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Finisce fuori strada, auto si schianta su albero: in gravi condizioni tre giovanissimi

Auto esce fuori strada e si schianta su un albero, paura per tre ragazzi: giovanissimi, sono in gravi condizioni

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Paura per un grave incidente stradale a Castelfidardo. Nella cittadina che si trova in provincia di Ancona, sono rimasti feriti tre giovanissimi, che stavano viaggiando nella via Che Guevara.

Da accertare le dinamiche dell’incidente, che è avvenuto quando l’auto sulla quale si muovevano è uscita di strada, andandosi a schiantare su un albero che si trovava nei pressi alla carreggiata. Si lavora per capire come si sia perso il controllo della Fiat Punto.

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Nell’incidente sono rimasti feriti un ragazzo di 19 anni osimano, una 17enne di Recanati e un’altra 17enne di Castelfidardo. Per estrarre i ragazzi dal mezzo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Osimo, che sono intervenuti con una autobotte ed un mezzo 4×4. È servita la loro collaborazione, ai sanitari del 118, per tirar fuori i tre giovani dall’auto.

Due dei tre sono stati trasportati in gravi condizioni con l’eliambulanza al pronto soccorso di Torrette, e il terzo con l’ambulanza. Sul posto anche polizia e carabinieri. Alla guida della Fiat c’era il ragazzo di 19 anni.

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Cronaca

Palermo, Samuele morto per una buca? Lagalla: “Asfalto ceduto da poco”

“Appare evidente che si sia trattato di un cedimento dell’asfalto avvenuto contestualmente o pochi momenti prima”

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Non si ferma la scia polemica per il drammatico incidente mortale avvenuto nel pomeriggio di ieri in viale Regione Siciliana, a Palermo. A perdere la vita, Samuele Fuschi (LEGGI), uomo di 38 anni, sposato e padre di quattro figli.

L’incidente, avvenuto sulla carreggiata in direzione Catania – all’altezza dello svincolo per Bonagia – è avvenuto mentre la vittima si trovava a bordo di uno scooter Honda Sh300, quando ha improvvisamente perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada. (continua dopo la foto)

Sull’asfalto, tuttavia, una grossa buca, che avrebbe, secondo i testimoni, provocato l’incidente. L’uomo è finito dentro, o la voragine si è creata dopo l’impatto?

LEGGI ANCHE: Schianto con lo scooter, muore a 39 anni: Palermo, caos in viale Regione

Sulla vicenda, l’intervento del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia municipale appare evidente che si sia trattato di un cedimento dell’asfalto avvenuto contestualmente o pochi momenti prima del verificarsi dell’incidente che ha provocato la morte del motociclista. A lui vanno le condoglianze e la vicinanza mia e dell’amministrazione alla famiglia”.

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“Nessuna segnalazione – ha spiegato il primo cittadino – per il pronto intervento è pervenuta, infatti, negli ultimi giorni al Comando della polizia municipale e risulta impossibile che una buca del genere, lungo l’arteria più trafficata della città, non fosse stata segnalata, come del resto già avvenuto per altre buche in viale Regione Siciliana, poi riparate”.

“Dal punto di vista generale della manutenzione delle strade della città, questa amministrazione, negli ultimi mesi, ha attivato i primi cantieri mettendo a disposizione il massimo che può in termini di uomini, mezzi e risorse economiche, dopo anni di immobilismo e dopo aver ridato agibilità finanziaria al Comune, rimasto senza bilancio per oltre tre anni. Siamo consapevoli dei ritardi da recuperare e non ci sottraiamo. Diciamo solo che avere rimesso in piedi i conti ci consente oggi di far andare avanti le opere sia di giorno, sia di notte. Anche l’attività di rattoppo – aggiunge il sindaco di Palermo – è molto intensa e procede giorno dopo giorno, ma arrivare ovunque nello stesso momento non si può. In queste settimane si sta procedendo con il rifacimento delle strade della quarta circoscrizione e questo avverrà nei prossimi mesi anche nelle altre e dall’altro si va avanti con interventi singoli nei quartieri, dopo un lavoro di mappatura delle buche della città, mai eseguito prima”.

“Mio padre era un lavoratore. Faceva il possibile per la sua famiglia. Era orgoglioso dei suoi figli. Un uomo eccezionale”, dice Alessio Fuschi, figlio della vittima. “Adesso ci prendiamo nostro padre e gli diamo una degna sepoltura. E’ il momento del dolore. Ma è chiaro che chiediamo giustizia”.

“Non si può morire in questo modo, mio genero – si sfoga Salvatore Santoro – lascia una moglie giovane e quattro figli. Non si può morire per una buca. Samuele prendeva un piccolo sussidio e faceva semplici lavoretti per arrotondare perché con il solo sussidio non si può vivere. Siamo distrutti. Una famiglia distrutta. Mia figlia ha 34 anni e ha un bambina che ancora allatta. Come faranno adesso a sopravvivere?”.

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Cronaca

Schianto con lo scooter, muore a 39 anni: Palermo, caos in viale Regione

La causa potrebbe essere stata una grossa buca sull’asfalto, che avrebbe deviato sensibilmente il percorso del mezzo

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Drammatico incidente, l’ennesimo degli ultimi giorni, in Sicilia, dove ha perso la vita Samuele Fuschi, un 39enne.

E’ accaduto tutto lungo il viale della Regione Siciliana, nella zona del ponte di Bonagia, a Palermo. Il giovane stava viaggiando in sella al proprio scooter, quando improvvisamente avrebbe perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada.

Il 39enne è finito prima sul guardrail, per poi cadere sull’asfalto. Il traffico in viale Regione è rimasto totalmente paralizzato dopo l’incidente. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, per tentare di salvare la vittima, ma non c’è stato nulla da fare.

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Secondo quanto trapelato, e come riferito da diversi testimoni, la causa potrebbe essere stata una grossa buca sull’asfalto, che avrebbe deviato sensibilmente il percorso del mezzo.

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Cronaca

Danni causati dagli incendi dall’estate 2023, dall’Irfis contributi per 2,9 milioni

Si tratta delle fiamme che hanno interessato, a partire dal 23 luglio 2023, le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani

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In pubblicazione oggi da Irfis FinSicilia l’avviso pubblico per contributi straordinari per i danni causati dagli incendi della scorsa estate. Si tratta di una misura da 2,9 milioni di euro destinata a quanti hanno subito danni al patrimonio immobiliare e mobiliare a seguito dell’ondata di calore e degli incendi che hanno interessato, a partire dal 23 luglio 2023, le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani e per i quali è stata emanata una apposita ordinanza del Capo della Protezione civile.

Grazie al decreto della Regione, si legge in una nota, è stato costituito, mediante incremento del Fondo Sicilia, un plafond destinato alla concessione dei contributi d’importo pari a 2,9 milioni di euro. Irfis – FinSicilia è stata incaricata di gestire le relative agevolazioni.

Per accedere al contributo, sottolinea la nota, è necessario, tra l’altro, essere proprietari dei beni e avere denunciato prima della data del decreto che determina lo stanziamento (il 9 aprile del 2024) i danni occorsi a seguito di incendi e ondate di calore.

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Sono previsti dei limiti al contributo. In particolare, per il ripristino dell’unità immobiliare destinata ad abitazione principale del proprietario, questo non potrà superare i 50 mila euro. Se l’abitazione è diversa da quella principale del proprietario il limite è di 25 mila euro. Per il ripristino delle parti comuni di un edificio residenziale il limite è 15 mila euro per ciascun edificio e mentre per il ristoro delle spese relative al ripristino o alla sostituzione dei beni mobili distrutti o danneggiati ubicati nell’unità immobiliare danneggiata, destinata ad abitazione principale del proprietario o del titolare di un diritto reale o personale di godimento, il limite massimo è 5 mila euro. In presenza di indennizzi assicurativi, o altre tipologie di contributo, corrisposti o da corrispondersi al richiedente da parte di altro ente pubblico, per le medesime finalità, i massimali sono ridotti del 50%.
L’avviso è visionabile e scaricabile sul sito istituzionale dell’Irfis e sul sito istituzionale dell’Assessorato regionale dell’Economia.

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Cronaca

Con il Reddito di cittadinanza pagavano la droga: l’operazione a Marsala

A carico del titolare della tabaccheria, di 32 anni, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia

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Tre uomini e una donna sono stati sottoposti a misure cautelari dai carabinieri di Marsala per spaccio di sostanze stupefacenti, indebito utilizzo di carte del reddito di cittadinanza, riciclaggio di denaro e trasferimento fraudolento di valori ed estorsione.

La custodia cautelare in carcere è stata disposta per una 33enne, il suo compagno 36enne e per un altro uomo di 36 anni già in carcere nell’ambito dell’operazione “Virgilio”. Disposto su richiesta della Procura anche il sequestro preventivo di una rivendita di tabacchi nel quartiere popolare di Amabilina, ritenuta dagli inquirenti un vero e proprio “bancomat” dei pusher.

Sequestrati anche mezzi e denaro per circa 50 mila euro. A carico del titolare della tabaccheria, di 32 anni, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia con contestuale interdittiva del divieto di esercitare l’attività di impresa.

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Grazie al ritrovamento di appunti contabili relativi all’attività di spaccio sono scattate ulteriori indagini che avrebbero consentito ai carabinieri di ricostruire il metodo usato da alcuni indagati per ottenere il pagamento della droga smerciata (cocaina, crack ed eroina). I consumatori, spesso in difficoltà economiche, avrebbero acquistato stupefacente a credito, lasciando le loro carte del reddito di cittadinanza (con relativo pin) nelle mani dei pusher, i quali, grazie alla complicità della rivendita di tabacchi avrebbero prelevato mensilmente il contante, lasciando il 10% dell’importo prelevato al titolare della tabaccheria. (foto archivio, Marsala)

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