Multimedia
Ucraina, l’allerta di Zelensky: “I russi hanno lasciato mine intorno alle case”
Il presidente dell’Ucraina ha avvertito che le forze russe in ritirata stanno provocando “un totale disastro” lasciando mine intorno alle case e ai cadaveri.
Volodymyr Zelensky ha lanciato l’avvertimento mentre la Russia ha continuato a ritirare le sue forze di terra lontano da Kiev. “Stanno lasciando l’intero territorio”, ha detto il presidente ucraino. “Ci sono mine, persino i corpi di persone che sono state uccise. Ci sono molti cavi di disturbo, molti altri pericoli”.
Zelensky ha esortato gli ucraini ad attendere fino a quando non sarà stato loro assicurato che le aree siano state ripulite dalle mine e che i pericoli dei bombardamenti siano passati prima di riprendere la loro vita normale.
All’inizio di questa settimana Mosca ha dichiarato che ridurrà l’attività militare vicino alla capitale ucraina e alla città settentrionale di Chernihiv.
Mentre i russi continuavano a bombardare dall’alto, le truppe ucraine sfruttarono il ritiro a terra organizzando contrattacchi e riprendendo un certo numero di città e villaggi.
Cronaca
Apre a Palermo il Crc, che assiste i cittadini “cattivi pagatori” per accedere al credito – VIDEO
L’obiettivo è quello di andare incontro ed assistere i tantissimi cittadini italiani e non solo (20 milioni di abitanti) nelle “blacklist”
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Apre anche a Palermo il “Crc”, Centro riabilitazioni creditizie: la nuova sede, appena inaugurata, sarà attiva in via Imperatore Federico 100 (telefono 328.7595712). L’obiettivo della società è quello di andare incontro ed assistere i tantissimi cittadini italiani e non solo (20 milioni di abitanti) che devono fare i conti con le cosiddette “blacklist”, liste che li “bollano” come “cattivi pagatori”.
Una sorta di “marchio d’infamia” che preclude ogni accesso al credito e annulla, spesso, perfino la possibilità di aprire un normalissimo conto corrente bancario.
L’acronimo Crif è in realtà un autentico “incubo” in grado di destabilizzare imprese e famiglie. E’ sufficiente infatti essere iscritti nelle sue temutissime liste per evocare problemi reali e tangibili in merito ai propri rapporti con istituti di credito e finanziarie in genere.
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Crif, infatti, decreta con algida determinazione l’impossibilità di accedere a mutui e finanziamenti in senso lato. La CRIF, o Centrale rischi di intermediazione finanziaria, è una società privata fondata a Bologna nel 1988, che gestisce un articolato sistema di informazioni creditizie e di business information, in particolare quelle riguardanti eventuali posizioni debitorie dei soggetti censiti.
Attiva in quattro continenti (Europa, America, Africa e Asia), CRIF è determinante in Italia nelle valutazioni a supporto dell’erogazione e della gestione del credito al consumo e si pone al primo posto nell’Europa continentale nel settore delle informazioni creditizie (SIC).
Pur proponendosi come partner utile per ridurre i rischi commerciali e di credito e prevenire le frodi, CRIF è tuttavia, e non di rado, un grosso macigno sul già tormentato e faticoso accesso al credito da parte di famiglie e imprese.
CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie) si occupa in particolare di:
riabilitazione creditizia in senso ampio;
protesti;
fallimenti;
cancellazione della segnalazione come “cattivi pagatori” da tutte le banche dati pubbliche e private;
opposizione agli atti derivanti dalle società di recupero crediti;
saldo e stralcio;
consulenza e assistenza in fase stragiudiziale di alcuni provvedimenti di volontaria giurisdizione;
La società agisce sia per vizi formali che sostanziali della segnalazione, verificando, cioè, che la banca o la finanziaria, quando ha segnalato il richiedente, abbia rispettato leggi, regolamenti, decreto legislativo del 2003, codice deontologico, istruttorie, notifiche, termini, modi e codice comportamentale previsti dalla legge.
Crc opera quindi anche eseguendo opposizioni motivate ed efficaci contro le segnalazioni fatte da società di recupero crediti contestando, in presenza dei giusti presupposti, il loro operato nei confronti del cliente ed assistendo quest’ultimo in tutte le fasi della procedura, ivi compresa quella, eventuale, di saldo e stralcio.
Un baluardo, insomma, a difesa non solo di diritti inalienabili ma anche di quegli aspetti delicati e umani che questa problematica induce sia da un punto di vista economico-finanziario che psicologico nei diretti interessati, che spesso, come confessano loro stessi, ‘sentono in bocca il sapore amaro della sconfitta e sulla propria pelle la vergogna di aver deluso i propri cari’.
Il successo, come fa sapere la società, ad oggi si attesta “su valori percentuali prossimi al 100% delle richieste accolte e portate a compimento”. Ecco perché CRC s.r.l. è oggi riconosciuta come centro d’eccellenza a livello nazionale nel suo campo d’azione, tanto da essere accreditata ed aver stipulato apposite convenzioni con le più importanti e prestigiose associazioni di categoria a livello nazionale, che l’hanno voluta coinvolgere e rendere protagonista nella stesura del libro dal titolo quanto mai significativo “Le segnalazioni nelle banche dati e il blocco all’accesso al credito”. Da oggi, una sede anche a Palermo.
LA BROCHURE:
Nel servizio Medianews-Teleone, interviste di Sonia Hamza:
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Cronaca
Celebrati i 130 anni degli oleifici Barbera: Palermo, un successo da cinque generazioni – VIDEO
Da cinque generazioni un simbolo dell’eccellenza agroalimentare siciliana e della forza del Made in Italy sui mercati internazionali
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Il 2024 si è confermato ancora un anno difficile per l’olivicoltura siciliana, con un calo della produzione di olio superiore al 50% rispetto agli anni precedenti.
“Il clima e gli effetti della siccità hanno influito in maniera significativa sul raccolto”, spiega Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura. “Tuttavia, il settore ha dimostrato una certa resilienza, e con il nuovo piano di sviluppo rurale puntiamo a sostenere gli imprenditori agricoli attraverso finanziamenti mirati”.
A Palermo, l’olio siciliano è stato protagonista dell’evento “Olio di famiglia – 130 anni di storia”, organizzato per celebrare i 130 anni della Premiati Oleifici Barbera.
Manfredi Barbera, Ceo dell’azienda fondata nel 1894, ha sottolineato l’importanza di coniugare tradizione e innovazione per affrontare le sfide attuali.
“Da dieci anni collaboriamo con l’Università su campi sperimentali per identificare le varietà siciliane più adatte a sistemi di coltivazione moderni, come la Calatina e la Nocella, che resistono meglio alla siccità”.
Un aspetto chiave dell’approccio innovativo è la creazione di un grande bacino idrico per raccogliere acqua, garantendo risorse durante le emergenze. “L’ulivo è una pianta forte“, afferma Barbera. “Spero che riesca ad adattarsi ai cambiamenti, evitando il destino dei dinosauri”.
L’evento si è svolto al Teatro Politeama di Palermo, e questo hanno partecipato artisti di fama nazionale e istituzioni. Dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, una lode al successo dell’olio Barbera, definito un simbolo dell’eccellenza agroalimentare siciliana e del Made in Italy sui mercati internazionali.
Video tratto dal tg Medianews – Interviste di Roberta Giuffrè:
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Tempesta Bert e shock in aeroporto a Londra: aereo rischia di schiantarsi – VIDEO
[video src="https://www.teleone.it/wp-content/uploads/2024/11/londra-aereo-atterraggio-bert.mp4" poster="https://www.teleone.it/wp-content/uploads/2024/11/londra-aereo-atterraggio-bert.mp4"]Disagi e venti violenti tra Inghilterra, Scozia e Galles, ma nessun ferito grave: ecco il video dall’aeroporto di Heathrow
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La tempesta Bert ha colpito duramente il Regno Unito durante lo scorso fine settimana, portando piogge torrenziali e venti impetuosi, che hanno creato particolari difficoltà in diverse regioni. Inghilterra, Galles e Scozia sono stati i territori più colpiti, con circa 300 allarmi per nubifragi emessi dalle autorità.
Le condizioni meteorologiche avverse non hanno risparmiato neanche i trasporti aerei. Un video, diventato virale sui social, mostra un aereo che fatica a completare l’atterraggio all’aeroporto di Heathrow, sfidando i venti furiosi.
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Nonostante i disagi, le operazioni si sono svolte senza gravi conseguenze. British Airways ha rassicurato i viaggiatori con un messaggio pubblicato sulle proprie pagine social: “La tempesta di sabato ha causato molti disagi durante il fine settimana, ma siamo contenti che le cose siano state gestite bene e che siate atterrati tutti sani e salvi”. Ecco le immagini diffuse sul web:
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La Nazionale deve arrendersi: 1-3, la Francia “strappa” il primo posto – VIDEO Gol highlights
La squadra guidata da Didier Deschamps parte forte e passa in vantaggio dopo appena due minuti con un colpo di testa di Adrien Rabiot
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L’Italia viene sconfitta 3-1 dalla Francia al Meazza nell’ultima giornata della fase a gironi della Nations League 2024/2025 e chiude al secondo posto nel gruppo 2 della Lega A: decidono la doppietta di Adrien Rabiot e un autogol di Vicario sulla punizione di Lucas Digne, di Cambiaso la rete italiana.
La squadra guidata da Didier Deschamps parte forte e passa in vantaggio dopo appena due minuti con un colpo di testa di Adrien Rabiot sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Digne.
Gli azzurri provano subito a reagire allo svantaggio, arrivando alla conclusione al 9′ con Barella, ma Maignan blocca senza problemi. La formazione transalpina si difende in maniera molto ordinata e l’Italia fa fatica a trovare i giusti spazi per colpire gli avversari. Al 25′ Di Lorenzo tenta il colpo di testa su cross di Dimarco da punizione, ma non inquadra lo specchio della porta.
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I ragazzi di Luciano Spalletti attaccano, ma al 33′ è ancora la Francia ad andare a segno con uno sfortunato autogol di Guglielmo Vicario (in campo al posto di Donnarumma fermato da un virus intestinale) sul calcio di punizione di Lucas Digne. Neanche il tempo di gioire per i francesi, che gli azzurri accorciano le distanze due minuti più tardi con Andrea Cambiaso: l’esterno della Juventus sfrutta il traversone di Dimarco e deposita la palla in fondo al sacco.
Le due squadre, dunque, vanno a riposo sul parziale di 1-2. Nella ripresa l’Italia ha un approccio un pò superficiale e perde qualche pallone di troppo, prestando il fianco alle offensive dei transalpini e al 58′ deve pensarci Vicario a dire di no a Nkunku. Gli azzurri rispondono con i tentativi dalla distanza di Dimarco e Locatelli, che però si perdono sul fondo. Al 65′ la Francia torna avanti di due gol grazie alla doppietta di Adrien Rabiot, che sfrutta il cross su punizione di Digne per realizzare l’incornata vincente.
La compagine di Luciano Spalletti replica ancora una volta con un tiro impreciso di Cambiaso, che termina sul fondo. Le sostituzioni del commissario tecnico azzurro scuotono la squadra che, dopo aver fallito una clamorosa chance con Kean in pieno recupero, deve arrendersi 3-1 contro i transalpini. In virtù di questo risultato la Francia vola ai quarti di finale da prima in classifica grazie alla differenza reti, mentre l’Italia accede al prossimo turno da seconda del girone, dove incontrerà una tra Germania, Spagna e Portogallo. (foto Ipa-Italpress)
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