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Esplode portellone sul Boeing: panico a bordo, atterraggio d’emergenza – VIDEO

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Venti minuti dopo la partenza, l’aereo è atterrato per lo scoppio in una uscita di sicurezza posteriore

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Le immagini che sono finite sui social sono davvero da brividi. Tragedia sfiorata, e panico a bordo di un volo dell’Alaska airlines, che per un incredibile incidente è stato costretto ad un atterraggio di emergenza in Oregon.

Venti minuti dopo la partenza, l’aereo ha effettuato manovra d’emergenza a causa dell’esplosione del portellone di una uscita di sicurezza posteriore, che era disattivata. Fra le persone a bordo, quasi 200, non ci sono stati fortunatamente feriti, ma l’esperienza è stata traumatica, così come mostrato anche sul web da coloro che hanno postato il video.

Nelle immagini, si vede il pannello che si stacca, con un buco nella fusoliera, il vento gelido che entra in aereo, le maschere d’ossigeno che scendono per essere indossate. E, nel frattempo, si vede anche qualche oggetto e qualche vestito che vola fuori dall’aereo.

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Si tratta di quanto accaduto ad un Boeing 737 max9 dell’Alaska airlines, incidente che ha fatto sì che la compagnia bloccasse per precauzione tutti i suoi altri 65 aerei. La Federal aviation administration (Faa), l’agenzia Usa preposta alla sicurezza aerea, ha annunciato di aver ordinato la messa a terra temporanea di 171 velivoli in tutto il mondo, disponendo ispezioni immediate prima che possano tornare in volo.

L’aereo era partito dall’aeroporto Internazionale di Portland alle 17.05 locali per Ontario, in California. Subito dopo il decollo, l’equipaggio in cabina ha segnalato un “problema di pressurizzazione”. La porta extra viene generalmente installata dalle compagnie aeree low cost che utilizzano posti extra per i quali sono necessari più percorsi per l’evacuazione.

Tali porte, tuttavia, sono permanentemente disattivate, sui jet dell’Alaska Airlines. Quando è avvenuto l’incidente, l’aereo si trovava a 4876 metri di quota, prima di scendere per l’atterraggio di emergenza a 3000 metri, sotto la cui soglia la respirazione è considerata possibile per persone sane senza ossigeno extra.

L’aereo era stato certificato idoneo al volo in ottobre ed era stato appena consegnato. “Un evento raro”, ha commentato Alaska Airlines, prima di annunciare che “ogni aeromobile sarà riportato in servizio solo dopo una manutenzione completa e ispezioni di sicurezza”.

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Boato ed esplosione: fulmine colpisce il vulcano durante l’eruzione – VIDEO

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VIDEO – Situato nel sud del Guatemala, è considerato il più attivo dell’America Centrale: ecco le immagini che sono state diffuse sul web

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Nelle immagini si sente la violenta esplosione mentre dalla montagna esce materiale piroclastico e lava. Lo spettacolo della natura ha sorpreso i numerosi turisti che hanno visitato il vulcano, situato nel sud del Guatemala e considerato il più attivo dell’America Centrale. Ecco le immagini, diffuse sul web:

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Isola dei famosi, la clip decisiva per l’esclusione di Francesco Benigno – VIDEO

“Avevamo deciso di non mandarle in onda per una forma di rispetto anche verso Francesco”, ha spiegato la conduttrice Vladimir Luxuria: VIDEO

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Pubblicata, alla fine, la clip che ha portato alla decisione della produzione de L’Isola dei famosi di squalificare l’attore palermitano Francesco Benigno.

“Avevamo deciso di non mandarle in onda – ha spiegato la conduttrice, Vladimir Luxuria – per una forma di rispetto sia verso il pubblico, ma anche nei confronti dello stesso Francesco”. (continua sotto)

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Alla fine, però, la scelta è stata contestata dal diretto interessato che in questi giorni, in più occasioni, ha continuato ad attaccare chi lavora al programma con dichiarazioni pubbliche mettendo in discussione l’onestà e la trasparenza di un gruppo di lavoro e anche la mia. Per questo, contrariamente a quanto avremmo voluto, siamo costretti a mostrarle”, ha concluso Luxuria. Ecco il video:

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Abbandona cagnolino, poi fugge: lo straziante inseguimento – VIDEO

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Padrone abbandona cane, lui lo insegue per strada: le strazianti immagini della corsa dell’animale – VIDEO

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Ha abbandonato il cagnolino per strada, ed è fuggito via. Nonostante l’animale cercasse di risalire sulla vettura. Questo quanto immortalato in un video da un automobilista in California. A Long beach le immagini sono state però salvate e pubblicate sui social, dove sono diventate in breve tempo virali.

Il bull terrier nel video insegue disperatamente il proprio padrone. Dopo diversi appelli sui social, il cane è stato rintracciato, salvato, e portato in un rifugio per animali. Il padrone, tuttavia, non è stato più trovato. Ecco le toccanti immagini, diffuse sul web:

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Cronaca

L’addio a Vincenzo Agostino, Lorefice: “Una sentinella nella notte” – VIDEO

Cattedrale gremita da migliaia di persone per l’ultimo saluto al padre coraggio simbolo della lotta alla mafia

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“Vincenzo Agostino è stato da trentacinque anni – insieme alla sua amatissima moglie Augusta Schiera -, da quel tormentoso 5 agosto 1989, una vedetta, una sentinella, un vegliardo. Nonostante il buio della notte, allorché nel suo spirito poteva scendere una schiacciante angoscia, è diventato una fonte di incrollabile speranza per noi tutti, per questa nostra terra martoriata e per l’intero Paese; e particolarmente per i suoi cari e per noi che oggi lo salutiamo con il cuore spezzato ma con immensa ammirazione e con uno speciale debito di riconoscenza”.

LEGGI: Se n’è andato “papà coraggio” Vincenzo Agostino: una vita in nome del figlio Nino – VIDEO

Così l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nel corso dell’omelia per i funerali di Vincenzo Agostino, in una cattedrale gremita da migliaia di persone per l’ultimo saluto al padre coraggio simbolo della lotta alla mafia e conosciuto per la sua lunga barba bianca che non ha mai tagliato dal 5 agosto 1989, quando cosa nostra uccise il figlio Nino, poliziotto, insieme alla moglie incinta Ida Castelluccio.

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“La lunga barba bianca di Vincenzo Agostino – sottolinea l’Arcivescovo di Palermo – ha rappresentato per noi il segno della resistenza attiva e proficua alla mafia e alle tante forme del “male strutturato” che ardiscono eliminare finanche – come lui stesso ebbe a dire – il «bene di un figlio, di una nuora, di un bambino […] mai conosciuto»; che sterminano Nino, un onesto e accorto servitore dello Stato, la sua giovane moglie Ida e il bambino che avevano concepito da pochi mesi; insanguina le strade della città, sparge afflizione nelle case e nelle famiglie, pianifica depistaggi, compra silenzi e connivenze anche tra esponenti del potere politico e delle istituzioni dello Stato. Questa è la notte! La notte delle persone, la notte delle comunità, del raffreddamento dei cuori, dell’idolatria del potere e delle cose materiali. L’eclissi del patto di fedeltà. Degli alti valori umani. Del rigore etico privato e pubblico. Della formazione delle coscienze. Ma quella barba è stata anche narrazione del suo vegliare nella notte, dell’uomo che con gli occhi penetra l’oscurità e attende con certezza l’irrompere della luce della verità che l’orgoglio e la tracotanza di uomini corrotti e alla ricerca di potere credono di sopraffare. Ha infuso speranza. Ha chiesto di non assopirci. Ci ha provocati a non cadere nell’indifferenza deresponsabilizzante e a non abituarci al male. Quella barba è quei capelli bianchi che esaltavano i suoi occhi pieni di luce nonostante le tenebre, sono stati per noi monito a rinnovarci, a rimanere desti, a porre domande: «se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!» (Is 21,12)”.

“La provata ma fulgida vita di Vincenzo e di Augusta – innamorati per sempre – ci sollecita – aggiunge monsignor Lorefice – a non indietreggiare dinanzi alle tenebre, di non abituarci al male, di non unirci agli empi e alle loro macchinazioni, di non patteggiare mai con i corrotti, di non farci avvincere dal laccio di una bramosia insensata e funesta (cfr 1Tm 6,9). Ha annunciato capacità di attesa, fermezza, indefettibilità, coerenza, resistenza, ricerca della verità e soprattutto speranza. Impegno per una città riscattata dal male. Lotta sincera, non simulata, alla criminalità organizzata, alla mafia, alle mafie che continuano imperterrite ad uccidere e a devastare le nostre città e le nostre case, i nostri figli. L’Evangelista Luca nel Vangelo descrive l’anziano vegliardo Simeone «uomo giusto e timorato di Dio» (Lc 2,25), che sa attendere attivamente, dentro lo scorrere della sua vita, l’adempimento delle promesse messianiche di Dio al suo «popolo Israele». Nell’incontro con Gesù, nel quale Simeone discerne la realizzazione della promessa fattagli dallo Spirito di vedere prima di morire il Messia del Signore, l’anziano vegliardo non dice: “ora posso scomparire”, ma: “ora è finito il tempo della mia fatica”.

“E’ finita la fatica di Vincenzo. Ora ci è chiesto di assumerla di portarla avanti noi. Il testimone passa a noi. Siamo qui per questo, per continuare a vegliare nella notte. E’ il modo migliore per dimostrare a tutti voi cari congiunti, e in particolare a voi carissime Flora e Nunzia e a voi nipoti, a te carissimo Nino, la nostra vicinanza e la nostra gratitudine a papà e a nonno Vincenzo. In una città che ha assistito al sacrificio di tanti uomini e donne delle istituzioni, della società civile e della Chiesa palermitana, possa la sua credibile e costante testimonianza continuare ad essere uno sprone nella costruzione di una città degli uomini giusta e solidale, libera dalle “strutture di peccato” mafiose e dalla corruzione e dalla falsità imperante. Ci sostenga la fede in Gesù Cristo risorto dai morti, alimentata dalla speranza dei cieli nuovi e della Terra nuova, così come ha sostenuto Vincenzo e Augusta”. (Italpress)

Di seguito, il servizio Medianews-Teleone di Gabriella Ricotta

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