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Ucraina, allarme a Mariupol: “Casi di colera, parti della città già in quarantena”

Allarme colera a Mariupol: “Parti della città già messe in quarantena dalle autorità russe. Casi segnalati già da giorni” – LEGGI

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La preoccupazione cresce ancor di più, per la guerra in Ucraina. La battaglia prosegue nella parte orientale del Paese, ma intanto è a sud, e in particolare a Mariupol, che la condizione è particolarmente complessa.

Secondo le ultime informazioni circolate, nella città che è stata conquistata dalla Russia, dopo il lungo assedio si sarebbe diffusa una epidemia di colera. E per questa ragione anche le forze del Cremlino avrebbero deciso di mettere in quarantena diverse parti della città stessa. (continua sotto)

La situazione è andata peggiorando con il tempo, e secondo le fonti ucraine, oltre a mancare cibo ed acqua, a Mariupol si starebbero accumulando in maniera drammatica i corpi delle vittime e tutti i rifiuti di questi lunghi mesi di guerra. Il consigliere del sindaco, Andryushchenko, ha dichiarato alla tv che la città si sta preparando ad una epidemia, epidemia di colera che avrebbe appunto costretto i funzionari russi a “chiudere” la città con una quarantena.

“La gente sta invano in fila per sei ore – ha spiegato poi Andriushchenko – nel caldo e al sole. Non c’è acqua potabile e non è possibile reperirla da nessuna parte nel territorio. Negli ultimi giorni ogni ora almeno dieci persone vengono portate in ospedale per svenimento. La puzza che giunge dall’obitorio, a 200 metri di distanza, diventa ogni giorno più intensa”.

“La parola colera si è sparsa tra gli ufficiali della città e i loro supervisori. Per quanto ci riguarda, l’epidemia è già iniziata”, ha detto Andryushchenko, mentre segnalazioni indicano che i primi casi sospetti di colera sono stati segnalati nella regione già dal primo giugno.

“A causa delle sepolture di massa e della mancanza di accesso all’acqua potabile – ha sottolineato il vice ministro della Salute ucraino, Igor Kuzin – comprendiamo che i rischi aumenteranno gradualmente data la temperatura dell’aria, perchè il caldo può contribuire alla diffusione di malattie infettive”.

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Va a mangiare la pizza col marito, si sente male e muore: tragedia ad Alatri

Trasportata d’urgenza all’ospedale “Spaziani” è arrivata purtroppo già senza vita: disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso

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Un improvviso malore ha stroncato la vita di Silvia Licocci, residente in località Monte San Marino, ad Alatri.

La donna, madre di due figli e grande tifosa del Frosinone Calcio, si è sentita male dopo aver mangiato una pizza con il marito.

Trasportata d’urgenza all’ospedale “Spaziani”, è arrivata purtroppo senza vita. Le autorità hanno disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

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Il gruppo di tifosi “I Leoni del Matusa” l’ha ricordata con un commovente messaggio sui social: «Sei entrata come un uragano nelle nostre vite, te ne sei andata in punta di piedi. Sei stata una leonessa con il cuore giallazzurro, sempre presente e combattiva. Eri la nostra Trem e lo resterai per sempre”. Un ricordo che sottolinea il profondo legame tra Silvia e la comunità tifosa.

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News e Focus

A 70 e 90 anni… superstar: anziane sventano truffe, tre giovani arrestati a Trani

Le donne salvano gioielli e denaro grazie a un corso tenuto dai carabinieri: in manette i truffatori, bloccati in flagranza di reato

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La prontezza di due donne anziane, una 90enne di Bisceglie e una 70enne di Minervino Murge, ha portato all’arresto di tre presunti truffatori.

Decisiva è stata la partecipazione delle donne a un corso di sensibilizzazione organizzato dai carabinieri, che aveva lo scopo di prevenire raggiri ai danni delle fasce più vulnerabili.

In entrambi i casi, il modus operandi era lo stesso: i truffatori contattavano le vittime spacciandosi per carabinieri o parenti in difficoltà, chiedendo contanti e gioielli per presunte emergenze. Grazie ai consigli ricevuti durante il corso, le donne si sono insospettite e hanno contattato i veri carabinieri, che sono intervenuti tempestivamente.

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Il primo caso risale a martedì scorso, quando un 24enne e un 20enne hanno tentato di truffare la pensionata di Bisceglie. Uno dei due si è finto nipote della donna, sostenendo di essere bloccato in caserma per problemi legali. Chiedeva denaro e gioielli come cauzione. La vittima, intuendo l’inganno, ha avvisato i carabinieri, che hanno arrestato i truffatori poco prima che raggiungessero la sua abitazione.

Poche ore dopo, a Minervino Murge, un 40enne campano ha cercato di raggirare una 70enne, simulando un incidente stradale causato dal marito della donna. Il truffatore, fingendosi un carabiniere, le chiedeva di risarcire i danni con gioielli. Nonostante il tentativo di rendere credibile la farsa facendola telefonare a un falso 112, la donna ha agito con lucidità e ha allertato i veri militari.

I tre giovani sono stati arrestati in flagranza di reato e condotti nel carcere di Trani. La loro posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. I carabinieri sottolineano l’importanza di iniziative educative per prevenire simili reati.

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Cronaca

L’aereo, un lusso: arriva il Natale, per Palermo e Catania prezzi voli già alle stelle

Tariffe aeree crescono per le festività, con picchi oltre i 1.200 euro. Assoutenti: “Un salasso annuale senza soluzione”

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Viaggiare in Italia durante le festività natalizie si conferma, anche per quest’anno, un’impresa costosa. Le tariffe aeree, secondo un monitoraggio condotto da Assoutenti, hanno già superato la soglia dei 600 euro per molte tratte, rendendo gli spostamenti un vero e proprio lusso.

Per un biglietto economy da Genova a Catania, andata e ritorno tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, il costo è di 623 euro, anche scegliendo orari scomodi come la mattina presto o la sera tardi.

Gli scali siciliani risultano i più cari: da Bologna a Palermo servono 402 euro, da Trieste a Catania almeno 445 euro.

Partendo da Milano, si pagano 330 euro per Palermo, 395 euro per Catania e 421 euro per Crotone.

In alcuni casi, i prezzi raggiungono livelli esorbitanti: un volo per Catania può costare fino a 889 euro, mentre il record lo detiene un biglietto Milano-Cagliari, che può arrivare a 1.228 euro.

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La Sardegna, seppur meno costosa, non è immune all’aumento dei prezzi. Da Torino a Cagliari si spendono almeno 251 euro, da Venezia 228, da Pisa 215 e da Milano 147 euro, salvo impennate in base alla compagnia e all’orario.

Inoltre, i prezzi indicati non comprendono i costi aggiuntivi, come il bagaglio a mano o la scelta del posto, che possono far lievitare ulteriormente la spesa.

“Spostarsi in Italia durante le festività continua ad essere un salasso che svuota le tasche dei cittadini”, dichiara Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti.

“L’emergenza caro-voli si ripresenta puntualmente ogni anno, nonostante gli allarmi dei consumatori e i proclami della politica. Una situazione che sembra, purtroppo, senza soluzione”.

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News e Focus

Shock all’Università: palma sradicata dal vento, tre ragazzi travolti e gravemente feriti

Vento forte e paura nel campus di Fisciano: gravi le condizioni di un giovane 25enne

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Un grave incidente si è verificato nel campus dell’Università di Salerno, a Fisciano, quando un grosso pino è crollato a causa delle violente raffiche di vento che hanno colpito la zona fin dal mattino.

Erano circa le 13.40 di venerdì, orario di pausa pranzo per molti studenti e docenti, quando l’albero si è abbattuto con forza, colpendo tre persone.

Il bilancio è pesante: un giovane di 25 anni ha riportato gravi lesioni alla colonna vertebrale, un trauma cranico e uno pneumotorace. Ricoverato d’urgenza all’ospedale Ruggi di Salerno, è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico. Sebbene l’operazione sia riuscita, la prognosi resta riservata.

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Feriti in modo meno grave un 20enne di Altavilla Silentina e un altro 25enne di Somma Vesuviana, anch’essi trasportati al Ruggi. Sul luogo della tragedia sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, che hanno dovuto tagliare i rami dell’albero per liberare le vittime, e i soccorritori del 118. Presenti anche i carabinieri per i rilievi del caso.

L’incidente è avvenuto in una giornata particolarmente intensa per l’ateneo, che ospitava centinaia di studenti impegnati nei percorsi formativi post-laurea. Il rettore Vincenzo Loia, accompagnato da alcuni docenti, si è recato in ospedale per accertarsi delle condizioni dei feriti.

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