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“C’è un Ufo”, l’aeroporto si ferma per 12 ore: allarme piloti, voli cancellati e dirottati

L’allarme dei piloti: “C’è un Ufo”, l’aeroporto si ferma per 12 ore. Voli cancellati, dirottati quelli in arrivo. I dettagli

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In Turchia avvistano un Ufo, e l’aeroporto viene “paralizzato” per circa 12 ore. Accade a Gaziantep, dove è avvenuta nello spazio aereo la segnalazione di un oggetto non identificato. Dopo la particolare “allerta”, centinaia di persone sono state costrette a rimanere a terra.

Sono stati tantissimi i voli cancellati fra fino al pomeriggio di ieri. Ma i disagi non sono stati soltanto per i voli in partenza: tutti gli aerei in arrivo a Gaziantep sono, infatti, stati dirottati sugli altri scali di Şanlıurfa e Adana. Nel dettaglio, 13 di quelli in partenza sono stati cancellati e 13 di quelli in arrivo fatti arrivare altrove.

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Secondo le informazioni, intorno alle 00:30 a Gaziantep, un oggetto non identificato è stato rilevato dall’equipaggio della cabina di pilotaggio di due aerei passeggeri in viaggio a un’altitudine di circa 9.000 piedi (2.743 metri). Nelle prossime ore la Gaziantep Airport State Airports Authority (DHMI) farà chiarezza sulla vicenda. 🖋 CONTINUA A LEGGERE su teleone.it

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Cronaca

Catania, inchiesta Rap e Oikos: 32 indagati, fra cui Salvatore Cocina e Leoluca Orlando

Avviso di conclusione indagini a 32 indagati in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di abusi nella gestione

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La Procura di Catania ha presentato appello alla decisione del gip che ha rigettato il sequestro dei beni delle società Rap di Palermo e Oikos nell’ambito dell’inchiesta sui siti di discarica di Valanghe d’inverno e Tiritì.

Nei giorni scorsi Carabinieri del Noe e della sezione di Polizia giudiziaria hanno notificato un avviso di conclusione indagini a 32 indagati in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di abusi nella gestione, il trattamento e lo smaltimento di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti.

Tra gli indagati, gli imprenditori della Oikos spa, Orazio e Domenico Proto, il capo dipartimento della Protezione civile regionale Salvatore Cocina, in qualità di dirigente generale del servizio Autorizzazioni impianti gestione rifiuti, alcuni allora dirigenti e tecnici della Rap, l’allora sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e i tre commissari nominati dal prefetto di Catania per la gestione della discarica, in carica dal 19 dicembre 2014 al 3 febbraio 2017: Maurizio Cassarino, Riccardo Tenti e Stefano Scammacca.

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Chiusura indagine anche per due società, in persona dei rispettivi rappresentanti legali: la Rap di Palermo Spa e l’Oikos Spa. Secondo un capo d’imputazione, dalla Rap di Palermo sarebbero stati conferiti nelle discariche gestite dall’Oikos rifiuti urbani indifferenziati e non come frazione secca, come previsto, per l’inadeguatezza e l’inefficienza degli impianti di Trattamento meccanico biologico (Tmb) fisso e mobile in uso nella discarica di Bellolampo.

Questo, secondo l’accusa, avrebbe permesso alle due società di conseguire ingenti guadagni.
L’avviso di conclusione indagini è stato firmato dai sostituti procuratori Raffaella Agata Vinciguerra e Angelo Brugaletta, e vistata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo. Gli stessi magistrati che avevano chiesto misure personali e il sequestro dei beni delle due società indagate, che però il gip ha rigettato. Contro questa decisione del giudice per le indagini preliminari la Procura ha parzialmente presentato appello: tornando a chiedere la riforma della decisione con il sequestro dei beni della Rap di Palermo e dell’Oikos e la conseguente nomina di amministratori.

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Cronaca

Schianto su un palo dell’illuminazione: Palermo, Simone muore a 18 anni

Sul posto immediati i soccorsi, ma nonostante il trasporto all’ospedale Villa Sofia non c’è stato nulla da fare

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Ancora tragedia a Palermo. Simone Gnoffo, un ragazzo di appena 18 anni, ha perso la vita in seguito ad un incidente in moto.

Il giovane era in sella al proprio mezzo quando è andato a schiantarsi contro un palo dell’illuminazione pubblica in via Pietro Bonanno, la strada che conduce a Monte Pellegrino.

Sul posto, come riporta livesicilia.it, sono intervenuti i vigili urbani della sezione infortunistica stradale, ma nonostante il tempestivo trasporto all’ospedale Villa Sofia, per Simone non c’è stato nulla da fare.

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Cronaca

Arriva il nero su bianco: Termini Imerese, passa a Pelligra l’ex area Blutec

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato informato dai commissari straordinari di Blutec Spa in Amministrazione straordinaria che, nella giornata di ieri, è stato sottoscritto il contratto di cessione del ramo d’azienda di Termini Imerese in favore di Pelligra Italia Holding Srl. Lo rende noto il Mimit. Il piano di Pelligra […]

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Il ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato informato dai commissari straordinari di Blutec Spa in Amministrazione straordinaria che, nella giornata di ieri, è stato sottoscritto il contratto di cessione del ramo d’azienda di Termini Imerese in favore di Pelligra Italia Holding Srl.

Lo rende noto il Mimit. Il piano di Pelligra Holding Italia Srl, che si è aggiudicato l’area con un’offerta di 8,5 milioni di euro, prevede anche l’assunzione di almeno 350 dipendenti ex Blutec attualmente in cassa integrazione e investimenti per la riqualificazione dell’area.

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Cronaca

Palermo, sequestrati oltre 3 chili di cocaina nascosti in un furgone

Il valore della droga sul mercato avrebbe fruttato circa 300 mila euro. Kara e Patechakisova sono stati condotti in carcere

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I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato 3,5 chili di cocaina nascosti in un furgone con targa polacca durante un controllo in viale Regione Siciliana. L’operazione ha portato all’arresto di Ondrej Kara, 46 anni, nato nella Repubblica Ceca e latitante dal 2020, su cui pendeva un mandato di arresto europeo.

Al momento del controllo, Kara ha presentato documenti falsi intestati a un polacco deceduto nel 2021, Tomasz Piotr Witek. Con lui è stata arrestata anche una sua connazionale, Andrea Patechakisova, 48 anni.

I militari del nucleo di polizia economico e finanziaria hanno fermato il veicolo e, grazie al fiuto del cane Elisir del gruppo pronto impiego, hanno trovato tre buste contenenti la cocaina.

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Il valore della droga sul mercato avrebbe fruttato circa 300 mila euro. Kara e Patechakisova sono stati condotti in carcere. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto di Kara, scoprendo che l’uomo, ricercato da quattro anni, era stato condannato a 13 anni di reclusione per far parte di un’organizzazione transnazionale di traffico di stupefacenti tra la Repubblica Ceca e la Svizzera.

I finanzieri hanno eseguito il mandato di arresto europeo e denunciato Kara per sostituzione di persona, falsa attestazione di identità e possesso di documenti di identificazione falsi. (foto archivio: viale della Regione Siciliana, a Palermo)

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