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News e Focus

“Io capitano” miglior film e regia, 6 David di Donatello a “C’é ancora domani”

Con le sue 19 candidature totali, il film di Paola Cortellesi non è stato l’asso pigliatutto dell’edizione numero 69

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“Io capitano” di Matteo Garrone vince il David di Donatello per il miglior film e per la migliore regia. Sempre a “Io capitano” sono andati anche i David per il miglior montaggio a Marco Spoletino, per la fotografia a Paolo Carnera, per la produzione ad Archimede, Rai Cinema, Pathe e Tarantula, per gli effetti visivi a Laurent Creusot e Massimo Cipollina, e per il miglior suono a Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Mirko Perri e Gianni Pallotto.

Garrone, ricevendo il premio per la migliore regia, ha voluto ringraziare tutti gli attori che hanno «fatto davvero il viaggio», e lasciare la parola a Mamadou, che lo ha ispirato, e ai due giovani attori protagonisti da cui sono partiti le dediche alle ONG che salvano, a tutti coloro che sono morti nel deserto e in mare nel tentativo di raggiungere il sogno e l’appello “Basta morti in Palestina”.

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“C’è ancora domani”, con le sue 19 candidature totali, non è stato l’asso pigliatutto dell’edizione numero 69 dei David di Donatello. Sono stati sei i premi portati a casa dal film che ha segnato l’esordio alla regia di Paola Cortellesi che, oltre a mettere in bacheca personalmente la statuetta per il miglior esordio e quello per la migliore attrice protagonista, ha inanellato quello per l’attrice non protagonista conquistato da Emanuela Fanelli, della sceneggiatura originale con Furio Andreotti, Giulia Calenda e ancora Paola Cortellesi, il David del pubblico grazie agli oltre 5 milioni di spettatori che hanno visto il film, e pure il David Giovani assegnato. Tre i David conquistati da “Palazzina Laf”, opera prima di Michele Riondino che si è imposto come attore protagonista.

Al film di impegno civile sono andati anche i David per il miglior attore non protagonista assegnato a Elio Germano, e per la migliore canzone originale, “La mia terra”, a Diodato. A “Rapito” sono andati i premi per la miglior sceneggiatura non originale a Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli, per la migliore scenografia ad Andrea Castorina e Valeria Vecellio, per i migliori costumi a Sergio Ballo (che ha polemizzato perchè il premio non è stato consegnato al Teatro 5, ma allo Studio 14, e per quello che ha definito «l’antisemitismo dell’Europa») e Daria Calvelli, per la miglior acconciatura ad Alberta Giuliani.

A caratterizzare l’edizione 2024 dei David è stato lo spettacolo affidato ai conduttori Carlo Conti, Alessia Marcuzzi con Fabrizio Biggio che ha cominciato lo spettacolo sul tappeto rosso. Sul palco sono saliti anche Mahmood che ha rotto il ghiaccio della serata con “Tuta Gold” dopo l’omaggio a Fellini, Giorgia che ha cantato “I feel love” in occasione del David alla carriera a Giorgio Moroder, Irama che con “Ovunque sarai” ha omaggiato tutti gli attori scomparsi da poco, e Malika Ayane che ha fatto lo stesso con “What a wonderful world” per i 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni. Tutti i quadri sono stati accompagnati dalle coreografie firmate da Luca Tommassini.

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Gli altri premi sono andati ai Subsonica per Adagio per la composizione, a Margherita Giusti per il cortometraggio con “The Meatseller”, a Justine Triet per il miglior film straniero con “Anatomia di una caduta”. Premi alla carriera assegnati, oltre a Moroder, anche Milena Vukotic. Premio speciale a Vincenzo Mollica per il racconto del cinema. David rivelazioni italiane a Cecilia Bertozzi, Domenico Cuomo, Michele Eburnea, Leonardo Maltese, Fotinì Peluso e Yile Vianello.

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Multimedia

Terrore in aereo: l’atterraggio, poi esplode incendio: evacuazione d’emergenza – VIDEO

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I fatti si sono verificati il lunedì di due settimane fa, 6 maggio, ma i video diffusi nelle scorse ore dalle telecamere

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Attimi di vero e proprio terrore, per i 189 passeggeri dell’equipaggio di un Airbus A321neo regolarmente atterrato all’aeroporto di Seattle. Quando il mezzo ha raggiunto la zona in cui sarebbero dovute iniziare le operazioni di discesa a terra dei presenti, infatti, il velivolo ha preso fuoco nella parte anteriore, costringendo hostess e stewards ad attuare un piano di evacuazione di emergenza.

I fatti si sono verificati il lunedì di due settimane fa, 6 maggio, ma i video diffusi nelle scorse ore dalle telecamere dell’aeroporto internazionale di Seattle-Tacoma stanno facendo solo ora il giro del web.

Dopo l’atterraggio da Cancun, in Messico, la situazione sembrava totalmente sotto controllo: il velivolo ha raggiunto l’area di stazionamento, e il personale di bordo si è occupato di svolgere le consuete operazioni di routine.

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Al mezzo era appena stato agganciato il nastro trasportatore per lo scarico delle valigie quando si è sviluppato in modo rapido un incendio nella parte anteriore: proprio sotto la cabina di pilotaggio, infatti, si possono notare chiaramente delle fiamme da cui si origina un denso e scuro fumo. Hostess e stewards hanno reagito prontamente, attivando le procedure per l’evacuazione rapida del velivolo. Il video:

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Morte della vigilessa 33enne, “colpo non partito accidentalmente”: un fermo per omicidio

L’uomo avrebbe inizialmente parlato di un colpo partito accidentalmente durante le operazioni di pulizia dell’arma

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I carabinieri di Bologna, coordinati dalla Procura, hanno sottoposto a fermo per omicidio volontario Giampiero Gualandi, 63 anni, accusato di aver assassinato Sofia Stefani, 33enne ex collega vigilessa uccisa da un colpo di pistola alla testa al comando di Anzola Emilia (Bologna), sparato dall’arma di ordinanza dell’uomo.

Il 63enne nell’interrogatorio si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. In una prima versione non a verbale, Gualandi – ex comandante e attualmente in servizio nel corpo – avrebbe parlato di un colpo partito accidentalmente durante le operazioni di pulizia dell’arma di ordinanza.

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Una versione che non ha convinto gli inquirenti. Si indaga per capire di che natura fosse il loro rapporto tra la 33enne ex vigilessa e il 63enne e perché la donna, che risultava essere stata congedata dai vigili, si trovasse a incontrare Gualandi negli uffici del comando.

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I genitori la lasciano nella vasca da bagno, lei annega: la piccola muore a tre anni

Quando la mamma è tornata, ha trovato la figlia priva di sensi ma ormai era troppo tardi: i dettagli

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Una terribile tragedia, in Galles, dove una bimba piccola, di appena 3 anni, ha perso la vita nella vasca da bagno di casa. Ancora in corso le indagini sull’accaduto, con i genitori che rischiano di essere accusati per abbandono.

Come è emerso, la piccola è stata lasciata sola nel bagno di casa per circa mezz’ora. Il rubinetto della vasca in cui i genitori stavano facendo il bagnetto è rimasto aperto per gioco dalla piccola, e lei ha perso la vita, annegando.

Quando la mamma è tornata, ha trovato la figlia priva di sensi ma ormai era troppo tardi, e quando sono arrivati i medici è stata dichiararla morta nel giro di circa un’ora.

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Le autorità gallesi hanno confermato che la morte di Iris-Mae è stata un incidente e che i suoi genitori hanno mancato al loro dovere in quanto la bambina non stava bene e non avrebbe dovuto essere lasciata sola.

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Sposa la donna che ama, poi l’incredibile scoperta: in realtà è un uomo

Una incredibile storia, che arriva dall’Indonesia, e che si è rivelata soltanto una truffa: ecco cosa è successo

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L’incredibile scoperta è avvenuta dopo pochissimi giorni di matrimonio. Un giovane di 26 anni ha scoperto, dopo il giorno del “sì”, che in realtà la moglie era… un uomo.

Una incredibile storia, che arriva dall’Indonesia, e che si è rivelata soltanto una truffa. Dopo avere conosciuto quella che a lui sembrava “la donna della vita”, quella dei sogni, il ragazzo ha deciso di accelerare per incontrarla e sposarla.

E il matrimonio è andato in scena in breve tempo. Pochissimi gli invitati, tutti parenti ed amici del ragazzo, in quanto la moglie ha spiegato di non aver nessuno da invitare, anche a causa di vari problemi familiari, soprattutto dal punto di vista economico.

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Pochi giorni dopo le nozze, tuttavia, i primi dubbi, quando il ragazzo si è reso conto che la moglie rifiutava qualsiasi forma di intimità. Così si è arrivati alla incredibile verità: la “donna” in questione era in realtà un uomo.

Per gli appuntamenti, il truffatore indossava sempre un velo o un hijab, ed anche la voce, piuttosto femminile, ha contribuito a confondere le acque. Le nozze si erano svolte dopo che il truffatore alla dote di 5 grammi d’oro, aveva chiesto una gran quantità di denaro al giovane marito. Dopo i fatti, la denuncia, e adesso il rischio per l’uomo è di una condanna a 4 anni di carcere per truffa ed estorsione.

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