Connect with us

Sicilia

Colpo alla mafia a Palermo, 18 fermi: “Forte rischio guerra nel clan”

“Forte rischio di delitti e di guerra nel clan”: scattano 18 arresti, colpo alla mafia a Palermo – I DETTAGLI

Published

on

Diciotto fermi, per persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni e rapine aggravate dal metodo mafioso. Questo il bilancio dell’operazione scattata a Palermo al termine di un’inchiesta sul mandamento mafioso di Porta Nuova. Per le 18 persone i carabinieri del Comando provinciale del capoluogo siciliano hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Dda.

Le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri hanno delineato l’organigramma del mandamento e individuato il reggente del clan. Si tratta di Giuseppe Incontera, ucciso giovedì scorso da un killer che, ieri, si è costituito ai carabinieri (LEGGI). (continua sotto)
LEGGI ANCHE:
Dramma sul lavoro in Sicilia: cade dal tetto, muore giovane di 27 anni
Fiammetta Borsellino: “Stato senza futuro: non sarò alle manifestazioni per via D’Amelio”
Ucciso a coltellate nel garage di casa: un arresto a Partinico

L ‘inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto della Dda Paolo Guido, ha fatto luce anche sui gregari delle famiglie mafiose di Porta Nuova e Palermo Centro che fanno parte dello storico mandamento di Porta Nuova e ha ricostruito le attività di un’articolata associazione che trafficava hashish, marijuana, cocaina, eroina e crack gestita, in tutta la sua filiera (dalle fasi di approvvigionamento all’ingrosso, allo spaccio al minuto sul territorio) dai vertici del mandamento mafioso, per alimentarne le casse.

Sono stati, infatti, fermati, i capi di 6 piazze di spaccio, localizzate in alcuni storici quartieri del centro – il Capo, la Vucciria, Ballarò e la Zisa – ritenuti organici a Cosa nostra. Sono stati ricostruite, infine, due estorsioni e cinque tentativi di estorsione a imprenditori e commercianti del centro cittadino. L’organizzazione avrebbe commesso anche due rapine per rimpinguare le casse della cosca.

La procura ha dato il via alla operazione perché, secondo gli inquirenti, alcuni degli indagati stavano per fuggire. QUesta la ragione per cui il provvedimento è stato emesso in via d’urgenza anche perché recentemente, nel territorio controllato dalla cosca, sono stati commessi gravi fatti di sangue, come quello riguardante Giuseppe Incontrera. Per gli investigatori l’omicidio “avrebbe potuto aumentare il rischio della commissione di altri delitti” e spingere alcuni affiliati a fuggire per evitare ritorsioni. C’era dunque il rischio di una guerra all’interno del clan.
Rimanete aggiornati, seguite TELEONEMAG su Facebook! (clicca qui)

Cronaca

Schianto in moto, muore a 22 anni ex calciatore del Catania

Il ragazzo, calciatore in forza anche a Paternò ed al Biancavilla, ha avuto un incidente nelle prime ore del giorno

L’articolo Schianto in moto, muore a 22 anni ex calciatore del Catania proviene da TeleOne.

Published

on

Manuel Puglisi, giovane di 22 anni, è morto all’alba di oggi in seguito ad un incidente stradale nel quartiere di San Cristoforo.

Il dramma si è consumato nella via Pulè. Il ragazzo, calciatore in forza anche a Paternò ed al Biancavilla, era cresciuto nelle giovanili del Catania. Si trovava quest’oggi a bordo di una moto di grossa cilindrata.

Per cause che si lavora per accertare il giovane ha perso il controllo del mezzo, e la chiamata al 112 è stata fatta dopo le quattro del mattino. Per Manuel non c’è stato nulla da fare. Momenti di tensione ci sarebbero stati dopo l’arrivo di amici e parenti sul luogo dell’incidente.

(www.teleone.it)

Continue Reading

News e Focus

Meteo Sicilia, dal caldo africano al crollo termico: arriva l’Italia “capovolta”

Meteo, sorpresa potrebbe arrivare la prossima settimana con un’Italia letteralmente “al contrario”

L’articolo Meteo Sicilia, dal caldo africano al crollo termico: arriva l’Italia “capovolta” proviene da TeleOne.

Published

on

Il calo termico è in arrivo. Entro il weekend, per buona parte dell’Italia l’estate sarà “affossata”, come fanno sapere gli esperti.

Sono due le perturbazioni in arrivo, e il calo delle temperature sarà di circa 8 gradi. In tale contesto, il centronord sarà colpito da piogge battenti.

Nelle prossime ore – spiegano da ilmeteo.it – un nucleo di aria instabile proveniente dalla Spagna porterà un primo peggioramento al Centronord con piovaschi ma anche temporali, specie dal pomeriggio sul settore occidentale.

Una seconda perturbazione, di origine atlantica e molto più intensa, scenderà poi dalla Scozia fino all’Italia: giovedì e venerdì sono previste piogge anche persistenti al Nord e su parte del Centro. Localmente qualche fenomeno raggiungerà anche il Sud. Il caldo africano invece resisterà in Sicilia e localmente in Puglia.

Da sabato tutta l’Italia vivrà condizioni autunnali, con un calo delle temperature diffuso, specie in Sicilia dove avremo un calo medio di 7-8 gradi, da 35°C a 27-28°C.

La sorpresa poi potrebbe arrivare la prossima settimana con un’Italia capovolta: al Sud insisteranno condizioni autunnali con piogge e possibili nubifragi, al Nord è invece previsto tempo stabile e sole.

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

Mercoledì 20. Al nord: peggiora dal pomeriggio dal Nord-Ovest verso il Triveneto. Al centro: peggiora in Toscana, in nottata pure su Umbria e Lazio. Al sud: in nottata piogge in Campania, stabile e caldo altrove.

Giovedì 21. Al nord: piogge sparse in un contesto simil-autunnale. Al centro: arrivano piogge diffuse, specie sulle tirreniche. Al sud: temporali in Campania, soleggiato su estremo sud con caldo africano.

Venerdì 22. Al nord: piogge anche forti in un contesto simil-autunnale. Al centro: piogge sparse localmente intense specie in Toscana. Al sud: nuvolosità variabile, ancora caldo in Sicilia. Tendenza: weekend di maltempo diffuso.

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

(www.teleone.it)

Continue Reading

Cronaca

Quattro figli, a 68 anni corona il sogno di diventare prete: la storia, ad Adrano

“Prima di morire, come se fosse una battuta, mia moglie mi disse ‘quando io non ci sarò più, tu diventerai sacerdote'”

L’articolo Quattro figli, a 68 anni corona il sogno di diventare prete: la storia, ad Adrano proviene da TeleOne.

Published

on

Si chiama Alfio Caruso, ha 68 anni, 4 figli, 4 nipoti ed è vedovo da 4 anni. Fra alcune settimane, nella cattedrale di Catania, diventerà sacerdote. Per lui, il coronamento di un sogno. E si tratterà di una ordinazione speciale per “Alfredo” – come viene chiamato da tutti – perché è una persona molto conosciuta in città. Diacono da 23 anni, e per 38 anni è stato un impiegato del Comune di Adrano.

Diventerà prete a breve nonostante sia sposato con figli in quanto, come è previsto dal Codice di diritto canonico, anche i vedovi possono diventare sacerdoti. Grande gioia ed emozione per la comunità del Catanese. “In tanti – ha raccontato, come riporta il quotidiano La Sicilia – mi hanno manifestato il loro affetto quando ho reso nota la mia vocazione e non mi sorprendo tanto di questo perché è come se molti se lo aspettassero e per me è stata quasi una bella liberazione poter dire che diventerò sacerdote, d’altronde sono diacono da 23 anni”.

La via del sacerdozio uno sbocco naturale per il percorso di Alfredo, che era iniziato da ragazzo, quando era fidanzato con Rita – che poi diventerà sua moglie -, con la quale ha intrapreso il Cammino neocatecumenale, sino al dicembre del 2019, quando la donna ha perso la vita.

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

Rita ha svolto un ruolo fondamentale nella vita di Alfredo e lo ha sempre sostenuto nelle sue scelte, anche in quella che avrebbe preso dopo la sua morte. “Più volte mi ripeteva questa frase, come se fosse una battuta “quando io non ci sarò più, tu diventerai sacerdote”. E così è accaduto, come racconta il quotidiano.

“L’ordinazione sacerdotale di Caruso rappresenta un motivo di speranza e di fiducia per tutta la chiesa adranita. L’Amministrazione comunale parteciperà – ha annunciato il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso – alla messa di ordinazione a Catania il 7 ottobre”.

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

(www.teleone.it)

Continue Reading

News e Focus

Caro voli, governo fa marcia indietro: stop tetto del 200 per cento, poteri all’Antitrust

“Siamo preoccupati per questo passo indietro del governo”, dicono i sindacati: i dettagli sulla nuova mossa

L’articolo Caro voli, governo fa marcia indietro: stop tetto del 200 per cento, poteri all’Antitrust proviene da TeleOne.

Published

on

Si torna indietro: la norma sul caro voli, alla fine, è stata modificata dal governo. In un emendamento al decreto legge asset ha eliminato il tetto ai prezzi, che era il 200 per cento del costo medio.

All’Antitrust vengono invece conferiti poteri di verifica – per limitare l’utilizzo degli algoritmi – per eventuali iniquità del prezzo in base ai principi di abuso di posizione dominante e di intesa restrittiva della concorrenza.

Come emerge dalla relazione tecnica, gli indizi di cui l’Authority può tenere conto sono ad esempio le condotte praticate sulle rotte per le isole, il periodo di picco di domanda stagionale e i prezzi superiori del 200 per cento della tariffa media del volo.

“Siamo preoccupati per questo passo indietro del governo rispetto ai tetti massimi per le tariffe aeree perché ritenevamo che, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti da e per le isole, fosse un aspetto fondamentale per evitare quella speculazione che viene fatta dai vettori in maniera spropositata”. Si tratta di quanto sostiene il segretario generale della Uil Trasporti Sardegna, William Zonca.

“Per questo motivo riteniamo una mossa non coraggiosa da parte del governo che invece doveva tenere la barra dritta su su questa idea del tetto massimo – aggiunge -. A questo punto pensiamo che in prospettiva di un nuovo bando sulla continuità territoriale venga meglio specificata la possibilità di incrementare le tariffe con un prezzo calmierato che sicuramente non può più essere lasciata solo in mano ai vettori, magari con l’aiuto dell’Antitrust per evitare speculazioni sui passeggeri”.

Sul dl asset “pensiamo di presentare un emendamento che superi l’ostacolo che, secondo alcune interpretazioni ci potrebbe essere stato, in merito al tetto del 200% delle tariffe aeree, con tre misure che raggiungono lo stesso obiettivo conferendo specifici e maggiori poteri all’Autorità per la concorrenza e il mercato e all’Autorità dei trasporti”.

Così ha poi spiegato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ribadendo anche che “non ci sarà un tetto, ma rimane il riferimento al +200%, come elemento, insieme ad altri, indicativo affinché l’Antitrust, eventualmente lo ritenga, possa attivarsi”.

La finalità indicata dal ministro è quella di “contrastare ogni eventuale distorsione di mercato a cominciare dall’algoritmo che potrebbe profilare l’utente e comunque creare un fenomeno distorsivo del mercato”.

“Il nostro obiettivo – sottolinea Urso – è la massima trasparenza e il contrasto ad ogni distorsione del mercato cosa che possono fare in maniera più compiuta e più efficace le autorità preposte”. “In più abbiamo reso più trasparente l’attività che si svolge nel settore aereo per consentire a qualunque operatore di conoscere le condizioni di mercato nel nostro Paese, i sussidi e gli incentivi dati dai singoli aeroporti e per far conoscere all’utente come si forma il prezzo finale. Questa trasparenza – conclude Urso – è la garanzia di un vero e sano mercato” .

(www.teleone.it)

Continue Reading
Advertisement

I più cliccati