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C’è la Coppa Floriopoli: al via seconda edizione, rivive il mito della Targa Florio

Con l’omaggio ai vecchi protagonisti della Targa Florio si è aperto il week end della Coppa Floriopoli – LEGGI

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Oggi con l’omaggio ai vecchi protagonisti della Targa Florio, organizzato dal Club Piloti Targa Florio, e con la cerimonia di consegna al Museo di Cerda dei cimeli storici del pilota catanese Vincenzo Arena, ex pilota ufficiale di Cobra Ford, Abarth e Porsche, con la quale si classificò al terzo posto nel 1966 in coppia col barone Antonio Pucci, si è aperto il week end della Coppa Floriopoli.

Si tratta del concorso dinamico di conservazione e restauro per vetture d’epoca e da competizione, in programma domani e domenica su una parte del vecchio tracciato della Targa Florio. (👇 continua sotto 👇)
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Grande attesa da parte degli appassionati per ammirare le 50 protagoniste che daranno vita alle tre “manche” previste, due sabato e la conclusiva la domenica mattina. Un elenco che comprende vecchie protagoniste della gara ideata da Vincenzo Florio nel lontano 1906 e che dal 1955 al 1973 è stata valida per il Campionato Mondiale Marche ed anche prestigiosi esemplari di vetture da competizione provenienti dalle collezioni di tutta Europa.

Tutta da vedere ed “ascoltare” sarà la procedura di partenza della Oreca Gibson LMP2 di Francesco Dracone, oggi protagonista della Serie erede di quel Campionato del Mondo Marche, di cui la Targa Florio fu prova regina insieme alla 24 Ore di Le Mans, la 1000 Km del Nurburgring e la 1000 Km di Monza. Le “sport” di un tempo saranno rappresentate dalle Abarth di Angelo e Roberta Miniggio, la 1000 Biposto SE 018 che partecipò alla Targa Florio del 1971 piazzandosi al 14° posto con l’equipaggio Barone-Campanini e la Abarth Simca 1300 che corse nel 1963 con la coppia Arena-Ada Pace.

Saranno poi di scena la Lotus 23 di Giorgio Schon, non solo vincitore nell’86 della prima Targa Florio Storica in coppia con “Apache”, ma anche protagonista delle edizioni “mondiali” a partire dal 1971, con un 10° posto nel carniere ed un 3° nell’ultima edizione “tricolore” del ’77, la Porsche 910 del 1969 di Bernd Becker, la Ferrari Testarossa del 1957 del ragusano Carmelo Baieli, la Ferrari 488 Challenge di Marazzi, la Jaguard D Type di Gamberini, l’Abarth 700 Record Monza di Giuseppe Di Vincenzo, la Pantera De Tomaso Gruppo 4 di Pietro Silva, vincitore della seconda Targa Florio Storica, e vettura che corse la Targa Florio del 1974 e ’76, la Porsche 911 in livrea Martini del tedesco Buending, l’Osella PA9 di Veninata, la TI.GA. di Miccichè e l’Alfa Romeo GTA di Crescenti.

Porsche 911 per Mario De Luca, presidente del Club Piloti Targa Florio, e Gianfranco Mauriello e 356 per Sergio Montalto e poi la pattuglia delle Lancia guidata dalla Stratos di Barbera, la Fulvia Zagato di Roberto Chiaramonte Bordonaro e Beppe Barresi, le Fulvia HF di Onori, Cucciolla ed Alfisi, e le Abarth della famiglia Musumeci, una delle quali ha corso la Targa del 1976. Il legame con il presente della Targa sarà assicurato dalla Peugeot 206 S1600 di Capraro, vettura ex ufficiale che ha corso la Targa Rally nel 2006 con Rossetti.

“La Coppa Floriopoli è una manifestazione che fa rivivere il mito della Targa Florio. In questo fine settimana gli appassionati potranno ammirare le auto d’epoca che hanno scritto la storia della corsa più antica del mondo. E tutto questo all’interno della cornice delle strade della Targa Florio ed è anche per questo motivo che siamo fieri di sostenere come Città Metropolitana la Coppa Floriopoli”, afferma il sindaco di Palermo e della Città Metropolitana, Roberto Lagalla.

Ospite della manifestazione e Presidente della Giuria che assegnerà a fine gara i riconoscimenti previsti sarà Daniele Audetto, ex Direttore Sportivo della Ferrari in F.1 e responsabile sportivo dell’attività Fiat-Abarth, che vinse il Campionato Mondiale Rally con la Fiat 131 Abarth.
Paddock aperto al pubblico fin da oggi pomeriggio, che da sabato a domenica ospiterà la mostra del fotografo ed editore Roberto Barbato con i suoi bellissimi scatti provenienti da uno dei più ricchi archivi sulla corsa madonita.

Domani si inizierà alle ore 9 con la registrazione dei partecipanti, mentre alle ore 11.30 si terrà il briefing con i piloti ed alle 12,30 la partenza della prima manche della Coppa Floriopoli, al seguito della vettura apriprista, che quest’anno sarà la KIA EV6, eletta Auto dell’Anno 2022, che suggellerà il legame tra la storia dell’auto ed il suo futuro a propulsione elettrica e che sarà condotta da due note influencer: Isa Iaquinta e Jane Alexander. Gli spettatori avranno la possibilità di svolgere un test drive con la vettura Coreana.

La prima giornata si chiuderà con la seconda manche, prevista per le ore 15,00 e la cena di gala a Villa Bordonaro ai Colli. Domenica 4 settembre il clou della manifestazione con l’ultima manche sullo stesso percorso con inizio alle ore 10. La “Coppa Floriopoli” 2022 anche quest’anno sarà organizzata con il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo, proprietaria delle strutture di Floriopoli, della Città di Termini Imerese e del Comune di Cerda ed in collaborazione con Casa Florio. (ITALPRESS).

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Sicilia

Palermo in campo al Barbera per fermare lo “schiacciasassi” Parma

Rosa in campo al Barbera, nell’anticipo del venerdì: al rientro dopo le squalifiche Di Mariano e Lucioni

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E’ la partita più attesa dai tifosi, perché al Renzo Barbera scenderà in campo la formazione schiacciasassi del torneo di Serie B. E il Palermo dovrà stare molto attento, al Parma di Fabio Pecchia, che si avvia di corsa verso la matematica promozione in Serie A.

Gli emiliani, che quest’anno hanno macinato parecchi punti in trasferta, ben 33, sono fra l’altro imbattuti da cinque giornate, ed arriveranno al Barbera con l’obiettivo di sfatare il tabù che nello stadio palermitano non li vede vittoriosi da 14 precedenti.

Dal canto loro, i rosanero del neoarrivato Mignani faranno di tutto per dare la svolta alla stagione, dopo i due pareggi consecutivi, segnati da parecchie ombre, contro Samp e Cosenza.

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Il tecnico rosa dovrebbe confermare lo schieramento a due punte, e per l’occasione di oggi avrà nuovamente a disposizione Di Mariano e Lucioni, al rientro dalle squalifiche. Qualche dubbio a centrocampo, dove potrebbe esserci il ritorno di Segre. Da non escludere la sorpresa Traorè. In avanti si va verso la conferma del duo Brunori-Mancuso.

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“Nessuna patologia”: Roma, Ndicka dimesso, il quadro clinico dopo dimissioni

Il club ringrazia “per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese, l’arbitro Pairetto, il pubblico presente allo stadio”

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“Nessuna patologia cardiaca”. Evan Ndicka è stato dimesso dall’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine dove era stato portato ieri “in seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio” durante la gara fra Udinese e Roma.

La società giallorossa fa sapere in una nota che “sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca. Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro”.

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Il calciatore è stato dimesso ed effettuerà ulteriori controlli a Roma. Il club ci tiene poi a ringraziare “per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese, l’arbitro Pairetto, il pubblico presente allo stadio di Udine e il personale medico e sanitario dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Tutti insieme, in quei minuti concitati e di apprensione, abbiamo dimostrato i valori dello sport e messo al primo posto la salvaguardia della vita”.

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Il derby è del Catania: rigore di Di Carmine, Messina ko

Contestato dagli ospiti il fallo che ha poi portato al penalty decisivo

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La vittoria ritrovata in un Massimino sold out, per il Catania, che può tirare un sospiro di sollievo. Decisivo un rigore di Di Carmine per gli etnei, che vincono il derby col Messina per 1-0 e allontanano lo spettro dei play-out.

Il match inizia bene per i padroni di casa, che spingono alla ricerca del vantaggio. Al 25′, il fallo di mano di Dumbravanu vale il penalty, che viene trasformato da Di Carmine. La decisione dell’arbitro, Delrio di Reggio Emilia, viene contestata dagli ospiti. La squadra di Modica va subito vicinissima al pareggio poi con Zunno.

Dopo l’intervallo il Catania ha sfiorato il raddoppio con Cianci, ma il suo colpo di testa ha colpito il palo. Nulla da fare per il Messina, che nonostante la spinta nell’ultima fase della gara non hanno impattato.

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CATANIA-MESSINA 1-0
CATANIA FC
(3-5-2): Furlan 6; Monaco 6 (25′ st Celli 6), Kontek 5.5, Castellini 6; Bouah 5.5, Peralta 6 (44′ pt Ndoj 6), Quaini 5.5, Welbeck 5.5, Cicerelli 6 (25′ st Marsura 6); Di Carmine 7 (44′ st Costantino 6), Cianci 5.5 (25′ st Chiricò 6).
In panchina: Albertoni, Toscano, Curado, Rapisarda, Chiarella, Zammarini, Haveri.
Allenatore: Zeoli 6.5.
MESSINA (4-3-3): Fumagalli 5; Lia 5.5 (37′ st Salvo 6), Manetta 6, Pacciardi 6, Dumbravanu 6; Frisenna 5.5 (37′ st Giunta 6), Franco 6, Rosafio 6 (39′ st Signorile 6); Zunno 6 (37′ st Civilleri 6),Ragusa 6, Plescia 6 (1′ st Emmausso 6).
In panchina: Piana, Di Bella, Polito, Fumagalli, Zona, Ortisi, Firenze, Cavallo, Scafetta, Luciani.
Allenatore: Modica 6.
ARBITRO: Delrio di Reggio Emilia 6.
RETI: 25′ pt Di Carmine (rig).
NOTE: serata serena, temperatura sopra la media stagionale, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 19.720. Ammoniti: Bouah, Cianci, Fumagalli, Lia; Welbeck, Kontek, Frisenna, Chiricò, Quaini. Angoli: 6-3. Recupero: 3′; 7′.

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Buttaro illude i rosa, Tutino impatta: Palermo, è parità a anche Cosenza

Rosanero che vanno in vantaggio con il centrocampista, poi l’ex rosanero impatta su rigore all’inizio del secondo tempo

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Un punto anche a Cosenza. Il Palermo prosegue il digiuno di vittorie, ma dopo l’arrivo di Mignani continua a muovere la classifica. Sfida equilibrata (1-1 il finale) quella in Calabria, in cui i rosa si mostrano ancora al lavoro per la “ricostruzione”, nel cammino che porta agli ormai certi playoff.

Gara inizialmente influenzata dal gran caldo e dalla paura (di entrambe) di farsi male. La fase di equilibrio inizia a traballare soltanto alla metà del tempo, quando Calò stampa la sfera sul palo alla sinistra di Pigliacelli (gran punizione da fuori).

La risposta rosanero arriva dopo qualche minuto, quando una penetrazione di Mancuso, con botta al volo dall’interno dell’area pareggia il conto dei legni: la sfera colpisce la traversa e torna in gioco. Ma è poco prima dell’intervallo che si sblocca il risultato.

Tutto nasce sull’asse Lund-Buttaro. Sgroppata del primo sulla sinistra e cross dal fondo: dall’altra parte l’inserimento del centrocampista (poco considersto da Corini e scelto oggi da Mignani) è esemplare, e vale il secondo gol in carriera in B. 

Secondo tempo in cui il Palermo spinge sulla trequarti e sfiora il raddoppio, ma è il Cosenza poi a trovare la parità con il rigore dell’ex Tutino (fallo di Ceccaroni). Prima del triplice fischio qualche “brivido” in zona Pigliacelli.

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