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Finisce l’era Suning, Inter di proprietà di Oaktree

L’ufficialità è arrivata attraverso una comunicazione del club, dopo diverse indiscrezioni emerse

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Adesso è ufficiale: l’era Suning all’Inter è conclusa, la società nerazzurra passa a Oaktree. “Dal 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, LP sono proprietari di FC Internazionale Milano – si legge in una nota – Ciò fa seguito al mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter, scaduto il 21 maggio 2024 con un saldo complessivo di circa 395 milioni di euro”.

Oaktree ricorda che “nel maggio 2021, con l’Inter che si avviava a registrare perdite finanziarie record per l’esercizio finanziario 2020/2021, Oaktree ha fornito alle holding dell’Inter le risorse necessarie per stabilizzare la situazione finanziaria del club e continuare così ad operare, garantendo anche il pagamento di giocatori e dipendenti.

Nei tre anni trascorsi dall’intervento di emergenza di Oaktree, l’Inter ha vinto la sua ottava e nona Coppa Italia, si è assicurata la sesta, settima e ottava Supercoppa, e ha guadagnato il 20esmo scudetto e la storica seconda stella, oltre ad aver raggiunto la finale di Champions League per la prima volta dal 2010”. Quella che è la nuova proprietà nerazzurra si dice dedicata “a conseguire il miglior risultato per la prosperità a lungo termine dell’Inter, con un focus iniziale sulla stabilità operativa e finanziaria del club e i suoi stakeholder”.

“Oaktree ha un grandissimo rispetto per la storia dell’Inter, la passione dei giocatori, la lealtà degli interisti – si legge nella nota – ha inoltre grande considerazione per il significativo ruolo del club nei confronti della città di Milano, dell’Italia e della comunità sportiva globale. Oaktree intende lavorare a stretto contatto con l’attuale team di gestione dell’Inter, con i partner, con la lega e con gli organi di governo dello sport per garantire che il club sia posizionato per il successo dentro e fuori dal campo, concentrandosi su una gestione e una governance solide con una visione di crescita sostenibile e di successo”.

“Come nuova proprietà, conosciamo la nostra grande responsabilità nei confronti della comunità e dell’eredità storica dell’Inter – sono le parole di Alejandro Cano, managing director e co-head Europa per la strategia Global Opportunities di Oaktree – Siamo impegnati per il successo a lungo termine dei nerazzurri e riteniamo che le nostre ambizioni per il club si uniscano a quelle dei suoi appassionati tifosi in Italia e nel mondo”.

“Il nostro obiettivo iniziale è la stabilità operativa e finanziaria del club – prosegue Cano – Abbiamo grande rispetto per il gruppo dirigente dell’Inter e non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con loro per dare una leadership forte al club. Conquistare la seconda stella è stato un momento cruciale per il club e il nostro obiettivo è continuare il successo ottenuto sul campo con un percorso di crescita e successo di lungo periodo”.

Oaktree e il gruppo dirigente dell’Inter saranno in contatto con i principali stakeholder del club nelle prossime settimane al fine di assicurare una transizione ordinata e senza ostacoli, fa sapere ancora la nuova proprietà nerazzurra.

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Tensione a Dortmund: bombe carta e coltelli, fermati 50 tifosi italiani

Il fermo della polizia di numerosi supporter italiani bloccati dalla polizia con oggetti pericolosi

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Poco prima della gara d’esordio agli Europei tra Italia e Albania, in programma questa sera, circa 50 tifosi italiani sono stati fermati preventivamente dalla polizia. Secondo le informazioni raccolte, il gruppo di supporter è stato intercettato nelle vicinanze di un ristorante, prima di entrare in contatto con altri tifosi albanesi.

Durante il fermo, la polizia ha scoperto che i tifosi erano in possesso di oggetti atti a offendere, tra cui coltelli, bombe carta e passamontagna. I soggetti coinvolti saranno trattenuti negli uffici della polizia locale per un massimo di 24 ore, in attesa di una valutazione da parte della magistratura.

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L’intervento delle forze dell’ordine è stato decisivo per prevenire possibili scontri tra le due tifoserie, garantendo così la sicurezza pubblica in una serata ad alta tensione.

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Terrore sul campo di calcetto: arresto cardiaco per un 24enne, salvato dai compagni

Avviene tutto nel corso di una partita di calcetto, mette alla prova il coraggio e la prontezza dei giocatori

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Una serata di sport s’è trasformata quasi in una tragedia. Fortunatamente tutto ha avuto un lieto fine, per un giovane di 24 anni che ha avuto un arresto cardiaco mentre giocava a calcetto. L’incidente è avvenuto nella serata di ieri, venerdì 14 giugno, nella provincia di Gorizia.

Il ragazzo s’è accasciato al suolo all’improvviso, suscitando il panico tra i compagni di squadra. Comprendendo immediatamente la gravità della situazione, i giocatori hanno chiamato il numero di emergenza 112. Con la guida telefonica degli operatori sanitari del Sores (Struttura Operativa Regionale Emergenza Sanitaria), i presenti hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare, utilizzando anche il defibrillatore disponibile presso l’impianto sportivo.

Ci sono volute due scariche del defibrillatore per far sì che il giovane riprendesse conoscenza, appena due minuti prima dell’arrivo dell’ambulanza. Dopo essere stato intubato sul posto, il 24enne è stato trasportato in codice rosso all’Ospedale di Cattinara, a Trieste.

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Grazie alla prontezza e al coraggio degli amici, supportati dalle indicazioni dei soccorritori, è stata evitata una tragedia.

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Il devastante incendio in autofficina e i tre morti a Milano: si indaga per omicidio colposo

Il gravissimo rogo in via Fra Galgario: evacuato intero edificio. Diversi feriti, con due donne ed un uomo trasportati in ospedale

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E’ ancora forte l’eco del devastante incendio che ha colpito un’autofficina in via Fra Galgario 8, a Milano, causando la morte di tre persone e il ferimento di altre quattro.

Le vittime, Silvano Tollardo, 67 anni, la moglie Carolina De Luca, 63 anni, e il figlio Antonio Tollardo, 34 anni, si trovavano in un appartamento al terzo piano dell’edificio colpito dalle fiamme. Secondo le prime ispezioni del medico legale, sarebbero morti per intossicazione da fumo.

L’incendio, divampato probabilmente da un’auto in riparazione, ha coinvolto anche un addetto dell’officina, ricoverato in codice giallo al Policlinico. Altri tre feriti, due donne di 68 e 89 anni e un uomo di 56 anni, sono stati trasportati negli ospedali San Giuseppe e San Carlo con ustioni di minore gravità. secondo alcune ipotesi emergerebbero azioni azzardate fatte utilizzando qualche tipo di carburante.

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Sul luogo del disastro sono intervenuti tre automediche, sei ambulanze, numerosi mezzi dei vigili del fuoco e le forze dell’ordine. L’incendio è stato domato in meno di un’ora, ma le fiamme hanno rapidamente consumato materiali altamente infiammabili presenti nell’officina, come pneumatici e benzina.

“È morta una famiglia intera, non sono riusciti – ha dichiarato Il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano – a scappare. Gli appartamenti dei primi due piani erano vuoti: la tragedia poteva essere ancora più grande”. Si indaga per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e incendio colposo. Il titolare dell’officina è tra gli indagati, in attesa di accertamenti sulla conformità dei locali alle normative di prevenzione incendi e sulla formazione del personale.

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Lo ha denunciato 30 volte per stalking: l’ex compagno viene arrestato

Perseguitava l’ex compagna da oltre due anni: ora è in carcere, ma le minacce continuano

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Un uomo di 40 anni di Aprilia è stato arrestato dopo essere stato denunciato per stalking dalla sua ex compagna Maria (nome di fantasia) ben trenta volte. La decisione è giunta dopo oltre due anni di continue persecuzioni, documentate con video, audio e foto.

L’episodio decisivo è stato l’ultima aggressione avvenuta martedì, che ha portato all’arresto “differito” dell’uomo. Questa misura permette l’arresto entro 48 ore dal reato, basandosi su prove videofotografiche inequivocabili.

Martedì mattina la donna ha filmato l’ennesima aggressione subita dal quarantenne, che si era introdotto in casa sua, distruggendo mobili e minacciandola: “Se chiami la polizia ti faccio male“. Per lo spavento, la donna ha avuto un attacco di panico e si è recata al pronto soccorso. Il pm di turno ha quindi richiesto l’arresto dello stalker.

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Nonostante l’arresto, le minacce non si sono fermate. Parlando con il Corriere della Sera, Maria ha espresso il suo sollievo misto a paura per ciò che potrebbe accadere quando l’uomo uscirà dal carcere. Inoltre, il padre della vittima è stato minacciato dalla madre di C., che ha promesso ritorsioni. Marina ha raccontato che, poco prima dell’arresto, C. si era presentato davanti al giudice del tribunale civile per insultarla pubblicamente e minacciare di non pagare l’assegno di mantenimento, nonostante possieda una Porsche.

L’arresto è avvenuto dopo l’appello disperato di Maria, che ha denunciato l’inerzia delle autorità rispetto alle sue richieste di aiuto. Il legale della donna ha dichiarato che presenterà un’istanza al procuratore capo di Velletri affinché il pm titolare dell’inchiesta venga sostituito, per garantire la giustizia e l’attenzione che la sua cliente merita.

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