Connect with us

Vetrina

“Non provo rabbia, non provo nulla: penso solo alla mia Giulia che non c’è più”

Torna a parlare il papà di Giulia, Gino Cecchettin: “La fiaccolata è arrivata al cuore, non smetterò mai di ringraziare tutti gli italiani”

L’articolo “Non provo rabbia, non provo nulla: penso solo alla mia Giulia che non c’è più” proviene da TeleOne.

Published

on

Torna a parlare il papà di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa da Filippo Turetta, dopo la tragedia che ha colpito la sua famiglia.

“Cosa sto provando? Non provo rabbia, non provo nulla. Io penso alla mia Giulia che per me ormai non c’è più. Nella fiaccolata di domenica la vicinanza di tutti è stata enorme. È arrivata al cuore, non smetterò mai di ringraziare tutti gli italiani”, ha aggiunto l’uomo, che è stato sentito fuori dalla sua abitazione di Vigonovo, nella provincia di Venezia.

E ieri sera sono stati in migliaia alla fiaccolata organizzata in ricordo della giovanissima ragazza, e per alzare ancora la voce sul tema della violenza sulle donne. La sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha scritto al Corriere della sera una lettera, in cui si sottolinea come il femminicida venga “definito erroneamente un ‘mostro’”

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

“Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I “mostri” – scrive la ragazza – non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling”.

“Ogni uomo viene privilegiato da questa cultura. Viene spesso detto “non tutti gli uomini”. Tutti gli uomini no, ma sono sempre uomini. Nessun uomo è buono se non fa nulla per smantellare la società che li privilegia tanto. È responsabilità degli uomini in questa società patriarcale dato il loro privilegio e il loro potere, educare e richiamare amici e colleghi non appena sentano il minimo accenno di violenza sessista. Ditelo a quell’amico che controlla la propria ragazza, ditelo a quel collega che fa catcalling alle passanti, rendetevi ostili a comportamenti del genere accettati dalla società, che non sono altro che il preludio del femminicidio. Il femminicidio è un omicidio di Stato, perché lo Stato non ci tutela, perché non ci protegge”.

“Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere. Serve un’educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l’amore non è possesso. Bisogna finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno. Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto”.

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

(www.teleone.it)

Cronaca

Incidente sul lavoro a Salemi, operaio morto “non indossava casco né imbracatura”

Lavorava a circa 80 metri d’altezza insieme a un collega e per cause che sono ancora da accertare è precipitato

L’articolo Incidente sul lavoro a Salemi, operaio morto “non indossava casco né imbracatura” proviene da TeleOne.

Published

on

“Non indossava né il casco di protezione e nemmeno l’imbracatura necessaria per i lavori in quota”. Si tratta di quanto accertato dai vigili del fuoco dopo l’incidente che ha provocato la morte dell’operaio al lavoro nella pala eolica del parco “Erg 69” di contrada Ranchibilotto, a Salemi.

I vigili lo hanno accertato nelle operazioni di recupero del corpo di Giuseppe Carpinelli, 33 anni, originario di San Marco dei Cavoti e dipendente della Ivpc service. L’operaio lavorava a circa 80 metri d’altezza insieme a un collega e per cause che sono ancora da accertare è precipitato sino a un’altezza di 50 metri da terra, sempre all’interno del pilone.

Sul caso in esame, la procura di Marsala ha aperto un’indagine.

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

(www.teleone.it)

Continue Reading

Cronaca

Strage sul lavoro a Casteldaccia, scatta indagine su altre due persone

Nei giorni scorsi, alla vigilia delle autopsie, era stato iscritto nel registro degli indagati il titolare della “Quadrifoglio”

L’articolo Strage sul lavoro a Casteldaccia, scatta indagine su altre due persone proviene da TeleOne.

Published

on

Per la strage di Casteldaccia, l’incidente sul lavoro costato la vita a 5 operai, 4 della ditta Quadrifoglio e un interinale di Amap – al lavoro alla rete fognaria di Casteldaccia – ci sono altri due indagati

L’avviso di garanzia per omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime è stato notificato al direttore dei lavori del cantiere, un tecnico di Amap, la municipalizzata che aveva appaltato la manutenzione delle fognature a Tek che a sua volta aveva subappaltato alla Quadrifoglio Group, e a un dirigente della Tek.

LEGGI ANCHE: “Polmoni totalmente ostruiti”: Casteldaccia, i risultati delle prime autopsie

Gli indagati sono l’amministratore unico di Tek ed il direttore dei lavori e responsabile della sicurezza di Amap. Nei giorni scorsi, alla vigilia delle autopsie eseguite sui 5 corpi, era stato iscritto nel registro degli indagati Nicolò Di Salvo, il titolare della Quadrifoglio.

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

Al centro dell’indagine, oltre alla catena degli appalti, il rispetto delle misure di sicurezza: i primi accertamenti hanno rivelato che le vittime non sarebbero dovute scendere all’interno dell’impianto e che non indossavano le protezioni.

A uccidere i 5 operai è stato il gas sprigionato dai liquami. L’indagine è coordinata dalla Procura di Termini Imerese e condotto la Squadra Mobile di Palermo.

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

(www.teleone.it)

Continue Reading

Cronaca

Dramma sulle strade siciliane, schianto fra auto e furgone: due morti e diversi feriti

Sul posto intervenuti i vigili del fuoco del comando di Enna, quelli di Caltanissetta, la polizia, i carabinieri e diverse ambulanze

L’articolo Dramma sulle strade siciliane, schianto fra auto e furgone: due morti e diversi feriti proviene da TeleOne.

Published

on

Ancora sangue sulle strade siciliane, con un incidente mortale che si è verificato lungo la statale 626 Caltanissetta–Gela.

Bilancio pesante, per lo schianto che è avvenuto fra il bivio di Capodarso e la bretella che porta sull’autostrada A19: ci sono due morti e sei feriti, con lo scontro che ha coinvolto un furgone ed una auto Citroen.

Morto sul colpo il conducente della vettura: si tratta di Giancarlo Collura, di Mazzarino. Altra vittima, una donna trentenne, che si trovava sull’altro mezzo. Le altre persone si trovavano a bordo del furgone a nove posti. Dopo l’incidente i feriti sono stati stati trasportati negli ospedali di Enna e Caltanissetta.

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

Sul posto intervenuti i vigili del fuoco del comando di Enna, quelli di Caltanissetta, la polizia, i carabinieri e diverse ambulanze.

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

(www.teleone.it)

Continue Reading

Cronaca

Strage Altavilla, Carandente e Fina: “Noi estranei al delitto: di Barreca ogni colpa”

Carandente e Fina hanno dato ampio mandato all’avvocato per valutare ogni opportuna azione legale “a salvaguardia dei loro interessi”

L’articolo Strage Altavilla, Carandente e Fina: “Noi estranei al delitto: di Barreca ogni colpa” proviene da TeleOne.

Published

on

Hanno ribadito di trovarsi quel giorno ad Altavilla “soltanto per pregare”. Nelle dieci ore di colloquio con il loro avvocato, Franco Critelli, e con il criminologo Gianni Spoletti, Massimo Carandente e Sabrina Fina hanno ancora una volta sostenuto la loro totale “innocenza”.

Accusati di aver preso parte alla strage della cittadina del Palermitano, in cui hanno perso la vita nel corso di un esorcismo Antonella Salamone e i figli Emanuel e Kevin Barreca, 5 e 16 anni, la coppia ha ribadito nell’incontro del “Pagliarelli” la totale estraneità ai delitti.

Le responsabilità, dunque, sono state scaricate totalmente sul muratore Giovanni Barreca, che è stato arrestato, così come la figlia 17enne. “I miei assistiti sono profondamente addolorati – ha detto l’avvocato Critelli – per le persone morte e dalla ricostruzione fatta da alcuni media destituite di ogni fondamento fattuale e giuridico. Tutte e due hanno respinto l’appellativo di “fratelli di Dio” e il movente economico destituito di ogni fondamento. Hanno ribadito di essersi recati ad Altavilla solo per pregare”.

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

Carandente e Fina hanno, anzi, anche dato ampio mandato all’avvocato per valutare ogni opportuna azione legale “a salvaguardia dei loro interessi diritti coinvolti e violati dalle ricostruzioni fatte in questi mesi”.

“I processi si fanno in tribunale e non nei salotti televisivi dove neppure esiste il necessario contraddittorio dove si riportano frammenti distorsivi di una storia funesta tutta da chiarire, nella sua complessità dai contorni drammatici e dietrologici. Stiamo svolgendo – ha proseguito il legale – complesse indagini investigative e difensive criminologiche che porteremo al processo. Nel corso del colloquio sono emersi spunti investigativi che approfondiremo a dovere”.

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

💪 I più cliccati negli ultimi giorni

(www.teleone.it)

Continue Reading
Advertisement

I più cliccati