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Sicilia

Brutali aggressioni e rapine nei luoghi della movida: arrestata banda a Palermo

Aggredivano le persone anche senza motivo: violenze con bottiglie di vetro o bastoni nei luoghi della movida. Scattano arresti a Palermo

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“Arabzone 90133”. Era questo il loro “nome di battaglia”: zona araba, con il Cap del centro storico di Palermo e i luoghi della movida. E’ proprio qui che una banda di magrebini e italiani aggrediva con violenza e rapinava le vittime prese di mira.

“Il branco alimentava il proprio potere e predominio con i profili social su Tik Tok, Youtube e Instagram con quasi mille e cinquecento follower”, sono state le rivelazioni degli inquirenti. (continua sotto)
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Nella zona attorno a via Maqueda, nel centro storico è stato anche picchiato e rapinato un poliziotto libero da servizio che era intervenuto per proteggere alcune coppie e un disabile in carrozzina aggrediti. In quell’occasione il poliziotto sparò alcuni colpi di pistola in aria.

Sono 11 le persone, sei maggiorenni e cinque minorenni, raggiunte da un provvedimento cautelare del gip di Palermo ed eseguite dalla squadra mobile che ha condotto le indagini. Cinque sono finiti in carcere, uno ai domiciliari e i minorenni, due al Malaspina e tre in comunità. La banda sarebbe responsabile di aggressioni, alcune violente, con bottiglie di vetro rotte e bastoni: le vittime erano i giovani che trascorrevano le notti nei pub della zona. I pestaggi e le rapine sarebbero avvenute da gennaio al 15 giugno.

“‘Qua rispetti chi temi mica chi ti tratta bene’ oppure ‘Certi personaggi che ci portiamo dietro sono più terribili di quelli che abbiamo dentro’. Queste sono le frasi a commento dei raid, postate sui social sotto il profilo ‘Arabzone90133′”.

Questo quanto ricostruito dal questore di Palermo, Leopoldo Laricchia. “Il gruppo, o meglio il branco – dice Laricchia – di giovanissimi, alcuni maggiorenni altri minorenni, prevalentemente di origine maghrebina, seconda generazione di immigrati, parte dei quali nati a Palermo, esaltavano azioni criminali come rapine, furti, aggressioni senza motivo, tutte commesse in centro intorno a via Maqueda, e tutte nei confronti di altri giovani, anche disabili, dall’inizio dell’anno fino a qualche settimana fa, quando il cerchio degli investigatori della polizia di Stato ha iniziato a stringersi attorno a loro”.
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Cronaca

Rimane incastrato e muore a 31 anni fra cabina e porta ascensore: dramma nel Catanese

La tragedia si è consumata in un condominio di Aci Sant’Antonio: nulla da fare per l’uomo quando sono arrivati i sanitari del 118

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Drammatico incidente nella provincia di Catania, dove un operaio, manutentore di ascensori, ha perso la vita dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano.

La tragedia si è consumata in un condominio di Aci Sant’Antonio, e l’uomo aveva 31 anni. Il corpo è stato recuperato e liberato dai vigili del fuoco del distaccamento di Acireale del comando provinciale di Catania.

A constatare il decesso sono stati i medici del 118, giunti sul posto dopo l’allarme lanciato. Dentro la cabina dell’ascensore era presente una donna, che è stata soccorsa dai sanitari perché in stato di shock. Sul posto anche i carabinieri, per far luce su quanto avvenuto.

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Cronaca

Ponte sullo Stretto, cantieri al via fra pochi mesi? Per Webuilt “è una follia non farlo”

Parla Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, che risponde alla domanda se siano possibili al più presto i primi cantieri

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“Penso di sì, giustamente le tante osservazioni del Mase sul progetto bisognerà raffrontarle alle oltre 5.000 tavole che compongono il progetto, che è molto grande, sofisticato e all’avanguardia”.

Così Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, risponde alla domanda se sia ancora possibile che i primi cantieri per il ponte sullo Stretto di Messina partano entro l’estate.

È una follia non farlo“, ha detto Salini riferendosi alle polemiche sull’opportunità di un progetto “difficile, complesso” una sfida dalla quale, come società, “probabilmente rimetteremo dei denari”.

“Il ponte non lo farà la politica, ma i migliori tecnici. Il documento prodotto dalla commissione Via – dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini – rientra nelle attività ordinarie previste per qualsiasi progetto sottoposto a valutazione ambientale, non rappresenta assolutamente una bocciatura del progetto, anzi, il ministero dell’Ambiente ha comunicato la procedibilità dell’istanza di via avanzando richiesta di integrazioni documentali e istruttorie in linea con le procedure di opere assimilabili”.

“La bontà del progetto non viene messa in discussione – spiega nel corso del question time in Senato, parliamo di un progetto strategico che darà lavoro, sviluppo e speranza a due terre con alto tasso di disoccupazione”, aggiunge.

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Cronaca

Vasto incendio nel Ragusano, vigili e canadair “lottano” anche contro il forte vento

A rendere tutto più complicato sono anche le condizioni del terreno

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Intervento difficile, e le condizioni peggiorano per il fortissimo vento che sta soffiando sulla Sicilia, già a partire dalla giornata di ieri. Un incendio minaccia da ieri sera l’area protetta di Randello, a Ragusa.

Da Ragusa e Santa Croce Camerina sono arrivate alcune squadre di vigili del fuoco per “lottare” contro le fiamme, ma a parte il vento, a rendere tutto più complicato sono anche le condizioni del terreno.

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Per agire sul posto, oltre ai vigili, è stato richiesto l’intervento di canadair. La Regione quest’anno ha deciso di anticipare l’inizio della campagna antincendi, che di norma inizia a giugno. Già nei mesi scorsi le fiamme avevano colpito e distrutto 350 ettari di vegetazioni a Castellammare del Golfo (LEGGI), nella zona del monte Inici. (foto Quotidiano di Ragusa)

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Cronaca

Caltanissetta, giornalista morto dopo intervento: “Omicidio colposo e falsità”, fissata udienza

Il cronista è deceduto all’età di 74 anni, al Sant’Elia di Caltanissetta, dopo essere stato sottoposto a intervento di chirurgia vascolare

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L’udienza preliminare per i cinque medici indagati per la morte di Lino Lacagnina, giornalisa de La Sicilia, è stata fissata per il 21 maggio prossimo.

L’uomo era deceduto all’età di 74 anni, al Sant’Elia di Caltanissetta, dopo essere stato sottoposto ad un intervento di chirurgia vascolare. Si tratta di quanto avvenuto poco più di un anno fa, il 24 febbraio 2023.

Gli indagati sono il primario di chirurgia vascolare dell’ospedale, due chirurghi vascolari, il primario di Radiologia ed il direttore del reparto di Chirurgia vascolare del presidio ospedaliero universitario Santa Maria della Misericordia di Udine, presente al momento dell’intervento.

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La denuncia era stata presentata dalla moglie e dalle sorelle del giornalista, e adesso i cinque medici sono indagati per omicidio colposo, aggravato dal non avere seguito le linee guida. Inoltre a tre degli imputati viene contestato anche il reato di falsità materiale in atti pubblici.

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