Trova l’amore online, ma quando c’è l’incontro viene uccisa e smembrata

Trova l’amore online, ma quando c’è l’incontro viene uccisa e smembrata

23/11/2022 Off Di redazione

Aveva trovato online l’amore della sua vita. Ma poi ha trovato la morte. Terribile storia, quella che riguarda Blanca Arellano, una donna messicana di 51 anni.

Per mesi era andata avanti in una relazione virtuale con Juan Pablo Jesús Villafuerte, un ragazzo più giovane che abitava in Perù. Così ha deciso di partire per incontrarlo, ma la storia è finita in tragedia.

Quando si sono incontrati, la donna non è stata soltanto uccisa, ma anche smembrata. L’uomo con cui si frequentava, infatti, è stato successivamente arrestato “con l’accusa di traffico di organi umani”.

Per incontrare il ragazzo più giovane che aveva conosciuto online, aveva viaggiato per circa 5 mila chilometri, da Città del Messico a Lima. A dare l’allarme dopo quanto accaduto è stata la famiglia di Blanca, che era a conoscenza della relazione virtuale e del viaggio che la 51enne aveva voluto intraprendere.

L’ultima volta che l’hanno sentita era il 7 novembre, poi più nulla. Ha parlato con la nipote Karla Arellano, dicendole che stava bene e che era innamorata, hanno fatto sapere gli investigatori. Proprio grazie a queste informazioni, Karla ha potuto capire che stava succedendo qualcosa di strano.

La più drammatica delle scoperte è stata fatta pochi giorni dopo: era il 10 novembre quando sulla spiaggia di Huacho, città dove i due si stavano frequentando, la polizia ha trovato un dito mozzato con un anello d’argento. Segnalato alla famiglia, hanno potuto costatare che si trattava di Blanca Arellano. Sulla stessa spiaggia sono emersi anche un braccio e una testa deturpata. Dopo aver accertato che si trattava della turista messicana che stavano cercando, la polizia ha arrestato Juan Pablo Jesús Villafuerte.

Durante le indagini è emerso che l’uomo, uno studente di medicina, ha pubblicato sul suo profilo TikTok dei video di organi umani, dopo la scomparsa della donna. Inoltre è stato appurato che avesse comprato candeggina e che abbia spento il gps del suo cellulare nei giorni precedenti.

In carcere, dove è in custodia cautelare in attesa di processo, ha provato a togliersi la vita. Un tentativo di vittimismo, sostiene l’accusa. Il suo caso verrà discusso nei prossimi mesi. Al momento l’uomo si dichiara innocente.