolo per individuare eventuali responsabilità. La ditta incaricata della manutenzione ha confermato che i controlli erano stati effettuati recentemente e che non erano state riscontrate anomalie.
Clelia, descritta come una ragazza solare e piena di vita, viveva con i genitori alla periferia di Fasano. Lavorava in vari B&B della zona per guadagnare la propria indipendenza. “Era una ragazza gioiosa con tanti sogni, tra cui prendere la patente e forse sposarsi”, ha ricordato il padre. Un’amica, tra le lacrime, ha aggiunto: “Era un punto di riferimento costante per la sua famiglia. Siamo tutti sconvolti”.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
(www.teleone.it)
News e Focus
Tragedia a Cosenza: crolla tetto del capannone in cui lavora, 26enne precipita da 10 metri e muore
Il giovane stava lavorando in un capannone a Mandatoriccio: indagini in corso sulle cause dell’incidente
L’articolo Tragedia a Cosenza: crolla tetto del capannone in cui lavora, 26enne precipita da 10 metri e muore proviene da TeleOne.
Un grave incidente sul lavoro si è verificato a Mandatoriccio, in provincia di Cosenza, dove Maicol Affatato, un operaio di 26 anni, ha perso la vita mentre era impegnato in un intervento su un capannone industriale.
La tragedia è avvenuta quando una parte del tetto dello stabile ha improvvisamente ceduto, facendo precipitare il giovane da un’altezza di almeno 10 metri.
Durante la caduta, il 26enne ha battuto violentemente la testa, riportando traumi fatali. Nonostante l’intervento immediato degli operatori del Suem 118 e l’arrivo di un elisoccorso, per il giovane non c’è stato nulla da fare. I soccorsi, pur tempestivi, si sono rivelati inutili.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri, che stanno effettuando i rilievi per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Sotto shock Mandatoriccio, mentre adesso si attende di conoscere i risultati delle indagini per accertare eventuali responsabilità: al momento, si lavora per capire se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
(www.teleone.it)
News e Focus
Codice strada, guida sotto effetto di stupefacenti: Cassazione “boccia” riforma Salvini per i “falsi”
I giudici chiedono maggiore rigore: non basta un test positivo, serve la prova dell’incapacità alla guida
L’articolo Codice strada, guida sotto effetto di stupefacenti: Cassazione “boccia” riforma Salvini per i “falsi” proviene da TeleOne.
La Corte di Cassazione ha messo in discussione alcuni aspetti della riforma Salvini del 2024 sul reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
La riforma prevede l’incriminazione penale di chiunque risulti positivo a un test antidroga, senza verificare se il conducente sia effettivamente incapace di guidare. Una recente sentenza, però, ha stabilito che questa misura rischia di essere imprecisa e ingiusta, evidenziando il problema dei falsi positivi.
Secondo la Cassazione, il solo esame delle urine, spesso utilizzato nei controlli, non è affidabile. Questo tipo di test rileva la presenza di sostanze anche molto tempo dopo l’assunzione, senza dimostrare un’alterazione psicofisica attuale. Al contrario, l’esame del sangue è ritenuto più attendibile per accertare se il conducente sia sotto l’effetto di droghe al momento del controllo.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
La riforma Salvini ha destato preoccupazioni soprattutto tra chi utilizza farmaci a base di sostanze psicotrope o ha consumato droghe giorni prima del test. In questi casi, una positività non implica necessariamente pericolosità alla guida. La Cassazione ha quindi ribadito l’importanza di una valutazione globale dello stato del conducente.
LEGGI ANCHE: Patente sospesa anche per una Tachipirina? “Potrebbe accadere”
Oltre agli esami tossicologici, le forze dell’ordine devono osservare elementi come coordinazione dei movimenti, eloquio e stato emotivo per accertare l’alterazione delle capacità. Questo approccio permette di individuare i comportamenti realmente pericolosi, evitando di penalizzare chi non costituisce un rischio per la sicurezza stradale.
La sentenza della Cassazione, pur riferendosi a fatti accaduti prima della riforma, di fatto ne corregge alcune criticità. Non basta un test positivo per accusare un automobilista: serve una prova concreta che dimostri l’incapacità alla guida.
(www.teleone.it)
News e Focus
Bimbo morto a 3 anni: indagato uno dei genitori con l’accusa di omicidio
Il piccolo residente a Brunico è morto il 26 dicembre scorso in ospedale. Si attende l’esito dell’autopsia
L’articolo Bimbo morto a 3 anni: indagato uno dei genitori con l’accusa di omicidio proviene da TeleOne.
Omicidio volontario. La Procura di Bolzano indaga per questa ipotesi di reato in presenza di maltrattamenti dopo la morte di un bambino di 3 anni residente a Brunico. Il piccolo è morto lo scorso 26 dicembre in ospedale, dove era stato ricoverato tre giorni prima.
Il personale medico aveva fin da subito segnalato la presenza di numerosi lividi ed ematomi sul corpicino, ipotizzando che il bimbo potesse essere stato vittima di maltrattamenti e che le gravi lesioni cerebrali riscontrate fossero conseguenza di atti dolosi. A essere stato iscritto nel registro degli indagati è uno dei genitori del piccolo.
Attesa per l’esito dell’autopsia
L’iscrizione si è resa necessaria anche per disporre l’autopsia. L’accertamento autoptico si è svolto il 30 dicembre presso l’ospedale di Bolzano. “Allo stato attuale l’esito dell’autopsia non è ancora prevenuto, essendosi la patologa incaricata riservata di presentare le proprie valutazioni entro 60 giorni dall’incarico. Da una prima e superficiale valutazione non sono emersi elementi a conferma dell’ipotesi investigativa, ma non si possono escludere, allo stato, azioni di natura dolosa. Vige, in ogni caso, il principio di innocenza”, comunica la Procura bolzanina.
(www.teleone.it)
News e Focus
Travolto da un albero che stava tagliando, morto boscaiolo colpito alla testa
La vittima aveva 51 anni, la procura apre un’inchiesta
L’articolo Travolto da un albero che stava tagliando, morto boscaiolo colpito alla testa proviene da TeleOne.
Tragedia del lavoro a Rotella, in provincia di Ascoli. Un uomo di 51 anni, Emanuele Vagnoni, è morto mentre stava tagliando alcuni alberi quando all’improvviso uno di questi gli è caduto addosso colpendolo alla testa.
L’uomo era titolare di una ditta di trasporti di Comunanza impegnata anche nell’industria boschiva. L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio in contrada Capradosso, in un appezzamento privato a pochi passi dall’abitato.
I testimoni raccontano che un gruppo di boscaioli era da qualche giorno in zona per abbattere degli alberi. A un tratto il rumore delle motoseghe si è fermato e dopo poco hanno sentito le sirene delle ambulanze e dei vigili del fuoco.
I soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo. Il colpo non gli ha lasciato scampo.
Aperta un’inchiesta
La procura ascolana ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Gli accertamenti sono stati effettuati dai carabinieri e dal personale del servizio per la prevenzione e sicurezza sul lavoro dell’Ast ascolana, al fine di ricostruire la dinamica del tragico incidente. La salma di Vagnoni è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Mazzoni di Ascoli a disposizione dell’autorità giudiziaria.
(www.teleone.it)
-
Cronaca1 settimana ago
Allerta Meteo per venerdì 17: ondata di maltempo, rischio mareggiate ed alluvioni anche in Sicilia
-
Cronaca1 settimana ago
Caro voli, prorogato per tutto il 2025 il bonus per residenti in Sicilia: come ottenere gli sconti
-
Cronaca2 settimane ago
Concorsi, ecco bando per personale Ata 2025: serve il diploma, i dettagli
-
Sport2 settimane ago
Hernandez e Leao in gol, Milan vince 2-1 a Como
-
Sport1 settimana ago
Le siciliane di serie C, Trapani e Catania vogliono ripartire, il Messina col Crotone per risalire
-
News e Focus2 settimane ago
Assegno Unico confermato nel 2025, ma “occhio” alle scadenze Isee per non perdere il diritto
-
Sport2 settimane ago
Serie A, Napoli e Inter vincono, le inseguitrici frenano, in zona salvezza risorge il Monza
-
Sport1 settimana ago
Coppa del Re, il Real Madrid ne fa 5: Endrick super e Celta vigo ko – VIDEO highlights