Cronaca
Palermo, violenza sessuale sulla figlia di 10 anni: scatta l’arresto
Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione dei medici dell’ospedale dei Bambini di Palermo
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L’accusa è quella di violenza sessuale, nei confronti della figlioletta di appena 10 anni. Per questa ragione è scattato l’arresto, da parte dei carabinieri, di un uomo di 40 anni. I fatti sono avvenuti nella provincia di Palermo.
Nei confronti del presunto responsabile, i militari hanno eseguito un’ordinanza del gip di Termini Imerese. Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione dei medici dell’ospedale dei Bambini di Palermo.
Lì la madre aveva portato la figlia, proprio in seguito ad alcuni dolori al basso ventre. E i medici hanno così scoperto alcune lesioni “sospette”. Dopo la scoperta, chiamati i carabinieri, per il possibile caso di violenza sessuale.
Poi, la bimba è stata ascoltata da uno psicologo, che ha valutato “attendibile” il racconto. Per il 40enne, applicata la custodia cautelare in carcere.
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Cronaca
Caso Larimar a Piazza Armerina: giornalista Rai aggredita, telecamera rotta
“Una persona vicina alla famiglia ha iniziato ad insultarli e ha preso a calci la telecamera, distruggendola”
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La giornalista Rai Lucia Basso e l’operatore Francesco Caudullo sono stati aggrediti questa mattina a Piazza Armerina mentre stavano facendo il loro lavoro.
Lo rende noto il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai. “I colleghi erano impegnati a raccogliere informazioni dalla famiglia di una ragazza trovata senza vita in condizioni non ancora chiarite. Con la massima sensibilità, tanto che la telecamera era spenta e poggiata a terra, stavano mostrando alla madre della vittima il servizio andato in onda ieri, quando una persona vicina alla famiglia ha iniziato ad insultarli e ha preso a calci la telecamera, distruggendola”, riferisce la nota.
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“Un’aggressione violenta e immotivata che lascia turbati. Rivendichiamo il diritto e il dovere di tutti i colleghi, sia giornalisti che operatori, di documentare casi di cronaca così eclatanti e di farlo, come stava accadendo a Piazza Armerina, con la massima sensibilità per le famiglie delle vittime” concludono il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai. (foto Rai)
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Cronaca
Forte pioggia colpisce Palermo: disagi e strade allagate anche in provincia
Nubifragio improvviso trasforma le vie cittadine in “fiumi”: disagi alla circolazione e chiusure in provincia
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Dal cielo grigio alla forte pioggia: la domenica a Palermo è segnata da un nubifragio che colpisce la città e la provincia.
In pochi minuti, poco prima dell’ora di pranzo, così come nel pomeriggio di ieri, diverse strade del capoluogo si sono trasformati in veri e propri “torrenti”. Il temporale ha causato diversi disagi, oltre a strade allagate che hanno rallentato il traffico in diverse arterie. Prima fra tutte, viale Regione Siciliana, dove le pozzanghere creano non pochi problemi.
Ancora difficoltà nelle vie dell’area universitaria. Anche e soprattutto la località balneare di Mondello è stata colpita. Diverse, come spesso accade, le aree letteralmente allagate.
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Situazione complicata anche in provincia. Nella giornata di ieri la statale 118 “Corleonese Agrigentina” era stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Nella località di Corleone, al chilometro 28, il maltempo ha riversato fango e detriti sulla strada, rendendo necessaria l’interruzione del tratto all’altezza di Ponte Casale.
Operai Anas sono al lavoro per sgomberare la carreggiata, mentre i vigili del fuoco sono intervenuti per ripristinare la viabilità. La perturbazione ha proseguito la sua corsa verso Cefalù, interessando ancora diverse aree della provincia.
La Protezione civile regionale aveva diramato ieri un avviso per il rischio meteo idrogeologico e idraulico, con livello di allerta giallo su Palermo, valido fino alla mezzanotte di oggi.
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Cronaca
“Tosse persistente”: polmonite atipica in crescita tra i bambini: cause, sintomi e come proteggersi
L’aumento dei casi di infezioni respiratorie da Mycoplasma pneumoniae porta i pediatri a segnalare nuova ondata di tosse tra i più piccoli
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L’infezione polmonare causata dal Mycoplasma pneumoniae, batterio che può indurre la cosiddetta “polmonite atipica,” è aumentata di 10 volte rispetto allo scorso anno, colpendo in modo particolare bambini e adolescenti sotto i 17 anni.
L’infezione provoca tosse persistente e sintomi lievi, come febbre e mal di gola, che portano molti a confonderla con il Covid-19 o il virus sinciziale.
Chris Edens del CDC ha osservato che i casi hanno raggiunto un picco ad agosto e, sebbene siano in leggero calo, restano elevati.
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La polmonite atipica si distingue dalla forma classica in quanto i pazienti si sentono spesso abbastanza bene per continuare la loro routine quotidiana. Nonostante la malattia si diffonda tramite goccioline di saliva, il rischio di contagio è inferiore rispetto a virus come Covid-19 o morbillo.
Per riconoscere questa infezione, spesso è necessaria una radiografia. La maggior parte dei casi rimane lieve o asintomatica, ma i sintomi possono durare fino a due settimane. In rari casi, la polmonite atipica può evolvere in una forma più grave, richiedendo cure ospedaliere. Gli antibiotici come l’azitromicina si sono rivelati efficaci nel trattamento.
I medici consigliano precauzioni come il lavaggio frequente delle mani, l’uso di mascherine e l’isolamento in caso di sintomi. Bambini immunodepressi o con patologie preesistenti sono più a rischio e necessitano di maggiore attenzione.
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Cronaca
La diga Ancipa non “esiste” più: l’emergenza a Caltanissetta, San Cataldo ed Enna
Il bacino siciliano si svuota e i Comuni si preparano a misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza
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La Diga Ancipa, un tempo tra i più floridi bacini idrici della Sicilia, è ormai ridotta a un canyon con appena mezzo milione di metri cubi d’acqua, a fronte di una capacità di 50 milioni.
La siccità e l’eccessivo prelievo idrico dai Comuni hanno portato al quasi totale svuotamento dell’invaso, e dal 15 novembre le città di Caltanissetta, San Cataldo ed Enna dovranno cercare soluzioni alternative.
Per far fronte all’emergenza, Siciliacque ha iniziato le prove di distacco, interrompendo l’erogazione per due giorni e riposizionando la presa galleggiante in una zona a maggior pescaggio. Le forniture idriche per Caltanissetta ed Enna sono state ripristinate temporaneamente, ma si tratta delle ultime. Per proseguire, si prevede l’impiego di autobotti da parte della Protezione Civile, in collaborazione con Comuni e Vigili del fuoco.
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Nel frattempo, i pesci del bacino sono stati trasferiti nella diga Sciaguana, un altro lago della zona Ennese, purtroppo anch’esso afflitto da un calo delle acque e non collegato in rete. Tuttavia, c’è speranza grazie alla diga Olivo a Piazza Armerina: qui sono previsti interventi di manutenzione per aumentare la capacità di accumulo, offrendo un possibile sollievo a una zona in crisi.
L’Ancipa, che era stata costruita negli anni ’50 per l’energia elettrica, per poi divenire un’importante riserva idrica, ha dovuto dismettere progressivamente il servizio idrico, e presto diventerà solo un’area naturale aperta agli escursionisti.
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